daradda ha scritto:
Sono costretto a ricredermi delle sensazioni iniziali che mi facevano temere un polpettone metapolitico buonista.
Al netto di un po' di retorica, che se non altro se la prende con i veri colpevoli dei naufragi, e di quella citazione indelicata che proprio non mi va giù, mi sono trovato a leggere una storia più che buona; intrattiene, fa riflettere e non annoia mai. Mi sembra ci sia coerenza dall'inizio alla fine e soprattutto non ho visto alcun rimaneggiamento posticcio che ormai era diventato un marchio di fabbrica.
Anche i disegni molto puliti mi sono piaciuti. Copertina che c'entra poco, ma molto bella (per non parlare di quella del prossimo mese).
Unico appunto SPOILER, non aprite se non avete letto l'albo:
Secondo me è una delle migliori storie degli ultimi anni (che in effetti hanno offerto ben poco di buono).
Data la soddisfazione finale ho votato addirittura ottimo; perchè dopo decine di albi illeggibili se esce qualcosa di buono si merita il massimo.
Qual è la citazione indelicata?
A mio parere una storia molto bella, col grande pregio di essere fluida e di avere dialoghi coerenti e lineari.
La Cossu non cede alle lusinghe del più stantio buonismo, ma presenta i fatti senza il giudizio del politically correct. Una storia che si apprezza proprio per la mancanza di autocompiacimento o riprovazione sociale.
Dylan porta aventi la sua indagine, senza attardarsi nei pippotti sociologici che tanto, in passato, avevano ammorbato storie di simile spessore e denuncia.
Non ho capito solo una cosa
SPOILER
il ruolo finale del tizio col cappello, che viene pagato e ringraziato. Chi era e cosa faceva? Magari era incaricato di trovare i 3 scafisti, ma non comprendo perché, alla fine, venga celebrato come fosse il fautore di tutto, mentre un realtà era Dylan Dog.
P.s. che andasse a letto con la ragazza poteva essere serenamente evitato.
Storia da 7 pieno.