Cara Fede/Tesla 83, quanto mi piacciono mail (o post o quelchelè) come questa! Mi dimostrano che è proprio vero che quando affidi una tua opera (quale che sia) al lettore, il lettore se ne appropria e la fa sua. Non so quante interpretazioni diverse ho letto sinora di "Bilico", e nessuna aderiva perfettamente all'idea che avevo in mente quando l'ho scritto, cosa che mi ha fatto molto piacere. In effetti è bello vedere da quanti punti di vista diversi si possa osservare la stessa cosa. Ma divago. Cercherò di risponderti, previo ringraziamento per i complimenti (ma risponderei anche se mi avessi coperta di insulti, come pure altrove è successo).
<b>1)quale intima necessità ti ha spinta a perpetrare quella che tu stessa nelle ultime pagine definisci La Grande Ingiustizia? </b>
Credo che esista, credo che accada più spesso di quanto non si pensi, credo che non se ne parli a sufficienza, mi interessava sostenere l'ipotesi che sia non solo fattibile e attuabile, ma che non risulti nemmeno roboante, bensì più "normale" della realtà.
<b>2)volevi esorcizzare una tua fobia? </b>
Assolutamente no. Sono certa che l'ingiustizia trionfi molto più spesso della giustizia. Esempio, e qui aggiungo che esprimo un'opinione personale e basta: il piccolo Tommaso Onofri è stato trovato morto dopo diversi giorni, sotterrato sommariamente accanto al fiume. Il bimbo da vivo beveva ancora il latte. Ora: nel processo di decomposizione di un bambino che si nutre di latte gli odori si fanno molto più acuti e riconoscibili. I cani che si sono recati sul luogo avrebbero sentito quell'odore anche se si fossero trovati a un km e il bambino fosse stato sepolto 4 metri sottoterra. Invece ufficialmente i cani non hanno annusato nulla pur essendoci passati sopra. Questo (secondo un carabiniere della protezione civile che ha cani da fiuto addestrati nella ricerca di persone scomparse) era totalmente IMPOSSIBILE. A chi ha giovato non far trovare subito Tommaso? Alle indagini? A indurre alla confessione gli assassini? A coprire qualcuno? Sono domande che mi pongo.
<b>3)o trattasi di pessimismo cronico e inguaribile nei confronti del mondo (e della giustizia)? </b>
Lo definirei "realismo".
<b>4)qual è la ragione - e l'origine - di un personaggio così ambiguo, freddo e calcolatore come Giuditta? quella donna fa pauuuraaa!</b>
Volevo creare una protagonista negativa e
S
P
O
I
L
E
R
colpevole a cui il lettore fosse costretto ad affezionarsi con grande fatica prima per poi non riuscire a rigettarla del tutto poi. Ho attinto molto da me stessa, ho esasperato i miei lati negativi (e quelli di un paio di donne che conosco) e il resto è stato puro gioco di fantasia.
<b>5)hai in mente di scrivere un seguito? e se sì, sarà possibile una vera giustizia?</b>
Rispondo di no a entrambe le domande. Scrivere il seguito di "Bilico" non avrebbe molto senso, anche se io so bene come sarebbe andata. E sarebbe andata male, non si sarebbe salvato quel poco di buono e di umano che restava nei personaggi. Una discesa agli inferi, quindi meglio così, almeno il lettore può sperare.
<b>6)saranno, come dicevo prima, solo "seghe mentali" da lettore? sarà un problema mio, che ho un senso della giustizia esasperato?</b>
No, sono normali reazioni umane. Noi vogliamo essere rassicurati sul fatto che il mondo non sia come in realtà è. E se persino i romanzi non ci danno più questo conforto allora non c'è più religione!
Spero di aver soddisfatto le tue curiosità. Comunque ti rassicuro: dalle premesse temo che il prossimo romanzo sarà peggiore.
Ciao
Paola
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