Cravenroad7

Forum dylaniato
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#228 Oltre quella porta
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Ottimo (9-10) 59%  59%  [ 26 ]
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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: lun dic 04, 2006 7:08 pm 
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Iscritto il: mer nov 24, 2004 10:02 pm
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Località: Provincia di Taranto
effettivamente, la commozione è soggettiva per definizione.

________________________
Negli universi c'è un gran rumore


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MessaggioInviato: mar dic 05, 2006 5:20 pm 
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Iscritto il: lun set 13, 2004 11:31 pm
Messaggi: 172
Ottima recensione.
Dietro quella porta e' una storia che davvero mi ha spiazzato alla grande e che tra l'altro ho letto in un momento piuttosto drammatico della mia vita (abbastanza in tono con l'episodio, direi).
Ricordo che alla conferenza lucchese qualcuno ha chiesto dei chiarimenti a riguardo.
Secondo me, gran parte della "magia" della storia sta proprio nel suo essere enigmatica, quasi incomprensibile. E mi dispiacerebbe davvero se Paola si decidesse a dare delle spiegazioni perche' per me le cose stanno bene cosi' come sono. ^_^


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MessaggioInviato: mer dic 06, 2006 2:41 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Don't worry, non c'è pericolo...

Per l'amor di Dio, Montresor!


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MessaggioInviato: dom dic 10, 2006 10:42 pm 
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Iscritto il: mar dic 05, 2006 10:59 am
Messaggi: 4
Ciao a tutti, sono nuovo del forum, questo è il mio primo post.
Ho riletto stasera per la seconda volta Oltre quella porta.
Per me è lampante come sul letto ci sia Tiziano Scalvi, nel momento in cui aveva forse deciso davvero di mollare Dylan. Sarebbe stato troppo eclatante firmare la storia col suo nome, Paola Barbato (illustre e credibile prestanome) gli ha dato la possilità di farlo in modo libero e protetto.
Oltre quella porta è la più bella lettera d'amicizia mai scritta.
Se rileggete attentamente c'è tutto Sclavi dentro (e io credo anche la sua discesa e risalita dal suo buio interno anche grazie all'analisi, ma soprattutto grazie alla luce che ora rivede).
Credetemi, è assolutamente così.
Leggo Dyd dall'87, l'ho conosciuto attratto dalla pubblicità vista su Zagor grande passione di mio padre.
Un caro saluto a tutti i partecipanti del forum.


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MessaggioInviato: lun dic 11, 2006 4:49 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Ciao birboblu, benvenuto!

La tua interpretazione (Sclavi=paziente misterioso) è legittima, come qualsiasi altra interpretazione (personalmente la penso diversamente).
Però non metterti a contestare la paternità dell'albo, che è cosa scorretta.
Se Paola ha firmato l'albo è perchè l'ha scritto lei, non esistono prestanome.

Per l'amor di Dio, Montresor!


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MessaggioInviato: lun dic 11, 2006 5:53 pm 
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Iscritto il: mer set 28, 2005 11:37 am
Messaggi: 3262
Questa storia, di Sclavi non ha proprio nulla
E' Barbato al 100%

Se veramente io volessi deluderti, nel fallimento sarei contento


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MessaggioInviato: mar dic 11, 2007 8:18 pm 
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Iscritto il: mar dic 11, 2007 7:50 pm
Messaggi: 5
Buongiorno a tutti sono una nuova iscritta del forum..
Devo confessare di non essere assolutamente una gran conoscitrice di dylan dog anzi forse vi sconvolgerà sapere che mi sono iscritta avendo letto praticamente solo questo albo, "oltre quella porta", dimenticato a casa mia da un appassionato deluso[:)].
Volevo solo aggiungere la mia modesta opinione che magari troverete interessante già solo per un punto di vista totalmente ignorante della serie..perdonatemi l'intrusione se non sarà degna. Non so chi sia xabaras nè sono a conoscenza di cambi d'autore etc etc..ma ho letto questo albo come un'analisi della condizione del narratore e della frustrazione che ne deriva.

