Cravenroad7

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#Color Fest 27 - Il male infinito
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: lun nov 05, 2018 11:42 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Una storia che si interroga sulla natura stessa del male e della coscienza umana.


Immagine

Dylan Dog Color Fest
N° : 27

Il male infinito



Soggetto: Carlo Ambrosini
Sceneggiatura: Carlo Ambrosini
Disegni: Carlo Ambrosini
Copertina: Carlo Ambrosini
Colori: Francesca Zamborlini


Nel passato, una bambina destinata dalla madre alla morte. Nel presente Dylan Dog alle prese con un enigmatico cane e un laboratorio dove si cerca di abolire il processo psicologico che produce negli esseri viventi la violenza.

Dopo il diluvio, il difficile cammino per la conquista del Bene.



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: mer nov 07, 2018 10:49 am 
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Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm
Messaggi: 429
Località: genova
Non e' facile essere il primo a commentare un albo del genere. Aspettavo con trepidazione questo color fest. Ambrosini e' sempre Ambrosini!Storia contorta che porta a mille riflessioni ed interpretazioni, devo ancora metabolizzarla ma per me bellissima.

_________________
Mr.Wilson


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: gio nov 08, 2018 7:34 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
Messaggi: 344
Editoriale onesto: di sicuro Ambro non lascia indifferenti.
Sono abbastanza confuso.

_________________
Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 12:11 am 
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Iscritto il: mar giu 30, 2015 5:10 pm
Messaggi: 23
Località: Venezia
Carlo Ambrosini non mi ha deluso nemmeno questa volta. La trama, per la verità, non mi ispirava moltissimo, ma la storia si è rivelata davvero interessante e ben scritta.
Certamente è vero che questo "Il male infinito" è (al solito con questo autore) una sfida intellettuale per il lettore e lancia diverse riflessioni interessanti. Chiedo però a voi come avete interpretato il finale. Io ho la mia idea, che ho maturato alla luce delle tante storie lette di Ambrosini, ma avrei piacere di vedere se combacia con la vostra.
L'ho trovata meno convincente dell'ultima "Cronodramma", ma in questo caso si tratta di gusto personale, visto che l'intreccio dei due universi paralleli mi aveva accattivato moltissimo.
"Il male infinito" è una delle storie di Dylan migliori che ho letto in questo 2018. L'altra è "Il feroce desiderio". Mi sono fermato, perplesso, a riflettere che entrambe sono al di fuori della serie regolare. Il ché non è un problema di per sé, ovviamente, ma mi sembra perlomeno singolare.

_________________
Ma alla fine cosa rimane? Solo il banale orrore di due persone che si trovano per caso, si piacciono, si amano. Magari pensano perfino che l’amore sia qualcosa di eterno, finché una delle due abbandona l’altra... e scompare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 9:00 am 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
Messaggi: 860
Località: Forlì
Ma davvero si son scordati di colorare i risvoltini della camicia di Dylan in copertina???

Vabbè, comunque storia da rileggere almeno un'altra volta prima di parlarne con cognizione di causa :D Di sicuro è Dylan al 100% e Ambrosini al 100 %; di quelle che faran sbuffare gli insofferenti ai voli filosofici dell'autore brontolando che Napoleone dovrebbe star fuori da DYD.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 10:27 am 
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Iscritto il: dom apr 23, 2017 5:36 pm
Messaggi: 869
Complicato e affascinante. Il primo albo in assoluto che mi ha spinto ad una rilettura immediata! E anche dopo la seconda lettura gli interrogativi rimangono parecchi.
C'è l'antico testamento, c'è la filosofia di Parmenide (credo fosse lui ma potrei anche sbagliare) sul "una cosa esiste in quanto pensata". Il finale credo di interpretarlo come
Spoiler!
una sorta di "what if": tutto quello che abbiamo visto dopo l'incidente di Dylan è uno dei modi in cui possono andare le cose. In quanto pensata è anche questa una "realtà" (se interpreto bene la didascalia della prima vignetta), e qui si collegherebbe il tema delle dimensioni parallele citate anche nell'editoriale.

Non sarebbe male avere Ambrosini sul forum per sapere se son sulla strada giusta o se non ci ho azzeccato nulla. :)
Un albo dalle atmosfere malinconiche e che offre tanti spunti di riflessione, voto senz'altro alto. Il colore secondo me non aggiunge ne toglie nulla, la storia poteva star bene anche sulla serie regolare (alzandone la media qualitativa).


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 2:08 pm 
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Iscritto il: lun giu 25, 2012 3:23 pm
Messaggi: 924
Località: Galluzzo
Ho notato una piccola incongruenza: mi sembra strano che la ventiquattrenne (se ho interpretato bene la cronologia della storia) Cloe Stafford sia una neurologa, visto che il percorso di studi in medicina è molto lungo. A quanto pare, in Inghilterra ci vogliono almeno 10 anni per specializzarsi in medicina generale, e dai 12 ai 14 per le altre specializzazioni.
È alquanto improbabile che la nostra Cloe abbia iniziato a studiare medicina a 10 anni :roll: .

