Su, avanti Ioragazzodellozoodiberlino, dicevi di "Delirium"??
Non so, apri le discussioni e poi non partecipi, ma...si fa così?[:D]
Poverino, dai.. per farci perdonare diremo tutti la nostra sulla storia di Chiaverotti, una delle prime in assoluto che lessi.
Settima storia dell'autore che affrontai alla tenera età di 12 anni.. e che mi stravolse dentro. A quell'età stai subendo il cambiamento tra l'essere bambino e l'età adolescenziale e quelle tavole mi shoccarono profondamente (un pò come vedere un porno sempre a 10 anni) ma mi fecero così innamorare del protagonista... shock dovuto anche e soprattutto agli stupendi ed iperrealistici disegni di Freghieri, per anni il mio disegnatore preferito in assoluto (ricordo ancora che un mio compagno delle medie odiava Freghieri e amava Roi-che a me non piaceva molto- e per questo ci prendevamo in giro tutto il giorno: diceva che disegnava Dylan che sembrava una donna e chiamava frocio pure me che mi piaceva il suo trato... ma erano altri tempi! Che nostalgia!!!)
Stessa nostalgia che provo rivedendo quelle tavole che sapevo a memoria (nel'91 mi sarò riletto all'infinito i soliti pochi Dylan che avevo e che per me erano la cosa più bella che avevo)
Delirium era una di queste e... non so per me è rimasta un mito ma un MITO proprio, sto risfogliando le tavole e mi ritornano alla mente tutti gli odori, i ricordi del tempo (che per il sottoscritto non era proprio un bel periodo: i miei si stavano separando e mi avevano momentaneamente "parcheggiato" da mia zia, dove nella stanza di mio cugino-che faceva in quel periodo il mimitare-scoprii appunto questi "giornalini, mentre io fino ad allora avevo solo letto Topolino).
Quindi se questo è stato l'approccio all'albo più di 15 anni fa è chiaro che questa storia mi è rimasta dentro ed è diventata indistruttibile...
Mi vengono i brividi come allora rileggendo lo splatteroso inizio (ma soprattutto il mostro in sandali[:D]), ripensando alla sfilata mortale ("sono vuota come lui..come voi..come questo mondo fatto solo di vestiti..senza nessuno dentro...la moda..un giro di miliardi ma solo un giro su se stesso)- retorico? ma se l'avesse scritto Sclavi? - , all'ago che trapassa le gote, alla scena della spiaggia e la presa in giro sulle finzioni del cinema, ai discorsi esilaranti col cane che lo porterà dal mostro ed il classico finale chiaverottiano... (o sclaviano???[}:)])
poi mitica l'idea di concludere la tavola con una domanda mentre nella tavola successiva alla prima vignetta tutta un'altra persona in tutto un altro contesto inziava un discorso rispondendo involontariamente a quella domanda... mi faceva impazzire questa cosa[:p]
ops!Mi sa che forse ho scritto un pò troppe cose non inerenti all'albo che probabilmente ai più non interessavano.. scusate, mi son lasciato prendere la mano..
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