L'ho appena finito.
Che dire? Napoleone.
Grande personaggio, mi mancherà.
In questo ultimo numero Ambrosini dice esplicitamente quello che già mi era sembrato, che il Cardinale è il male, o meglio ancora una delle possibili rappresentazioni del male assoluto, quasi come se fosse un personaggio dell'al di sopra.
Molto belle le discussioni su Pollock e l'arte informale contemporanea, ne farò tesoro, come faccio tesoro di centomila altri insegnamenti che Napoleone ci ha passato dalle sue pagine. Un fumetto colto, ma non pesante, da cui ho imparato tanto sia a livello di "cultura generale", che dal livello umano. Un fumetto che mi ha divertito e commosso, mai annoiato. Un fumetto che ho letto e riletto e che ancora rileggerò.
Un fumetto che è sempre dritto sulla contemporaneità, vivo.
Un esempio stupido (stupido davvero!):
-Spoiler-
nella gara automobilistica le macchine italiane superano prima la macchine tedesca e poi le due francesi... come ai mondiali di calcio! Prima abbiamo battuto la Germania e poi la Francia... buffo no?
-Spoiler-
a volte ci sono queste coincidenze che sembrano le coincidenze presenti tra l'al di sopra e il nostro mondo.
Non vedo l'ora di leggere Pollock, ma Napoleone mi mancherà, mi chiedo come farà un altro fumetto ad essere altrettanto ricco, ad esercitare su di me altrettanto fascino, a darmi altrettanti stimoli.
Credo che Napoleone sia stato qualcosa di speciale, per me lo è stato di sicuro.
Grazie Ambrosini, grazie a tutti i fantastici autori e disegnatori e grazie a tutto lo staff.
Oak
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