_________________
"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 8:44 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Ambrosini vola altissimo con concetti e visioni filosofiche anche a me care, come questa della coscienza che costruisce la realtà, e la questione del male e del libero arbitrio, ma il problema è che tutto ciò si lega poco a quanto accade nella storia, sia per quanto riguarda gli esperimenti ma ancor meno a questo dozzinale dramma familiare della follia.
E del finale io ci vedo semplicemente una riproposizione della scena iniziale, non trovo motivi per pensare in questo caso a stranezze spazio-temporali tanto care all' autore.

5


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 9:22 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
julius94 ha scritto:
Ho notato una piccola incongruenza: mi sembra strano che la ventiquattrenne (se ho interpretato bene la cronologia della storia) Cloe Stafford sia una neurologa, visto che il percorso di studi in medicina è molto lungo. A quanto pare, in Inghilterra ci vogliono almeno 10 anni per specializzarsi in medicina generale, e dai 12 ai 14 per le altre specializzazioni.
È alquanto improbabile che la nostra Cloe abbia iniziato a studiare medicina a 10 anni :roll: .


O è un genio precoce che ha bruciato le tappe, o ha ottenuto il titolo come il figlio di Bossi.
Tirana val bene una laurea :D

ALOHA CEPU

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 11:32 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
SPOILER PESANTI

Mi è piaciuta. Assai.
Molto dylandoghiana rispetto, ad esempio, a Cronodramma. Alla fine, la vicenda principale è Dylan che indaga, che cerca, che si muove nello spazio come una pedina su un tavolo da gioco.
È semplice anche il flashback, tutto sommato, pur presentando due piani temporali sequenziali, non va a complicare le cose.
Bella l'idea del diluvio universale, molto napoleonici i due angeli armati e la presenza del protagonista a colloquio con Mosè. Anche se poi si rivela un sogno.
Quello che, per i miei gusti, rende l'albo veramente speciale, è il finale, da quando Dylan si punta la Bodeo alla tempia a fine albo.
Giustamente interpretabile e non spiegato, ma senza che infici la gradevolezza di tutto quello che è stato fino a quel momento. Un invito a rileggere, un tarlo che si insinua nella mente del lettore.
Un grande piacere.

Ottimo.

AndreaBerga ha scritto:
Ma davvero si son scordati di colorare i risvoltini della camicia di Dylan in copertina???

Lol, non ci avevo fatto caso :D
La colorazione della storia è buona. Forse un po' troppo scura, in alcuni passaggi. Magari è così la resa di stampa, più che l'originale idea della colorista.

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: ven nov 09, 2018 11:56 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
Messaggi: 2544
Località: Noland
Voto ottimo, per me 8,5 e migliore storia dylaniata dell'anno. Magari faccio poco testo però visto che ho trovato buone/ottime tutte le storie di Ambrosini per il Nostro, forse appena un po' sottotono (ma sempre da 7) Lacrime di pietra.
Il gioco di immaginarmela con Napoleone al posto di Dylan mi viene sempre un po' spontaneo. Sarebbe stata bella ugualmente certo, ma forse qualche scenetta coi tre "amici" dell'albergatore che interagiscono col cane, ecc. avrebbe anche tolto una certa tensione, quindi meglio con Dylan.
I disegni mi sono piaciuti un po' meno del solito, forse per la colorazione (comunque ben fatta e dai toni cupi adatti alla storia). Per me l'Ambrosini migliore, come altri autori, è sempre in b/n.

S P O I L E R a seguire fin da subito:

Si può leggere in maniera diciamo razionale, logica: C'è un antefatto in Scozia. Reale. In mezzo alla storia poi prosegue la narrazione di quanto accaduto nel passato reale della ragazza. A Londra, oggi, il cane dopo anni la riconosce, attraversa la strada per andare da lei, Dylan per evitarlo ha un incidente. Sbatte la testa. Tutto ciò che segue poi (flashback scozzese escluso) è un suo sogno. Un'elaborazione del suo subconscio orchestrata dal suo vissuto personale, dalle sue fantasie e ossessioni e da ciò che il suo quinto senso e mezzo ha percepito confusamente in quel momento. Si crea così un romanzo onirico con protagonisti la ragazza, il cane, che diventa nella visione di Dylan una visione esso stesso (ma non sempre, pensate allo stupore della ragazza quando ne accenna alla clinica). C'è poi il sogno nel sogno con Noè e gli angeli e l'allucinazione dell'esperimento, in cui immagina persino la pistola lanciatagli da Groucho. Poi si risveglia, il lettore rivede ciò che effettivamente è successo e lui si rende conto nell'ultima vignetta che ha immaginato tutto. Una situazione già trovata in varie opere di fantasia (in Perutz tanto per fare un esempio) che non sminuisce nulla di quanto narrato.

