Cravenroad7

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Progetto storia autoprodotta: Ora si vota!
MessaggioInviato: sab ott 28, 2006 8:19 am 
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Postate qua solo i soggetti ed i commenti correlati, per il resto della discussione vedi qui:
https://www.cravenroad7.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2733

P.S. L'ideale sarebbe che questo post venisse messo a sticky [:D]


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MessaggioInviato: sab ott 28, 2006 6:12 pm 
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axl 84
soggetto 1
" l'eterna lotta tre il bene e il male"


una serie di misteriosi omicidi a londra.. Bloch chiede aiuto a dylan che come
al solito riesce a trovare un elemento in comune.. riesce a scovare nelle indagini alcune
persone che abitano vicino ai luoghi degli omicidi e che non ricordano nulla delle ore in cui
questi si sono verificati..

Il quinto senzo e mezzo di dylan suona all'impazzata e quindi decide di fare una seduta dalla
trelkowsky per vederci chiaro..

alla seduta si apre il solito varco con l'aldilà e dylan parla con l'uomo dalle due teste che
gli spiega che quegli omicidi sono sovuti ad un piano..

infatti le persone uccise erano persone buone che di lì a poco avrebbero fatto nella loro vita
dei gesti che avrebbero portato la specie umana al miglioramento..
l'uomo dalle due teste spiega che di solito questi problemi non esistono visto che la nostra
specie è già brava a soffocare il bene da sola, ma una serie di coincidenze straordinarie ha fatto
si che tutti questi atti di bene straordinario fossero focalizzati in una quindicina di giorni,
e tutti a londra, e quindi il diavolo ha dovuto fare anche i coperchi stavolta..

la storia potrebbe finire nel reparto maternità di un ospedale in cui in un giorno nascono assieme
tanti bambini.. quasi a sottindere che forse nel nostro futuro è già programmata un'altra ondata di bene..



mi piace qst idea perchè da fiducia nell'essere umano, nella nostra umanità variegata che in dyd
è stata poco, a mio parere, indagata dal punto di vista positivo..

mi piacerebbe raccontare una storia in cui i signor Nessuno non si nascondono dietro le scrivanie,
o diventano incubatori di follia, ma in cui perdono la loro vita solo perchè sono buoni..


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MessaggioInviato: dom ott 29, 2006 12:44 pm 
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Molto bella e sopratutto originale! [:D] Un'ottima candidatura per la stesura finale [:)]


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MessaggioInviato: gio nov 02, 2006 12:07 pm 
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Ciao Axl, posso farti un paio di domande?

"<i>una serie di misteriosi omicidi a londra.. Bloch chiede aiuto a dylan che come
al solito riesce a trovare un elemento in comune.. riesce a scovare nelle indagini alcune
persone che abitano vicino ai luoghi degli omicidi e che <b>non ricordano nulla</b> delle ore in cui
questi si sono verificati..</i>"

Con quel "non ricordano nulla", intendi nulla relativo agli omicidi (rumori, grida...) o proprio nulla, come se in quei momenti la memoria di ognuno fosse in qualche modo cancellata?

Altra cosa. Mi pare di capire che nelle intenzioni questa debba essere una storia breve, ma breve quanto? Voglio dire, quello che hai scritto, sebbene sia a mio parere un'idea interessante, lo trovo approssimativo. Lo hai lasciato di proposito abbozzato per farne poi - in un secondo momento - un soggetto vero?

Grazie e saluti! [|)]


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MessaggioInviato: gio nov 02, 2006 1:44 pm 
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Iscritto il: ven apr 21, 2006 5:55 pm
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si questo non è un soggetto.. è un'idea su cui lavorare.
se piace l'idea ci lavoreremo su..

per "non ricordano nulla" sarebbe più "soprannaturale" cancellare la memoria di ognuno, per
quelle ore..
si deciderà in seguito cmq..


