Io l'ho letto, è bello lungo, mi sembra siano 15 volumi di circa 220 pagine l'uno. Nell'ipotetica Repubblica della grande Asia, una opprimente dittatura orientale con centro il Giappone dominata dalla figura del Grande Egemone, ogni anno viene scelta una classe di terza media (16 anni circa) per partecipare al “programmaâ€. Le regole del programma sono semplici: la classe verrà trasferita su un’isola disabitata di dimensioni ridotte ed ogni alunno verrà dotato di un equipaggiamento comprensivo di un’arma, del cibo, una mappa ed una bussola. I ragazzi verranno costretti ad indossare collari che forniranno al centro di controllo la posizione degli stessi e che esploderanno in caso di fuga o di violazione delle regole. A determinati intervalli di tempo alcuni settori dell’isola verranno resi inaccessibili, proprio per non far restare i ragazzi in nascondigli più o meno sicuri. Scopo del gioco? I ragazzi dovranno uccidersi a vicenda, e solo l’ultimo sopravvissuto sarà riportato a casa. Questo è il succo di questo manga, basato su un romanzo best seller in Giappone dal quale è stato tratto anche un famoso film. L’idea di base è interessante, un rivisitazione orientale del “Signore delle mosche†di William Golding dove i protagonisti, ignari ragazzi abituati agli agi della vita moderna ed ai loro rapporti di amicizia, verranno messi l’uno contro l’altro senza validi motivi, scatenando in loro il fortissimo istinto di sopravvivenza e trasformandoli in maniera inaspettata. Relativamente allo scopo del “programmaâ€, nel fumetto viene specificato che si tratta di una simulazione di guerra, necessaria ad addestrare il popolo alla difesa del paese. E' ovvio che, impostato in questo modo, tutto sia una mera scusa per farci vedere un po’ di massacro, in quando non sarà certo un sopravvissuto pazzo a migliorare l’autodifesa di una dittatura. Per quanto ne so, in originale la cosa era più fondata, in quanto il background politico del libro spiegava un certa quantità di problemi comportamentali degli studenti con conseguente tendenza alla ribellione nei confronti del potere dominante.
I disegni sono la cosa migliore: splatter e scene cruenti (e di sesso) a iosa e ben realizzate. La sceneggiatura zoppica un pò: troppe volte annega nel patetico e spesso nel ridicolo involontario (così come le caratterizzazioni dei numerosissimi comprimari, talmente grottesche che spesso mi sono sentito a disagio durante la lettura)... Oddio, poi per prenderti ti prende, se vi piace il genere e trovate in blocco la serie fate pure l'acquisto. Il fatto è che l'ho letto a circa 27/28 anni e mi sono sentito un pò "fuori dai giochi" ... Battle royal è puro intrattenimento, non aspettatevi di più. Certo, leggerlo a 15 anni d'età si rilascerebbe tutt'altro tipo di commento.
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Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...
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