A combattere tra la vita e la morte è l'autore..non ha bisogno di un nome, in generale un inventore di storie spinto ad un gesto estremo e disperato da due fattori:
-una mancanza nella vita reale. La donna della sala d'aspetto per me viene direttamente dalla realtà, una realtà da sabato e domenica al sole e senza paura, a cui l'autore non riesce ad avvicinarsi perchè perso nella sua immaginazione da incubo. E quel che fa è giocare senza speranze con lei nella sua mente, immaginando di fargliela attraversare avvicinandola e allontanandola da dylan (il suo incubo per eccellenza) in un altalena sconsolata..
-la frustrazione del narrare. Nella mia ignoranza ho identificato in xabaras il pubblico di lettori a cui l'autore passa letteralmente informazioni sulla vita di dylan..e questo perchè dylan possa esistere, nella tendenza estrema di riuscire a riunire i due mondi un giorno e che la narrazione incontri la realtà e che il pubblico percepisca direttamente la sua realtà. Ed è con rabbia che si mette nelle mani del pubblico..affidandogli la propria vita che sacrifica senza rimorsi a questa sua missione.
Per quel che riguarda il medico io identifico, col suo pragmatismo (la vita è questione pratica: cuore,organi, emoraggie da bloccare..),l'ultima stilla di vita, l'ultimo tentativo di sopravvivere a scapito delle emozioni disperate che han portato a quel gesto, l'istinto di sopravvivenza del corpo..

Letto in quest'ottica questo albo mi ha emozionato parecchio e commosso in alcune parti..
-SPOILER-
come quando sull'orlo del pozzo l'autore si ritrova solo col suo personaggio, o come nel labirinto di specchi in cui deve guardare dentro se stesso nei suoi incubi peggiori per portarli fuori anche se poi si rivela essere lui stesso il centro del labirinto (il minotauro) che li intrappola, o nella conversazione con xabaras in cui sembra dargli semplici informazioni sull'ultimo caso ma xabaras soprattutto chiede "come sta?"..

Insomma..questo è quanto..spero di non sembrare troppo infantile nella mia interpretazione immagino sia nulla per chi conosce a fondo la serie..[:)]


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 12:25 am 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
Questo albo ha messo in crisi tutti noi che leggiamo Dylan da anni, ma tu, che dovresti essere spiazzata da un'albo con così tanti riferimenti al mondo di Dylan che non hai mai conosciuto, ha fatto un'analisi molto interessante... anche se nessuno saprà mai se è quella "giusta" perchè un'interpretazione giusta non esiste!

L'unica cosa che non mi convince è che la donna venga dalla realtà, mi sembra abbastanza chiaro che sia un riferimento alla donnina del mese, ma tu non puoi saperlo.

________________________
"Che pena vedere Umberto Eco sfogare la sua acredine verso il capo del governo italiano dalle colonne di un giornale straniero.Peccato perche' il suo astio incontenibile e' pari soltanto alla sua insipienza politica e intellettuale" (Sandro Bondi)


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 2:34 am 
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Iscritto il: mar dic 11, 2007 7:50 pm
Messaggi: 5
ma la donna entra annunciata da una frase di dylan che ipotizza una sua responsabilità nel gesto dell'autore: "e se invece fosse stato qualcun altro?"
ho trovato interessante l'idea che un'autrice donna sia infastidita dalla quantità di rapporti sentimentali del personaggio ma mi sembra esagerato che questa diventi una causa del suo abbandono..viene presentata più come una causa di dolore che di disappunto..per non parlare della frase di groucho subito dopo: "un uomo senza una donna è come un fianco senza spina"
Alle donnine del mese sarebbe possibile dare tanta importanza? e soprattutto sarebbero identificabili nella descrizione finale?
Per come posso immaginarle io no: "colei che vive al sole, che giunge e rimane..", a me sembra per lo più rappresentare l'antitesi dell'atmosfera del fumetto così cupo e precario..ma hai ragione non posso saperlo..spiegami però[:)]