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MessaggioInviato: ven nov 03, 2006 9:22 am 
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A me questa idea piace molto, è particolarmente "gestibile", ovvero prevede svariati punti d'inserzione per totentanz, micro storie dei personaggi o cose simili molto dylandoghiane


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 1:07 pm 
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TITOLO:
BINARIO MORTO

TRAMA:
A Scotland Yard viene segnalato un macabro ritrovamento: il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nelle vicinanze delle ferrovie della stazione di Londra. Ma questa non è la prima scoperta di un morto nel luogo del delitto: nei giorni precedenti erano stati trovati infatti un barbone ed una prostituta ridotti in poltiglia, ma ovviamente il commissariato non si era scomodato per questi "rifiuti della società", archiviando l'omicidio della lucciola come "regolamento di conti" e insabbiando il cadavere maciullato del povero barbone denunciando ai mass media una morte per congelamento. Ora che però il morto ritrovato è un "qualcuno" Scotland Yard deve intervenire senza perdere tempo, anche perchè si rende conto che l'assassino è intenzionato a fare sul serio.
Anche Dylan Dog viene tirato in ballo dalla moglie dell'uomo ritrovato ucciso: teme che i piani alti di Scotland Yard le possano mentire per evitare la paura collettiva e di conseguenza un calo di afflusso alla stazione di Londra, cosa che nuocerebbe non poco alla città (ordini superiori ai quali lo stesso Bloch non può che ubbidire a malincuore).
Dylan quindi accetta l'incarico e riceve da Bloch il permesso (sudato) di vigilare nottetempo sulla stazione... Inutile dire che Dylan non cava un ragno dal buco e la prima sera, dopo che si addormenta, un'altra donna viene assassinata: il cadavere viene ritrovato da Dylan stesso, piazzato accanto a lui sulla panchina... che risveglio traumatico!
Ovviamente Bloch va su tutte le furie e la notte seguente si affianca personalmente a Dylan per riuscire a beccare l'assassino con le mani nel sacco... Ma, colpo di scena! Pur essendo stati svegli tutta la notte, non appena lasciano la stazione una segnalazione anonima avverte Scotland Yard della presenza del cadavere di un bambino nelle toilette della stazione, dicendo addio alla privacy dei londinesi!
Scotland Yard brancola nel buio e a questo punto decide di prendere una decisione drastica: piazzare decine di telecamere in tutta la stazione, sui binari, nell'edicola, nelle toilette, nel bar. Ed è proprio visionando le registrazioni effettuate al caffè della stazione che a Bloch e Dylan appare una scena incredibile: il barista uccide brutalmente un uomo entrato per chiedere un pacchetto di sigarette e ne occulta il cadavere nel frigorifero dei gelati!
Dylan e Bloch volano alla stazione per arrestarlo ed egli concede senza resistenza i polsi alle manette: i suoi istinti più sfrenati erano stati alimentati in una vita intera dietro il bancone, nella quale aveva assistito a prepotenze di ogni genere: prostitute maltrattate e ricattate, barboni pestati a sangue, bambini costretti a prostituirsi. Ma nella sua lunga permanenza alla stazione il barista in questione ha sperimentato anche l'indifferenza della gente, la prepotenza dei clienti, ed ha assistito agli amori altrui, alle risate altrui, lui che aveva buttato via tutta la sua vita scegliendo una non-vita. Improvvisamente si è reso conto che i maltrattamenti ai danni dei più deboli non lo disgustavano più, ma anzi lo eccitavano: in fondo era tutto quello che non aveva mai nemmeno lontanamente pensato di fare e ci sarebbe dovuto essere davvero tanto gusto a compiere atti tanto efferati dopo aver vissuto la propria vita come una larva per decenni e decenni...


<b>EDIT</b>
<u><center>pensavo di aprire l'albo nello stesso modo in cui si apre Ghost Hotel: con una serie di filastrocche scritte dal barman stesso sulla sua vita di routine e di noia, sulle sue occasioni mancate ecc...
successivamente si potrebbe anche far apparire il medesimo in piccole scene mantenendolo cmq nello sfondo della storia (es: Dylan e Bloch vengono chiamati dopo il ritrovamento di un cadavere in stazione e, dopo essere accorsi sul posto, decidono di andare al bar della stazione stessa a discuterne con calma, sostituendo il bar della stazione al solito pub e facendo così apparire il barman con poche battute che lo avvicinino in modo innocuo allo sguardo del lettore - magari sarebbe bello fargli pronunciare una freddura che sul momento sembra nient'altro che un motto di spirito x la circostanza mentre alla fine della lettura, ripensando ad essa, ci si potrebbe rendere conto che questa era in realtà una sorta di "spia").

