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# 6 Color Fest
Insufficiente (1-4) 6%  6%  [ 4 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 11 ]
Accettabile (6) 31%  31%  [ 22 ]
Buono (7-8) 40%  40%  [ 28 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 5 ]
Voti totali : 70
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar apr 26, 2011 8:37 pm 
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Amore e morte... con un tocco femminile!

Immagine


Dylan Dog Color Fest n. 6, semestrale
Copertina: Laura Zuccheri




La villa degli amanti

Soggetto e sceneggiatura: Vanna Vinci
Disegni e colori: Vanna Vinci

Dylan accetta di indagare sul caso di una misteriosa dimora storica dove, ciclicamente, si ripete una tragica commedia in cui gli abitanti della casa sono costretti a impersonare i ruoli di vittime e carnefici. Riuscirà il Nostro a sfuggire al drammatico destino che lo attende?



La camera chiusa

Soggetto e Sceneggiatura: Rita Porretto e Silvia Merricone
Disegni: Simona Denna
Colori: Chiara Fabbri Colabich

Imprigionato in un piccolo monolocale dove si era recato per aiutare una ragazza a liberarsi da un anonimo persecutore, l’Old Boy inizia a vivere situazioni surreali nel tentativo di trovare un’impossibile via di fuga. Il tutto sotto l’occhio indifferente di un crescente numero di spettatori.



La predatrice

Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni: Lola Airaghi
Colori: Stefania Faccio

Thelma è bella, simpatica, intraprendente, amante dell’horror e della pizza. Bloch e Groucho l’adorano. Insomma, sembra la donna perfetta per Dylan e i due sono follemente innamorati. Attenzione, però, mai come in questo caso le apparenze ingannano…



Tagli aziendali

Soggetto e Sceneggiatura: Chiara Caccivio
Disegni: Valentina Romeo
Colori: Ketty Formaggio

La vecchia vita dell’inquilino di Craven Road è finita. Ora il Nostro, abbandonata Londra, abita nella sonnacchiosa cittadina di Stepdorf, dove lavora come impiegato per una grande azienda di elettronica. Un’esistenza che una volta Dylan avrebbe definito semplicemente come un “incubo”. Ma ciò accadeva tanto tempo fa, prima di avere una moglie… e una figlia.


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Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar apr 26, 2011 8:58 pm 
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quattro storie tutte godibili senza entusiasmare (particolarmente "femminile" quella della barbato).
sempre meglio della maggioranza di quelle pubblicate nella serie regolare. per i disegni una vanna vinci non certo al top che alterna vignette ispirate ad altre da dimenticare. poco curato ed espressivo il viso di dylan. bella la colorazione a mano. mi sono già messo le cuffie per sentire la pioggia di fischi del resto del forum, il suo tratto non è per tutti.
le altre tre ci offrono disegni ottimi, peccato per la colorazione a pc.
la copertina dal vivo rende molto di più. mi piace.
con questo albo si ha l'ufficialità dell'inutilità dei color fest a tema.
accettabile.

p.s.:
si doveva aspettare disegnatrici donne per vedere un po' di tette e qualche scena di sesso un po' più sensuale?. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar apr 26, 2011 10:26 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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skeletor ha scritto:
per i disegni una vanna vinci non certo al top che alterna vignette ispirate ad altre da dimenticare. poco curato ed espressivo il viso di dylan
skeletor, ma con questo spirito non si va da nessuna parte! (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar apr 26, 2011 10:31 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8737
Località: Eternia
Dario84 ha scritto:
skeletor ha scritto:
per i disegni una vanna vinci non certo al top che alterna vignette ispirate ad altre da dimenticare. poco curato ed espressivo il viso di dylan
skeletor, ma con questo spirito non si va da nessuna parte! (cit.)

spirito perchè è una storia di fantasmi?. :mrgreen:
forse non si è capito ma i disegni mi sono piaciuti anche se con alti e bassi.
dateci gipi ora. :o

