Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Alias</i>
<br />Ioragazz... (mazza che nick lungo!), lo splatter non è necessario e personalmente non mi esalta, ma anche se lo si volesse mettere, ora ci sono dei limiti, delle restrizioni (e le ragioni sono stranote). Quindi mi sa che di budella sparse ne vedrai pochine pochine pochine...

https://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip
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Ma allora Caccia Alle Streghe non ha insegnato proprio niente, eh?! [:o)][:D]

"Che poi si fa un gran dire che oggi non ci sono più princìpi, che non ci sono più valori in cui credere, ma il bello è che lo dicono come se fosse una legge. Non è mica vero: se vuoi credere in un valore PUOI! Per esempio, uno può smettere di credere che non ci sono più valori e tornare a credere, che so, all'uguaglianza sociale: non è proibito." (Groucho in Tre per Zero)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Goblin</i>
<br />le ragioni per cui ci sono censure mica lo so,
nei film di Tarantino , in Jason vs Nightmare si squartano a piu' non posso, nel fumetto John Doe , anche , sul Punitore si leggono parolacce. Se è una scelta editoriale riguarda solo la Bonelli e sarà un suo regolamento interno , perchè da altre parti non è cosi'.
Non è che si tratta di stravolgere le storie , è che in scene già decise nella sceneggiatura , fa ridere vedere l'ombra e basta.
Capisco che certi autori non piace inserire scene violente gratuite, ma se nella storia c'è un assassinio perchè censurarlo ?
capisco anche che magari ne fai vedere uno ne fai vedere due , ne fai vedere cinque dopo un po' diventa ripetitivo , ma poi sta all'autore rendere interessante la scena anche da quel punto di vista.
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credo che la "censura" di parolacce e scene di violenza eccessiva sia una precisa scelta editoriale della bonelli.
non credo che sia un problema. a me lo splatter dopo un po' annoia. e non credo neanche che dyd sia mai stato propriamente splatter. c'è ben altro in giro...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Tesla 83</i>
e non credo neanche che dyd sia mai stato propriamente splatter. c'è ben altro in giro...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Be', insomma, è ovvio che DD non sia mai stato esaurito dalla sua dimensione splatter, ma molti dei primi albi lo erano, eccome, quanto meno in un formidabile registro grottesco. Ed erano veramente innovativi rispetto ai canoni bonelliani fin lì utilizzati <b>anche</b> per questo.

In questo senso, il progressivo venir meno di questa caratteristica (come di altre in tante altre testate) è un tornare indietro, da qualunque parte la si guardi. Quali che ne siano i motivi, Paola [:D]. I motivi mi interessano molto meno del fatto.

L'editore dovrebbe forse anche chiedersi quanto queste limitazioni, queste autoimposte operazioni di obsolescenza, o meglio di regressione di certi moduli narrativi abbiano inciso sulla contrazione delle vendite. Ma questo è campo dell'editore, a me lettore interessa solo che il fatto che tutte queste sballate limitazioni limitino, appunto, il campo d'azione degli autori e la loro possibilità di scrivere cose valide.

(Paola, non c'è nessuna domanda in quel che ho scritto [;)])

V.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Tesla 83</i>
e non credo neanche che dyd sia mai stato propriamente splatter. c'è ben altro in giro...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Be', insomma, è ovvio che DD non sia mai stato esaurito dalla sua dimensione splatter, ma molti dei primi albi lo erano, eccome, quanto meno in un formidabile registro grottesco. Ed erano veramente innovativi rispetto ai canoni bonelliani fin lì utilizzati <b>anche</b> per questo.

In questo senso, il progressivo venir meno di questa caratteristica (come di altre in tante altre testate) è un tornare indietro, da qualunque parte la si guardi. Quali che ne siano i motivi, Paola [:D]. I motivi mi interessano molto meno del fatto.

L'editore dovrebbe forse anche chiedersi quanto queste limitazioni, queste autoimposte operazioni di obsolescenza, o meglio di regressione di certi moduli narrativi abbiano inciso sulla contrazione delle vendite. Ma questo è campo dell'editore, a me lettore interessa solo che il fatto che tutte queste sballate limitazioni limitino, appunto, il campo d'azione degli autori e la loro possibilità di scrivere cose valide.

(Paola, non c'è nessuna domanda in quel che ho scritto [;)])

V.
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Assolutamente d'accordo!
Chiaramente Dylan non è mai stato "solo" splatter o violenza gratuita, ma in passato non aveva problemi a mostrare immagini truculente in contesti che chiaramente le richiedevano.
La limitazione di questo realismo (è realistico vedere in un fumetto horror poco sangue???) mi sembra una limitazione della libertà personale e artistica per l'autore.
Insomma oggi un numero tipo IL MALE o GOBLIN o RIFLESSI DI MORTE o SCRITTO CON IL SANGUE (i numeri 40 - 50 sono da PAURAAAAAAAAAAAA amici) non hanno più da uscì???


FEAR

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>

(Paola, non c'è nessuna domanda in quel che ho scritto [;)])

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E infatti io non ti risponderò. [^]

https://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip

Ciao Paola.
Hai letto il mio post di qualche pagina fa?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Alias</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>

(Paola, non c'è nessuna domanda in quel che ho scritto [;)])

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E infatti io non ti risponderò. [^]


<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Brava [:D]

Però magari puoi rispondere a questa (se l'hanno già fatta in una delle settemiladuecentoquarantotto pagine di domande chiedo venia [8D]). Hai mai scritto o pensato di scrivere qualcosa per il teatro? Te lo chiedo perché tornando alle mie impressioni su Bilico (forse avrei dovuto fare 'sta domanda di là...) spesso leggendo mi sembrava più di osservare una rappresentazione teatrale che di leggere un romanzo.