Per quanto riguarda Dylan e l'importanza del motivo per tirarlo in ballo: ebbene, era proprio questa la cosa che intendevo rivedere ma che non ho fatto a tempo a farlo, sfortunatamente.
Pensavo anche di eliminare la moglie e il marito assassinato, o comunque di far trucidare la fidanzata del momento di dyd.
Questo magari darebbe un impronta più drammatica e malinconica alla storia, e si potrebbe dare il via libera ad un Dylan in versione "Il seme della follia".
La scena del ritrovamento del cadavere della ragazza e la conseguente tragedia di dylan potrebbero seguire immediatamente le filastrocche del barman, oppure potrebbero essere collocate più in là con la storia, e questo causerebbe un improvviso interessamento al caso del nostro Indagatore, nonchè una svolta significativa nella storia stessa.</center></u>



ovviamente ha bisogno di qualche accorgimento, non ho fatto a tempo a riguardarla in alcuni punti..


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 6:39 pm 
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Molto bella!


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 7:18 pm 
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Ciao Badmark, ho letto il tuo soggetto.
Se posso darti un consiglio, secondo me c'è qualcosa da analizzare meglio. Prima di tutto, essendo un giallo, ha bisogno di una serie di indizi raccolti durante la storia, alcuni dei quali dovranno essere depistanti. Seconda cosa, il barman, dovrà essere conosciuto dal lettore prima di scoprire che è l'assassino.

"i suoi istinti più sfrenati erano stati alimentati in una vita intera dietro il bancone, nella quale aveva assistito a prepotenze di ogni genere: prostitute maltrattate e ricattate, barboni pestati a sangue, bambini costretti a prostituirsi. Ma nella sua lunga permanenza alla stazione il barista in questione ha sperimentato anche l'indifferenza della gente, la prepotenza dei clienti, ed ha assistito agli amori altrui, alle risate altrui, lui che aveva buttato via tutta la sua vita scegliendo una non-vita."

Questo è il lato importante della storia. Forse la tua intenzione è quella di fare della solitudine, la noia, la routine, non semplicemente il motivo scatenante ma i veri killer. Ovvero, il lettore dovrà avere la sensazione che il "povero" barman sia solo il mezzo usato dalla solitudine (per esempio) per uccidere. Per cui, il lettore dovrà in qualche modo affezionarsi a questo personaggio, e quindi lo stesso Dylan dovrà sentire crescere nei suoi confronti un leggero legame affettivo (es. vedi il maggiordomo della Dama in nero).

Altro consiglio. Ci dovrà essere un motivo per il quale Dylan ha accettato di essere tirato in ballo, altrimenti non credo avrebbe accettato di risolvere un caso puramente poliziesco. Magari, la donna che lo assume non lo fa per sfiducia nei confronti di Scotland Yard, ma per un altro motivo che non poteva racconatre alla polizia. Non so, magari sogna i delitti prima che essi avvengono (giusto per fare un esempio semplice), e non può dirlo alla polizia per non essere sospettata di omicidio. Magari alla fine della storia resteranno soltanto dei fenomeni ESP senza spiegazione, ma forse porta il tutto su un piano più adatto a Dylan Dog.

Ti ringrazio, fammi sapere cosa ne pensi!

Saluti.


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 8:17 pm 
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Piccola anticipazione. Visto che la storia si snoda solo su 16 pagine credo sia giusto partire già con Dylan in azione,in un contesto ristretto che riguardi pochi personaggi.

Ecco qua.