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer apr 27, 2011 1:05 am 
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Iscritto il: ven gen 16, 2009 8:17 pm
Messaggi: 2460
Località: Terra di mezzo-Ve
A me i disegni della Vinci mi danno la senzaione di chi si cimenta per la prima volta,alcune vignette sono statiche e anche ripetitive,comunque non è che mi sono dispiaciute,in un contesto così mi vanno bene anche le sperimentazioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 12:49 am 
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Voti e commenti
Voto totale 5,5 --> MEDIOCRE
La villa degli amanti 4,5: Non ho apprezzato quasi nulla di questa storia, dai disegni per nulla dylaniati e poco convincenti, un soggetto scontato dagli sviluppi prevedibili, una scenegiatura per nulla esaustiva.
La camera chiusa 5+: Inizia bene e finisce malissimo. Dose insopportabile di retorica, volate pirandelliane decisamente fuori luogo (vedi pagina 51 prima vignetta), trovate poco geniali e dialoghi triti e ritriti (vedi ultima pagina). Per i disegni non c'è male, ma i colori soprattutto le luci sono un punto dolente
La predatrice 7+: Buona prova della Barbato che rinuncia a seghe mentali e al lagnoso andazzo della storia precedente. Una storia vivace, raccontata in modo eccellente, 32 pagine sfruttate a meraviglia, un personaggio ben fatto che in alcune pagine mi ha fatto pena, in altre ho fatto il tifo per lei, in altre ancora mi è risultata divertente. Buonissima la prova della Airaghi.
Tagli aziendali 6: Un mix di storie, spunti, vicende e temi, forse la Caccivio (che comunque ha dato buona prova delle sue doti) ha pasticciato un po' dati gli spazi ristretti a lei concessi. Ho trovato inutili le prime 3 pagine, io avrei fatto iniziare la storia dall'invito di Stuart a prendere il caffè, dato che dai dialoghi che seguono con Stuart è facilmente ricostruibile tutto il cambiamento. Quelle tre pagine in più le si potevano usare meglio nell'ultimo terzo di storia. Comunque buona la prima :D


Ultima modifica di jimi_syd il gio apr 28, 2011 3:52 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 10:37 am 
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Color Fest meno riuscito dei precedenti, che si attesa su una sufficienza non troppo abbondante.

Carina ma sostanzialmente insignificante la prima storia, che pure può contare su un paio di sequenze riuscite; altalenante la prova della Vinci ai pennelli, che alterna tavole riuscite ad altre statiche e (apparentemente) tirate via e, nel complesso, mi è sembrata al di sotto dei suoi soliti standard.

La seconda storia è leggibile fino a un certo punto, ma si risolve con un finale francamente brutto. In più, la sceneggiatura è troppo canonica e piatta per un argomento del genere: per valorizzare un simile soggetto ci sarebbe voluto più estro, sarebbe occorsa più vivacità. Poi, come dicevo, tutto si conclude male. Buona la prova della Denna, che disegna un bel (nel senso di riuscito) Dylan.

La terza storia è, per quanto mi riguarda, una delle cose meno incisive scritte dalla Barbato: è ben scritta e costruita su uno spunto interessante, ma sceneggiata in modo fin troppo convenzionale e con il solito Dylan sfasato (nel finale l'ho trovato addirittura detestabile). Niente di che, e visto che si parla della Barbato questo equivale a una delusione. Buona prova della Airaghi, che ricorda De Angelis ma possiede comunque uno stile "autonomo" e riconoscibile.

La quarta storia è la migliore: la sceneggiatura è fin troppo derivativa (l'idea di fondo è ripresa dai crossover tra Martin Mystère e Nathan Never) e in un paio di occasioni non è fluida come dovrebbe, però l'insieme funziona, è suggestivo e perfino dylaniano. Un buon esordio per l'autrice (che non conoscevo). Ottima anche la prova della Romeo, che, anche aiutata dalla colorazione, disegna dei personaggi ben caratterizzati ed espressivi, e compie un bel passo in avanti rispetto all'esordio (che comunque era stato positivo). Il suo tratto preciso ed elegante mi ha positivamente sorpreso: oltre che su Dylan Dog, la vedrei bene su Julia.

