Cravenroad7

Uscita: 28/01/2016
Su Londra si allunga l'ombra di un moderno cacciatore di streghe!





Nonostante fosse giovanissimo, il regista Michael Reeves, è riuscito a girare tre film horror di culto, in passato, prima di incontrare una morte per overdose che ha sempre presentato aspetti oscuri. Per fare luce sulla vicenda, Dylan deve risalire al produttore che aveva finanziato, in incognito, l’ultima pellicola di Reeves, incentrata su un sanguinario inquisitore realmente vissuto. Nel frattempo, nella Londra di oggi, l’efferato Mister Long perseguita giovani donne in odore di stregoneria.

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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Gioiellone d'albo.

Accatino gioca con il lettore come il gatto col topo. Parte tranquilllissimo quasi stesse raccontando una commedia brillante, apparentemente anche troppo lineare, con la storia che in un primo tempo sembra risolversi tutta nei rimandi cinematografici interni alla narrazione (non so neanche quanto godibili da chi non ha presente "Il grande inquisitore", ma anche "Contratto per uccidere" di Siegel), poi assesta al lettore un pugno allo stomaco cattivissimo, torna lineare per poi accelerare improvvisamente e far esplodere tutto in un finale angosciosamente divertente. E c'è ancora lo spazio per un epilogo triste e inquietante che è quasi un racconto a sé.

Ottimi disegni di Casalanguida, che mutano e si adeguano ai vari mood della storia. Molto sexi, ma anche "reali", le sue donne: in una storia di questo tipo un fattore di una certa importanza.

difficile dare un opinione su questo albo ,
molto parte dal fatto che i disegni mi sono sembrati fuori contesto , ed il viso di Dylan non mi piace come disegnato. Certo il resto , le donne e groucho sono invece disegnati molto bene.
E' una storia come quella del mese scorso , molto old style , sembra immersa negli anni 80 , poi il tema dell'inquisizione è ben piu' vecchio ovviamente.
Il finale invece è quasi una storia a parte , molto bello , profondo e con varie interpretazioni.
Cioè per varie parti mi è sembrata una storia da Maxi , pero' in altre parti si è innalzato il livello.
Accatino è comunque sempre sopra la media negli albi da lui scritti , forse complice le sue comparsate rare.
per ora i voti sono
STORIA 6,5
DISEGNI 6,5
pero' potrei rivedere le impressioni

A livello di puro intreccio, a parte l'epilogo, hai ragione che può sembrare un po' "da maxi", molto semplice e lineare, come del resto mi pare sempre prediligere Accatino. Però, via, alla fine conta il come più che il cosa, e qui il come è una sceneggiatura di livello decisamente alto.

Per esclusione, se Tommaso ha votato "Ottimo" e Goblin "Accettabile", vuol dire che l'Insufficiente tra i voti è di Solomon ("Elementare, Watson!")

Chi io?
Non ho ancora trovato l'albo.
Per votare non è necessario scrivere nel topic, può essere chiunque, inutile pensarci, fa parte del "gioco" che ci siano dei voti a ca...ehm. .. caso, oppure non giustificati.

La mia impressione dopo una prima lettura è la seguente:
-buona storia di Accatino ma ha sicuramente fatto di meglio
-buoni disegni di Casalanguida che ha uno stile che mi piace ed è molto bravo nelle mezzetinte
-storia decisamente non banale, anzi probabilmente con rimandi di difficile fruizione

SPOILER

Se la storia doveva avere un senso dal punto di vista narrativo, beh, non ce l'ha. Non si capisce assolutamente che c'entra l'inquisitore con il film di Reeves. Ha ragione chi dice che il finale è un po' una storia a parte, ma per me è uno sbaglio (nonostante sia la parte migliore dell'albo). I rimandi di difficile fruizione sono un difetto - torniamo alla storia del mese scorso con quel finale che si è capito solo Cavaletto.
Se la storia è tutta un elogio del cinema, una metafora del rapporto amore/morte e supercazzole del genere, onestamente questa roba comincia a stancarmi.

Scusa, ma cosa ci sarebbe da capire?

Più semplice di così...

Cioè, se questo albo è la massima espressione della gestione Recchioni (si è dichiarato orgoglioso di questo numero su fb), stiamo freschi.

Stai scherzando?

Ho deciso che d'ora in poi prendero' solo i numeri che mi ispirano e che ricevono delle buone votazioni qui sul forum , le storie di Accatino non mi sono mai piaciute e i disegni di Casalanguida non rispecchiano i miei canoni di fumetto Horror . Speriamo in "Miseria e crudeltà"

A me l'albo è piaciuto molto, Accatino sa come tenere incollato il lettore con una sceneggiatura scorrevole e con buoni cambi di ritmo. Il finale inoltre è degno di nota.

Io sto ancora fuori fase, qui non è arrivato. Non so perché, pensavo fosse di Camagni (che mi piace molto), boh, misteri della mente.
Sono fiducioso, anche se, Accattino, pur essendo un bravo sceneggiatore, mi ha sempre dato l'impressione di scrivere storie "universali" che, a seconda dei casi, adatta (o le incolla) sui personaggi.
Niente di male, sicuramente, ma Dylan, Dylan, perché sei tu Dylan Dog, avrebbe bisogno di punti fermi, di certezze che fino adesso non ha.
Comunque, appena lo leggo, saprò se troverò una conferma o una smentita.
Sempre premettendo che, fino adesso, Accattino non mi è dispiaciuto.

@ iunioras Per me non sta in piedi.



E' scritta anche bene, eh. A me Accatino di regola piace molto. Ma La vita rubata e L'assassino della porta accanto sono altra roba.