Si può invece leggere secondo una chiave fantastica. Dove interviene a più riprese il soprannaturale. Sia nelle vesti del cane, posto all'infuori delle leggi spazio-temporali, sia in quelle dell'angelo. Uno dei due o entrambi, in momenti e per scopi diversi o simili, possono aver utilizzato Dylan. Per salvare la ragazza, per intervenire in quello che sembra essere un nuovo diluvio universale che si prepara in laboratorio, dove per eliminare il male (ma non per scopi idealistici come si vede, anzi con arrogante malvagità) si è pronti ad un'ecatombe. E può essere stato l'angelo dunque a riportare Dylan alla situazione di partenza, resettando, perché anche con lui, per citare in qualche modo il testo, non si è finito il lavoro e altro destino l'attende.

Si può interpretare il finale anche come la riuscita dell'esperimento su di loro. Dylan e la ragazza sono esperimenti riusciti, la loro memoria è stata manipolata e rivivono un nuovo inizio, dopo che in loro qualcosa è stato distrutto (il male, il suo ricordo, la memoria, ecc.). Ma mi convince ed affascina molto meno.

Ha poi importanza quale sia, se ce n'è una, la lettura corretta? No. Maggior importanza ha quanto si è letto, le suggestioni, le fantasie, le riflessioni che dalla storia emergono.


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MessaggioInviato: sab nov 10, 2018 12:40 am 
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Iscritto il: mer ago 09, 2017 4:35 pm
Messaggi: 119
Storia al solito molto bella, un pelino meno inquietante di quelle con Harlequin (manca quel tocco in più di soprannaturale sinistro che l'avrebbe spinta al capolavoro). Sconta anche, rispetto ad albi precedenti, un influsso "napoleonico" molto forte. Mi piace la seconda interpretazione citata ma scartata da Aleksandr, la trovo molto suggestiva,
Spoiler!
in apparenza potrebbe essere non accaduto niente, in realtà potrebbe essere andato a "buon" fine l'esperimento ed esserci in circolazione un'altra arma micidiale.
La battuta su idrogeno e idiozia è tratta dal titolo di un'antologia di racconti di Harlan Ellison, per fanatici citazionisti o semplici amanti della buona fantascienza. Un Ambrosini all'anno dovrebbe essere la regola e, essendo uscita ieri, forse meritava due minuti di attenzione durante la - peraltro molto interessante - presentazione delle news dylandoghiane a Lucca.


Ultima modifica di Machen il sab nov 10, 2018 12:52 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: sab nov 10, 2018 12:41 am 
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Iscritto il: sab ago 09, 2014 3:00 am
Messaggi: 44
LA COSCIENZA UMANA CREA LA REALTA' DI CUI E' CAPACE; quindi si si dispone anche ad accettare l' Idea un Dio Creatore talmente vendicativo da sterminare le sue creature ,ma anche la pietà del Patriarca che salva il cagnolino, la stessa pietà che spinge il figlio naif a liberare il fratello e la madre dalla loro cattiveria.... La coscienza umana costruisce il percorso scientifico razionale per liberare l'uomo dalla superstizione , ma allo stesso tempo produce anche una superstizione scientifica che crede di poter alterare il funzionamento della mente inibendo delle aree cerebrali... Non si tratta di libero arbitrio o stranezze spazio temporali: è semplicemente l'evidenza di come il Dio della Genesi ( secondo l' autore ) debba ancora portare a termine la sua opera, lasciandoci in mezzo a un guado contraddittorio e paradossale ancora privi di strumenti. E, a differenza di quello che ci vede Dark Star il finale è tutt'altro che una riproduzione della scena iniziale ma sta tutto nello sguardo di Dylan, uno sguardo PERPLESSO, e non potrebbe essere altrimenti. ( la ragazza forse era solo una laureanda alla quale la primaria consentiva di giocare quel ruolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 27 - Il male infinito
MessaggioInviato: sab nov 10, 2018 1:49 am 
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Iscritto il: mar giu 30, 2015 5:10 pm
Messaggi: 23
Località: Venezia
Avevo interpretato il finale come un what if, alla maniera di harveyburton, ma le interpretazioni di Aleksandr sono davvero affascinanti. Credo che ne ruberò una a piacere per trasformarla in quella ufficiale che tramanderò ai posteri :D

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MessaggioInviato: sab nov 10, 2018 11:38 am 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
Ottimo post, Aleksandr, la tua lettura dell'albo è molto interessante e ne sviscera significati e simbologie :)

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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