A conti fatti, un CF decente e nulla più.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 3:00 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Il processo alle intenzioni non si fa a nessuno, quindi neanche a Vanna Vinci: il suo Dylan è orribile. Inespressivo e immobile. Scelta voluta? Il precesso alle intenzioni non si fa a nessuno. Neanche a un'ottima autrice come la Vinci. Il resto dei disegni sono abbastanza belli. Abbastanza, eh. I coniugi ben caratterizzati.
La storia è sciaguratamente risaputa. Vecchia, e anche da molti anni.
Disegni 5,5
storia 4

"La camera chiusa" non è male. Il finale è accettabile: niente di geniale, sia chiaro. Citazione palese all'"Inquilino del terzo piano" di Polanski. E poi, va be', a "Arancia meccanica". Disegni Più che buoni. Solidi e precisi, anche se io quegli aloni di luce di photoshop non li sopporto. E neanche il fuoco finto.
Disegni 7
Storia 6+

"La predatrice" è una storia raccontata bene. Dylan è un fessacchiotto. Le ultime tre pagine cercano di affossare quanto di buono visto nelle precedenti trenta. Ce la fanno? Abbastanza, ma non del tutto, perché quando non parte per uno dei suoi voli pindarici (a vuoto) la Barbato è un'ottima narratrice. E qui lo dimostra SPOILER (pur senza resistere al finale chiaverottiano :) ) FINE SPOILER
Disegni 7+
Storia 6++

"Tagli al personale" Non mi è piaciuta. Disegni ottimi; simpatiche le citazioni a Richard Matheson, all'"Invasione degli ultracorpi (da cui è ripresa la celebre battuta recitata nel film da un giovane sam pekinpah: "Non hanno nessun posto dove andare!") e la citazione interna a SPOILERRRRRRRRRRRR "Lama di Rasoio" (!!!) SPOILERRRRRRRRRR .
Ma il cocktail è moscio, nessuna delle parti riesce a emergere.
Disegni 7
Storia 4,5

Intotale l'albo è sufficiente. Buoni disegni (queste le vorrei TUTTE sulla regolare, specialmente la Airaghi), storie metà sufficienti e metà NO.
Voto six.

_________________
http://www.crimecitycomics.com


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 3:15 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
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Ho votato mediocre... forse sarà stata la troppa frenesia nell'attesa di quest'albo... aspettative troppo alte ma sono rimasto deluso... prima storia assurda disegni orribili e storia zero assoluto tutto visto e rivisto... seconda storia con disegni molto belli ma la trama non è che l'abbia capita molto... terza e quarta storia degne di nota... la prima della barbato e non è certo un capolavoro quindi pur essendo una storia carina è una delusione... la quarta e ultima invece rimane la migliore la storia si fa leggere ed è carino vedere dylan come molti probabilmente se lo sono immaginati qualche volta e cioè SPOILER sposato con tanto di famiglia e bimba che aspetta l'arrivo del papà SPOILER... in ogni caso deluso... continuo a sperare in un color dall'unica storia bella e intensa magari affidata alla barbato... qualcuno sa l'argomento del prossimo color fest a tema?!?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 3:57 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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Ultima modifica di Kramer76 il dom set 13, 2020 1:07 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 6:47 pm 
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Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm
Messaggi: 5225
La copertina di Laura Zuccheri, vista dal vivo, è quanto di più classico ci possa essere, con del mestiere: nessuna sbavatura, sensualità e pathos (in tutti i sensi del termine). La colorazione alterna tratti di buone sfumature ad altri resi troppo rigidi e squadrati.

COPERTINA: 6,5

LA VILLA DEGLI AMANTI

Spoiler!
Corsi e ricorsi storici di una villa abitata da strani fantasmi "ricorrenti". Un punto di partenza che potrebbe anche essere originale, ma che gioca invece molto sui clichè del genere. La Vinci nella veste di sceneggiatrice brilla solo in qualche passaggio dell'Old Boy,titolare di testata, mentre moglie e marito non hanno quell'appeal "multidimensionale" sembrando troppo monocordi. I disegni non sono brutti, ma nella loro piattezza danno la netta sensazione di essere inappropriati ad una storia del genere e soprattutto ad un fumetto come Dylan Dog.