V.

Ho scritto un thriller per il teatro, in stile "Così è se vi pare". tutti colpevoli, nessun colpevole. Ma avevo 17 anni...

Alessio no, aspetta che lo ripesco.

https://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by alessio</i>
<br />Ciao Paola.
Vorrei chiederti un piacere grande, grande.
Io non amo scrivere, nè ho intenzione di fare questo mestiere, molti però mi dicono che so farlo.
A tal proposito, ho scritto l'inizio di un racconto (una pagina e mezzo di word) che mi farebbe piacere tu leggessi per poi darmi la tua sincera opinione.
Ti va?
Tranquilla, ti prenderà al massimo 5 minuti.

P.S. ho trovato il tuo blog e mi sono subito fiondato nella lettura![:D]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Allora, dovrebbe essere questo. Dunque, ripeto a te quello che ho dovuto dire a tantissimi altri: se comincio con uno non è mai finita. Io sono una scrittrice "di fatto", ma non ho nessun background, una cultura che fa buchi da tutte le parti, non ho fatto scuole o corsi, non ho maestri. Tutto quello che potrei fare sarebbe dirti se il racconto mi è piaciuto o no. Ma non sarebbe corretto farlo per tutte quelle persone a cui ho sempre detto no prima di te. Questo spazio serve per rispondere a domande sulla sceneggiatura (oltre che alle curiosità) che possono interessare tutti. Ma davvero NON POSSO scrivermi coi singoli, anche perchè finirei col rispondere di corsa alle calende greche (oltre ad aver dovuto chiudere diversi indirizzi e-mail che erano stati un po' "infestati"). Quindi non prenderla come una cosa personale, dico di no a te come l'ho detto a tutti. Mi dispiace.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Alias</i>
<br />Ho scritto un thriller per il teatro, in stile "Così è se vi pare". tutti colpevoli, nessun colpevole. Ma avevo 17 anni...

Alessio no, aspetta che lo ripesco.

https://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Un po' giovanile in effetti [8D]

Prima o poi potresti riprovare...

V.

Ciao Paola, sono un tuo accanito fan...
però bisogna tirati un po' le orecchie, perché il fumetto che scrivi è qualcosa di diverso dal personaggio creato da Sclavi.
Mi spiego: il modo di scrivere di Sclavi può essere paragonato alla circolazione sanguigna, dove l'orrore, i mostri, gli incubi sono la parte arteriosa, mentre l'ironia, Groucho, il surreale sono quella venosa.
Nelle tue storie invece io trovo solo la parte drammatica, arteriosa.
La cosa interessante è che tutta la parte commedia/venosa la trovavo sul tuo blog (quello ochourobora... quando era pubblico); lì esprimevi davvero una visione più leggera e ironica della vita.

Ecco secondo me, se tu unissi le due cose il risultato sarebbe meraviglioso.

Caro Ausltn...
DIO BENEDICA IL RITORNO DI TIZIANO SCLAVI!
E io non sono pessimista come i più, secondo me questa non è una falsa ripartenza, deve solo scaldarsi un pochetto, ma non si limiterà a 3 albi per poi sparire di nuovo.
Dio lo benedica perchè finalmente sarò libera di scrivere gli albi come li sento e basta.
E di essere lapidata, per questo, oppure osannata, ma vivaddio non più schiava dell'eterno paragone con Tiziano.
Nei miei albi non ci sarebbe ironia, Groucho e surreale? Ma per sul serio? Forse "Oltre quella porta" allora non è mio (anche se... ma lasciamo perdere), e nemmeno lo è "Il pifferaio magico", non parliamo poi di storie terra terra come "Nebbia" o "La peste"...
Senti, dimmi che sono prolissa, dimmi che le mie storie sono verbose, dimmi che il mio Dylan è troppo umano, mi sta bene anche che non sia una maga battutista per Groucho, ma se c'è un Dylan che NON si prende sul serio, che fa dell'autosarcasmo, se non autoironia e che vive tra vita e sogno, reale e surreale direi che il mio si prende abbondantemente la candidatura.

E poi... scusa l'OT: NEL MIO BLOG AVEVO UNA VISIONE LEGGERA E IRONICA DELLA VITA??? MA CHE BLOG HAI LETTO???

Scusa se ti sembro livorosa, ma paletta nera, hai scritto cose che davvero non mi appartengono. Proprio-per-niente.

OT2: anche in "Bilico" c'è molta ironia e molto sarcasmo. Ma prova a chiedere a un lettore qualsiasi se è un romanzo ironico o sarcastico...

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Cara Paola,
ho notato che fai scopare poco Dylan.
Esigiamo maggiori prestazioni sessuali. Il problema è che forse hai voluto "umanizzarlo" troppo, forse sei un tantino caduta nella trappola dell'eroe-perdente che spesso deve arrendersi davanti alla crudeltà del fato. Dylan non è un vincente, ma nemmeno un perdente. La sua forza è quella di essere amaramente realistico anche nelle situazioni più impensabili, ed è realistico immaginare che un tipo così cucca alla grande. Chiaverotti lo faceva trombare di più (quanto mi arrapò la scena di sesso in GOBLIN, la migliore di tutta la serie. Grande Dall'Agnol, e grande CHIAVEROTTI)

FEAR

Adesso mi siedo in poltrona e guardo il film [:D][8D][:p][8D][:D]

V.

Comunque IrdzdB e' il buono, Paola e' invece la "cattiva", umanizzatrice di eroi[:D][:o)]

Trend negativo?!... Trend negativo?!...Io non parlo cosi'...Trend negativo!