Dylan Dog n.117, mensile
La quinta stagioneSoggetto e sceneggiatura:
Tiziano SclaviDisegni:
Luigi PiccattoCopertina:
Angelo Stano[/center]
Mai fidarsi dei computer. Tutti lo sanno: sono macchine capricciose, mosse da una magia impenetrabile, talvolta capaci di portare alla follia. è accaduto al dottor Dipslip, colto da un'insonnia eterna e perseguitato da strani incubi. Dentro il suo microprocessore, vive una forza demoniaca che dialoga con il fondo dell'Inferno e distorce la realtà in uno strano sogno!Scheda wikidyd dell'albo:
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Volete sapere il motivo per cui ho aperto un topic sulla seconda parte della saga di Golconda? semplice, stavo leggendo per la ennesima volta questo albo e come ogni santa volta, mentre proseguo nella lettura, mi accorgo che la storia è complicatissima e non sto capendo nulla della trama (Sclavi è così e ci piace per questo [:D]), le storie di ogni stagione mi lasciano perplesso, divertito e un po amareggiato.. Be, voi come interpretate la trama, le storie delle 4 stagioni e soprattutto quella della fantomatica quinta stagione (che manco ho capito quale sia [:p]) ? Illuminatemi, questo è davvero l'unico albo di Dylan in cui non riesco a decifrare una virgola!! [|)]
"Che poi si fa un gran dire che oggi non ci sono più princìpi, che non ci sono più valori in cui credere, ma il bello è che lo dicono come se fosse una legge. Non è mica vero: se vuoi credere in un valore PUOI! Per esempio, uno può smettere di credere che non ci sono più valori e tornare a credere, che so, all'uguaglianza sociale: non è proibito." (Groucho in Tre per Zero)