Dylan si trova seduto in un salone oscuro, davanti a lui la fedele pistola appoggiata ad un tavolino. Vediamo che seduti su un altro divano ci sono un uomo ed una donna. L'uomo, semiaddormentato, veste un pigiama da casa. E' scheletrico ed ha un volto trasandato e stanco. La donna,sua moglie, è sui quarant'anni e lo cinge come per dargli conforto. Vediamo che Dylan sta guardando per terra (forse per evitare con lo sguardo il moribondo e la moglie) ed ha la tristezza negli occhi. Un orologio a pendolo batte le 23 e Dylan,come ridestato, decide di prendere una boccata d'aria in giardino. A ruota lo segue la donna. Da un dialogo fra i due finalmente capiamo cosa ci fa Dylan in quella casa. E' stato il moribondo la mattina stessa a volerlo con sè fino alla mezzanotte:sentendo di essere arrivato al termine, è convinto che la morte verrà a prenderselo quella sera e crede che Dylan possa fermarla. Dylan cerca di far capire alla donna che questo compito è una pazzia ma lei vuole che la volontà del marito venga rispettata e che quindi il nostro indagatore debba restare ormai fino alla mezzanotte. I due rientrano in casa e il tempo scorre finchè le lancette segnano la mezzanotte. Allo scoccare il moribondo sembra avere una crisi e, nel mentre, qualcuno inzia a battere sulla porta d'ingresso. Dylan prende la pistola e si avvicina cautamente alla porta ,mentre i colpi su di essa si fanno sempre più forti. Quando avvicina la mano alla maniglia vediamo che la porta si apre di colpo facendo entrare un fascio di luce unito ad una fortissima folata di vento che fa indietreggiare Dylan,quest'ultimo spara due colpi verso l'uscita ma poi accecato dalla luce deve coprirsi il volto. Quando si ridesta vede davanti a lui la porta richiusa e dietro di lui il moribondo in piedi che, come rinato, urla a Dylan che ce l'ha fatta,che ha sconfitto la morte. Dylan,ancora non al pieno delle forze, dice una frase epica delle sue,del tipo "no,quella non era la morte,era LA VITA. E' venuta a riprenderti perchè tua moglie ti stava allontanando da lei". La donna dice se è per caso impazzito e Dylan gli spiega che prima di venire in quella casa ha fatto qualche indagine scoprendo che la donna ha giò avuto due mariti, tutti e due morte in circostanze misteriose. La donna dopo un po' si arrende e fa la classica confessione spiegando come voleva ucciderlo (veleno o roba del genere)
Nel finale,mentre l'uomo sta chiedendo alla moglie come ha potuto tentare una cosa del genere,vediamo che c'è un blackout e subito dopo si sente <i>grattare</i> alla porta (inutile dire chi è questa volta).
I tre guardano terrorizzati verso la porta e Dylan esclama: "e lei... per chi sarà venuta?"


------------------------
<i> dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"
non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai...</i>


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 8:25 pm 
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Iscritto il: mar set 26, 2006 7:55 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Serlon</i>
<br />Ciao Badmark, ho letto il tuo soggetto.
Se posso darti un consiglio, secondo me c'è qualcosa da analizzare meglio. Prima di tutto, essendo un giallo, ha bisogno di una serie di indizi raccolti durante la storia, alcuni dei quali dovranno essere depistanti. Seconda cosa, il barman, dovrà essere conosciuto dal lettore prima di scoprire che è l'assassino.

"i suoi istinti più sfrenati erano stati alimentati in una vita intera dietro il bancone, nella quale aveva assistito a prepotenze di ogni genere: prostitute maltrattate e ricattate, barboni pestati a sangue, bambini costretti a prostituirsi. Ma nella sua lunga permanenza alla stazione il barista in questione ha sperimentato anche l'indifferenza della gente, la prepotenza dei clienti, ed ha assistito agli amori altrui, alle risate altrui, lui che aveva buttato via tutta la sua vita scegliendo una non-vita."

Questo è il lato importante della storia. Forse la tua intenzione è quella di fare della solitudine, la noia, la routine, non semplicemente il motivo scatenante ma i veri killer. Ovvero, il lettore dovrà avere la sensazione che il "povero" barman sia solo il mezzo usato dalla solitudine (per esempio) per uccidere. Per cui, il lettore dovrà in qualche modo affezionarsi a questo personaggio, e quindi lo stesso Dylan dovrà sentire crescere nei suoi confronti un leggero legame affettivo (es. vedi il maggiordomo della Dama in nero).

Altro consiglio. Ci dovrà essere un motivo per il quale Dylan ha accettato di essere tirato in ballo, altrimenti non credo avrebbe accettato di risolvere un caso puramente poliziesco. Magari, la donna che lo assume non lo fa per sfiducia nei confronti di Scotland Yard, ma per un altro motivo che non poteva racconatre alla polizia. Non so, magari sogna i delitti prima che essi avvengono (giusto per fare un esempio semplice), e non può dirlo alla polizia per non essere sospettata di omicidio. Magari alla fine della storia resteranno soltanto dei fenomeni ESP senza spiegazione, ma forse porta il tutto su un piano più adatto a Dylan Dog.

Ti ringrazio, fammi sapere cosa ne pensi!

