Cravenroad7

ohh grazie della spiegazione david!!!

Mi ero gia illuso di qualche intreccio con quello speciale!!

Diabolik il Forum: http://www.forumfree.net/?c=71571

...ma...l'attesa per il ventennale si fà sempre più intensa...

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Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by piddu</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Davide04</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Alfa</i>
<br />si...stà a significare la donna per antonomasia del mese, almeno così mi pare di aver capito...

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vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, pensa come se non dovessi morire mai


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Parlando con Paola mi aveva spiegato che era il modo in cui Picatto vede e immagina la donna simbolo per Dylan , infatti entrambe le storie sono disegnate da lui.
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<font color="blue"> [:0] <font size="4">!!SCOOP!! </font id="size4"> </font id="blue">

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[:D]

Piton è buono

cmq non vi ingrippate troppo su sta cosa che è irrilevante...

Piton è buono

ma in pratica chi è in sala operatoria???? solo io non l'ho capito? cmq la ragazza è presente anche in " il treno dei dannati" e "scelte sbagliate" dylan la incrocia solo ma fanno capire che è un personaggio importante quasi al donna della sua vita

ciao.. è il primo messaggio che scrivo nel forum..
scusate ma io ho proprio bisogno di sapere chi è che sta in sala operatoria, e poi mi garberebbe anche sapere chi è quello che parla con xabaras e che gli ha dato informazioni per 20 anni! ... ho letto qualche pagina di queste infinite 40 pagine.. ma non ho trovato nessun vero indizio per capire l'identità di questi personaggi...
riguardo alle mie impressioni sull'albo ... che dire... a una prima lettura mi era abbastanza scivolato... poi a una seconda lettura mi ha appassionato... però non sono riuscita lo stesso a capire bene chi è che sta morendo... e nemmeno chi sarebbe la ragazza in sala d'attesa... e nemmeno con chi parla nelle scene dei flashback.... via insomma diciamo pure che non c'ho capito nulla!!!! quando ho tempo leggerò queste interminabili 40 pagine di topic... ma se intanto qualche anima pia mi desse qualche risposta...
grazie.
ciao.....
Giulia


Dato che un gatto cade sempre sulle zampe, e una fetta di pane imburrato cade sempre dalla parte del burro; legando un fetta di pane imburrata sulla schiena di un gatto e lasciandoli cadere nel vuoto, il gatto e la fetta di pane continueranno a ruotare all'infinito, creando così il moto perpetuo.

Credo che vere risposte non se ne possano dare: ciascuno la vede a modo proprio, e Paola non ha mai voluto dissipare i nostri dubbi.

Ciao

Teo

Benvenuta, e complimenti per il nick!

Bè, è lasciato tutto alla tua interpretazione, se vuoi ti posso dare la mia, ma non è detto che sia quella giusta...
Comincio col dire che il paziente nella sala operatoria e quello che ha dato informazioni a Xabaras sono la stessa persona, almeno questo è chiaro!
Poi l'identità del paziente misterioso si capisce principalmente dall'ultima pagina: "Sono l'autore di questa e di altre storie"...


Per l'amor di Dio, Montresor!

Ok.... allora non è che non c'ho capito un ***..... è che non c'era un *** da capire!!!
Vabbè.. allora grazie... mi ero convinta che il personaggio fosse davvero individuabile perchè anche nella post avevano lasciato capire che ci fossero degli indizi sparsi qua e là...
Cmq ora lo rileggerò anche in quest'altra ottica!
Ciao ciao.......


Dato che un gatto cade sempre sulle zampe, e una fetta di pane imburrato cade sempre dalla parte del burro; legando un fetta di pane imburrata sulla schiena di un gatto e lasciandoli cadere nel vuoto, il gatto e la fetta di pane continueranno a ruotare all'infinito, creando così il moto perpetuo.

il caso ha voluto che proprio oggi, giorno in cui Paola ci saluta, rileggessi Oltre quella porta... un capolavoro!
e mi fanno ridere quando mi dicono "ma io non l'ho capito"... [:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Poi l'identità del paziente misterioso si capisce principalmente dall'ultima pagina: "Sono l'autore di questa e di altre storie"...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
beh, credo che qsta sia l'interpretazione della maggioranza dei lettori. e cmq io avrei fatto a meno di mettere qla didascalia nell'ultima pagina. non ce n'era bisogno.

Non mi sembra difficile capire che l'albo è una riflessione sul personaggio da parte dell'autore.

Cmq, non so se l'ho già detto ma lo trovo un capolavoro.

"....Cosa dicevano, nel '68? Allargare l'area della coscienza. Ma ormai del '68 si ride...e la coscienza si restringe sempre più. Com' era la parola d'ordine: imbecille? No: libertà!"

Storia spiazzante.

Oggettivamente non commuove, ma non credo proprio che sia stata scritta con lo scopo di commuovere. E' stata scritta con lo scopo di spiazzare, di stimolare reazioni emotive (QUALSIASI reazione emotiva, anche il rifiuto e il disprezzo), di far riflettere.

E' come se la Barbato, dopo anni di storie loffie realizzate da sceneggiatori che si accontentano di timbrare il cartellino (Ruju, Faraci...) abbia voluto dire "BASTA!" e sfasciare a pedate la macchinetta timbratrice, nonchè stracciare tutti i cartellini!

E' chiaro che questa storia è destinata a restare un 'unicum' senza seguito, nè appigli per il futuro (Sclavi e Barbato non solo sono vivi e vegeti, per fortuna continuano entrambi a scrivere), ma rimane nella memoria, obbliga a prendere posizione.

Insomma: fa riflettere.
E' questa la cosa più importante per una storia.

La noia è la tomba delle storie. "Oltre quella porta" è tutto fuorchè noiosa.

_____________
Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere...

Recensione perfetta, anche se non sono del tutto d'accordo con quell'"oggettivamente" della seconda riga. Un po' di commozione qua e là affiora, IMO.

Ciao

Teo