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 9:35 am 
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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
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Ciao bastianabb! ti devo confessare che in questa storia c'hai capito più te, che io dopo 8 anni che leggo DD! [:0] E sinceramente non so come tu possa aver fatto, dato che è piena di autocitazioni al fumetto, e alla narrazione barbatiana in generale..... comunque.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">ho trovato interessante l'idea che un'autrice donna sia infastidita dalla quantità di rapporti sentimentali del personaggio ma mi sembra esagerato che questa diventi una causa del suo abbandono<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ti devo dare una delusione: Paola Barbato, dopo aver scritto questa splendida storia, non ha affatto abbandonato il fumetto. E ciò secondo me invalida gran parte della bellezza di questo albo, perchè perde di significato.

Inoltre, se deciderai di coltivare la passione per dylan dog (lo spero per te e per noi [:)]) ti accorgerai ben presto di quanto sia infastidita la Barbato del clichè della donna mensile... creando a sua volta il clichè inverso, cioè della donna forte e del dylan un po' rincoglionito.. E questo io, più che un pregio dell'"autrice donna", lo considero uno dei suoi pochi difetti.

Se ti vuoi presentare c'è la sezione presentazioni! Ciao! [:)]

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
PASQUA-LON
e tante forme puoi inventare
PASQUA-LON
con mille giochi divertenti
PASQUA-LON
mille colori differenti,
gioca un po' con Pasqualon!!!


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 12:22 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MonnaGroucha</i>
Ti devo dare una delusione: Paola Barbato, dopo aver scritto questa splendida storia, non ha affatto abbandonato il fumetto. E ciò secondo me invalida gran parte della bellezza di questo albo, perchè perde di significato.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ma no, dai. Leggila come una "semplice" storia a fumetti, senza farti influenzare, nel tuo giudizio, dalle autentiche vicende dell'autrice. Insomma, non andare al di là di quel che è contenuto nelle 94 pagine, e non mischiare finzione e realtà: scoprirai che <i>Oltre quella porta</i> è bello uguale. Per me è stato così, perlomeno! [;)]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 12:36 pm 
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Iscritto il: mar dic 11, 2007 7:50 pm
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eheh..capisco..penso che rincoglionire eccessivamente il protagonista a lungo andare stanchi i lettori..
però a prescindere che abbia abbandonato effettivamente o no la serie nel fumetto la sezione della donna non è presentata come una parte in cui l'autrice dice "a me di dylan dà proprio fastidio questo..".
Nel discorso che la introduce groucho si chiede: "volete dire che è colpa nostra?e se invece fosse stato.." cioè sembra essere un'altra causa contrapposta a loro..e poi "è giusto che tu ci sia almeno ora".
Non so nella sezione della mente dell'autore con la donna che sfida il burrone per raggiungere dylan posso immaginare che si adatti alla donnina del mese..Ma prima e dopo questa sezione no..scusate[:)]
Se non vi rompete mi garberebbe una mini descrizione della donnina tipo che possa combaciare col modo in cui viene presentata in questo fumetto (concausa e donna del sole..)..


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MessaggioInviato: mer dic 12, 2007 1:04 pm 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Per donnina viene intesa la donna del momento del protagonista. Dylan Dog è disegnato come un donnaiolo (anche se, da perfetto romantico, si innamora ogni volta). in un buon 93% delle storie di Dylan Dog, in ogni albo, si innamora di una donna diversa (o in alcuni casi ci và semplicemente al letto).

Comunque sia ci sono delle donne di spicco, nella collana, che hanno contato per lui moltissimo.

Benvenuta Bastiana!


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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
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Comunque alcune donne sono state caratterizzate meravigliosamente! Ad esempio Lillie (vabbè, questa era troppo facile)

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
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MessaggioInviato: ven dic 21, 2007 5:44 pm 
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Iscritto il: dom dic 09, 2007 9:15 pm
Messaggi: 113
storia particolarmente particolare (scosate il gioco di parole)


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