Saluti.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

ringrazio io te per i consigli e provo subito a convincerti riguardo le mie intenzioni:

innanzitutto pensavo di aprire l'albo nello stesso modo in cui si apre Ghost Hotel: con una serie di filastrocche scritte dal barman stesso sulla sua vita di routine e di noia, sulle sue occasioni mancate ecc...
successivamente si potrebbe anche far apparire il medesimo in piccole scene mantenendolo cmq nello sfondo della storia (es: Dylan e Bloch vengono chiamati dopo il ritrovamento di un cadavere in stazione e, dopo essere accorsi sul posto, decidono di andare al bar della stazione stessa a discuterne con calma, sostituendo il bar della stazione al solito pub e facendo così apparire il barman con poche battute che lo avvicinino in modo innocuo allo sguardo del lettore - magari sarebbe bello fargli pronunciare una freddura che sul momento sembra nient'altro che un motto di spirito x la circostanza mentre alla fine della lettura, ripensando ad essa, ci si potrebbe rendere conto che questa era in realtà una sorta di "spia").

Per quanto riguarda Dylan e l'importanza del motivo per tirarlo in ballo: ebbene, era proprio questa la cosa che intendevo rivedere ma che non ho fatto a tempo a farlo, sfortunatamente.
Pensavo anche di eliminare la moglie e il marito assassinato, o comunque di far trucidare la fidanzata del momento di dyd.
Questo magari darebbe un impronta più drammatica e malinconica alla storia, e si potrebbe dare il via libera ad un Dylan in versione "Il seme della follia".
La scena del ritrovamento del cadavere della ragazza e la conseguente tragedia di dylan potrebbero seguire immediatamente le filastrocche del barman, oppure potrebbero essere collocate più in là con la storia, e questo causerebbe un improvviso interessamento al caso del nostro Indagatore, nonchè una svolta significativa nella storia stessa.


aspetto commenti, risposte e consigli.


ps: dimenticavo, grazie anche a te, Max :)


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 8:32 pm 
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Iscritto il: mer ago 30, 2006 2:07 pm
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ehi! Sono belle tutte e tre! La scelta sarà ardua...

ehm...ehm...


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 8:51 pm 
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Iscritto il: gio set 21, 2006 12:50 pm
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Località: Vageno
Complimenti a tutti, a me piace molto quella di Suonatore Jones.
@bAdMaK: forse mi sbaglio , ma non c'era in un maxi una storia simile,in cui un gelataio in realtà era un assassino? Sia ben chiaro, non voglio fare il precisino che controlla tutto, la mia è solo una curiosità ;)


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 9:29 pm 
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Iscritto il: mar set 26, 2006 7:55 pm
Messaggi: 1246
Sinceramente non ne ho idea, avendo solo l'ultimo maxy (quello del 2006)... :o


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MessaggioInviato: dom nov 05, 2006 10:12 pm 
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Iscritto il: lun ago 01, 2005 11:05 am
Messaggi: 86
Prima cosa, saluto Suonatore Jones che, se non sbaglio, ho avuto modo di conoscere nel forum di Napoleone.

Seconda cosa, mi scuso se voglio mettere bocca in ogni proposta. Il fatto è che a me certe cose piacciono (sceneggio già da un anno e mezzo), e le mie osservazioni sono il risultato di pura passione. Non voglio risultare invadente nè borioso.

Allora: "La donna dice se è per caso impazzito e Dylan gli spiega che prima di venire in quella casa ha fatto qualche indagine scoprendo che la donna ha giò avuto due mariti, tutti e due morte in circostanze misteriose. La donna dopo un po' si arrende e fa la classica confessione spiegando come voleva ucciderlo (veleno o roba del genere)
Nel finale,mentre l'uomo sta chiedendo alla moglie come ha potuto tentare una cosa del genere,vediamo che c'è un blackout e subito dopo si sente grattare alla porta (inutile dire chi è questa volta).
I tre guardano terrorizzati verso la porta e Dylan esclama: "e lei... per chi sarà venuta?""

Il marito avrebbe "sentito" che la moglie lo voleva uccidere in un modo così materiale?
Ti dirò che quando ho letto la frase epica di Dylan "no, quella non era la morte, era LA VITA. E' venuta a riprenderti perchè tua moglie ti stava allontanando da lei", ho pensato a una cosa diversa. Mettiamo che nel passato della donna ci fossero stati due mariti entrambi morti suicidi. Magari la donna è una di quelle persone che - per chi le vive accanto - sono una vera a propria causa di crisi di nervi (se non addirittura qualcosa di più satanico). Per cui la sensazione del marito è la sensazione che hanno tutti quando si trovano sull'orlo di una crisi di nervi: sentono la morte... sentono che la vita sta scivolando via, e in effetti è così, anche se non clinicamente.

Ti dirò, SJ, che per adesso la tua storia mi sembra quella che si adatta meglio a un format di 16 tavole. Bravissimo.


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