l'accanimento contro questa storia non ha senso. Per essere dylaniana la storia è dylaniana, il trucco dei racconti onirici incrociati è mirabile, Groucho fa 4-5 battute spettacolari, ricompare Chico Marx (!!!), qualche dose di horror (i bagliori degli incidenti sono angoscianti). Insomma una storia sufficiente su questa linea. Forse dà più fastidio dover riconoscere che questa storia arriva in un periodo in cui Sclavi, nonostante la sua immancabile maestria nel gestire Dylan e gli altri, si era intestardito sui messaggi di sottofondo e sul recepimento più chiaro possibile da parte del lettore "commerciale". E così vai con "Verso un mondo lontano", "Cattivi pensieri", eccetera. sino ad arrivare alla patetica scena dei ragazzini che lanciano i sassi dal cavalcavia, guarda caso episodio gratuito che nella libertà narrativa imperante si fa comunque pesare. Molto meno retorica l'atmosfera che ruota attorno al tema degli incidenti, conserva il suo lato suggestivo. Ma, ripeto, nessun problema a dire che la storia è sufficiente (quindi fra le peggiori di Sclavi!!!) ma inserita in un periodo sclaviano di eccessi retorici e anche di ripetitività nei dialoghi (la parola "sogno" inflazionata, romanticherie, battibecchi stucchevoli, alla lunga il girovagare sull'autostrada si fa noioso, tagliare qualcosa non avrebbe guastato). Freghieri a tratti evanescente (quindi perfetto per l'atmosfera), in altri e più numerosi tratti disastroso, figure umane improponibili, l'inizio di un declino da parte sua. Voto complessivo 6
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