Cravenroad7

Credo che l'astio, se di astio si può parlare, derivasse dai differenti metodi usati dai due cantautori per esprimere l'ideale anarchico. L'anarchia di Gaber era inconcepibile senza un rifiuto ex-post della crisi politica italiana. L'anarchismo di Gaber era la risposta al comunismo e al socialismo trasformista d queglia anni.
De André era riuscito a colorare la parola anarchia con delle tonalità più evanescenti, che arriverei a definire poetiche, assolutamente "altre" rispetto alla politica.
Un'anarchia "amorosa", appunto. Più vicina a quella espressa da Cohen, per intenderci.
L'amore e l'anarchia vanno a braccetto in "Storia di un impiegato". Da quì a dire che "Verranno a chiederti del nostro amore" è una canzone da liceale ce ne passa...caspita...

Consiglio una grande canzone di Gaber, "Il dilemma".

Tiz

....fuori soffiava dolce il vento
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento
morir contento e innamorato
quando ha lei nulla era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene
(La ballata dell'amore cieco....meravigliosa!!!!!!!)

Anch'io sono un grande ammiratore di F.De Andrè (so moltissimi sue canzoni a memoria e ho passato tanto tempo a trascrivere i suoi testi in passato).
Le prime folgorazioni "Bocca di rosa", "La guerra di Piero" "Don Raffaè" "La Domenica delle Salme", "Il bombarolo", "Maria nella bottega del falegname", "La cattiva strada", "La canzone di Marinella", "La ballata del Michè"
Le mie preferite, assoluti capolavori da brivido ogni volta che le riascolto: "Un giudice", "Amico fragile", "Verranno a chiederti del nostro amore", "Il testamento di Tito" "Via del campo", "Geordie" (questa la imparai alle elementari)
ma è impossibile elencarle tutte... se vi si apre questo sito potrebbe interessarvi (se non lo conoscete già ovviamente)

http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_De_André





Questo è il mio parere, che peraltro condivido.

cioè, al posto degli ultimi simboli mettete la è con l'accento, sapete che crea non pochi problemi questa cosa...

Questo è il mio parere, che peraltro condivido.

A tutti i deandreiani che capiscono un'acca di napoletano:
Dovete sntire "Vucca di rosa" di Peppe Barra.
E'spettacolare!!!

Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto
(O in alternativa ci vuole una gran botta di fortuna)

non capisco un acca di napoletano ma mi piace un casino come parlata [:p],proverò a cercarla.


Complimenti per i nuovi gradi,the imp [;)]


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<i> dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"
non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai...</i>

oh, grazie

Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto
(O in alternativa ci vuole una gran botta di fortuna)

Navigando ho trovato un bel pezzo sulle figure femminili narrate da De Andrè:



http://erewhon.ticonuno.it/arch/rivi/narrare/nissim.htm

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Uomini, poichè all'ultimo minuto non vi assalga il rimorso ormai tardivo, per non aver pietà giammai avuto e non diventi rantolo il respiro, sappiate che la morte vi sorveglia, gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano, finchè non sia maturo per la falce...

Letto.
Interessante, però certe volte un pò parziale.
Per esempio non capisco perchè consideri l'ironia verso la vecchia contessa dei numeri al lotto come un'ironia benevolente, e invece consideri pesante quella verso il vecchio professore di filosofia.


P.S: avete notato che siamo ben tre deandreiani fra i moderatori?
Un giorno di questi organizziamo un colpo di stato e trasformiamo Cravenroad, forum di dylan dog in viadellapovertà, forum di De Andrè

Per l'amor di Dio, Montresor!

e sia!

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Negli universi c'è un gran rumore

Per me uno dei momenti più alti della sua poesia è quando descrive la rivelazione a Giuseppe della maternità di Maria

<b>E lei volò fra le tue braccia
come una rondine,
e le sue dita come lacrime,
dal tuo ciglio alla gola,
suggerivano al viso,
una volta ignorato,
la tenerezza d'un sorriso,
un affetto quasi implorato.

E lo stupore nei tuoi occhi
salì dalle tue mani
che vuote intorno alle sue spalle,
si colmarono ai fianchi
della forma precisa
d'una vita recente,
di quel segreto che si svela
quando lievita il ventre.
</b>

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Uomini, poichè all'ultimo minuto non vi assalga il rimorso ormai tardivo, per non aver pietà giammai avuto e non diventi rantolo il respiro, sappiate che la morte vi sorveglia, gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano, finchè non sia maturo per la falce...

come non quotare killex? [:)]
Aggiungo anche tutta la canzone seguente: il sogno di Maria. Non ho termini per giudicarla..! E' perfetta.

<b>Voci di strada, rumori di gente,
mi rubarono al sogno per ridarmi al presente.
Sbiadì l'immagine, stinse il colore,
ma l'eco lontana di brevi parole
ripeteva d'un angelo la strana preghiera
dove forse era sogno ma sonno non era
- Lo chiameranno figlio di Dio -
Parole confuse nella mia mente,
svanite in un sogno, ma impresse nel ventre."</b>


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<i> dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"
non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai...</i>

Leggo su wikipedia che quando il Nostro si esibiva sulle navi da crociera con l'amico Paolo Villaggio, indovinate chi si è trovato una volta come collega?
Si, proprio lui, mr B.
Il mondo è piccolo, e malfrequentato...

Per l'amor di Dio, Montresor!

eh si,lo avevo sentito anch'io. Il signor B. cantava nelle navi della famiglia Costa accompagnato al piano da un certo Confalonieri, facile quindi che si siano incrociati con Villaggio e Fabrizio [;)]

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<i> dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"
non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai...</i>

il diavolo e l'acqua santa...

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