SOGGETTO: 5
SCENEGGIATURA: 5,5
DISEGNI: 5,5
COLORI: 6

LA CAMERA CHIUSA

Spoiler!
L'idea di partenza non è originalissima, ma è declinata in un aspetto inusuale. 4 mura che si ripetono all'infinito, senza alcuna possibilità di scampo. Si tratta più di una "situazione" che di un dipanasi vero e proprio di una storia, ma funziona bene. La sceneggiatura vede il solo Dylan protagonista a reggere la scena ed a volte la mancanza di interlocutori si sente, pur se senza grossi svarioni fino al finale, che sbanda paurosamente nel retorico. I disegni della Denna sono ben fatti e curati, i colori della Fabbri Colabich non sfigurano, anche se non sempre danno una sensazione di profondità alle vignette.


SOGGETTO:6,5
SCENEGGIATURA: 6
DISEGNI:7
COLORI: 6


LA PREDATRICE

Spoiler!
Il nostro eroe alle prese con la donna perfetta. O quasi. Come sempre, la Barbato pone Dylan in un momento di introspezione interiore, confrontandolo con quelle vie che generalmente il nostro eroe non percorre: lui, donnaiolo incallito, sembra aver trovato la donna perfetta. Sembra, appunto, perché la donna di turno in realtà è ossessionata dal nostro eroe a tal punto da uccidere. La storia si dipana bene sino al finale, che appare un po' forzato. La Barbato usa tutti ipersonaggi con mestiere, anche se mancano i guizzi. I disegni della Airaghi ed i colori della Faccio rendono il tutto più completo, con una prova maiuscola per potenza di tratto e capacità di creare alchimie cromatiche.


SOGGETTO: 6,5
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 8
COLORI: 7,5



TAGLI AZIENDALI

Spoiler!
Dylan Dog che cita se stesso (tre storie come punto di partenza), per creare un uovo prodotto. Non originalissimo, certo, ma funzionante. Dylan è anche qui calato in una realtà a cui non è avvezzo, ovvero una realtà con tanto di moglie figlia a seguito, ricordando i vecchi compagni di una volta impegnato in un lavoro che non lo soddisfa. Vecchi topoi dylaniati, che possono assumere sempre declinazioni diverse.La Caccivio si destreggia con il nostro eroe abbastanza bene, senza dare quel quid in più ma con un mestiere onesto per chi è ai primi passi. I disegni della Romeo sono belli e di effetto per potenza visiva, aiutati anche dalla colorazione precisa e limpida della Formaggio.


SOGGETTO: 6,5
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI:7,5
COLORI: 7,5


Per me il totale è buono, volendo andare per eccesso.

_________________
http://fantaman1980.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 8:04 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
Messaggi: 913
Mi associo a Fantaman e vado controcorrente rispetto agli altri giudizi: a parte lo "Humor" dell'anno scorso (l'unica uscita della collana a coniugare in modo sensato l'eccentricità della veste grafica con la tematica), per me mediamente il miglior Color Fest finora uscito. Nessuno dei racconti brilla particolarmente, ma non ho trovato neanche certi episodi imbarazzanti e pallosi che mi hanno sempre inquinato la lettura dei numeri precedenti (sempre escludendo lo "Humor"). Quattro storie su quattro pienamente soddisfacenti o quasi: onestamente da questa collana e dal Dylan Dog odierno non riesco a pretendere di più.

ATTENZIONE AGLI SPOILER...

LA VILLA DEGLI AMANTI

L'unico racconto graficamente interessante del volumetto, perché l'unico a discostarsi dal conformismo imperante negli altri tre. Il tratto intelligentemente naif della Vinci si sposa alla perfezione con l'efficace semplicità della narrazione. E' una piccola e scrupolosa storia di fantasmi, con quel tanto di moderata morbosità (purtroppo notevole per il Dylan da Famiglia Cristiana odierno) e umorismo sotterraneo come sempre ne vorrei leggere su Dylan Dog. Atmosfera, maledizioni non spiegate, un po' di sesso, un po' di sangue, un Dylan investigatore romantico in balia dagli eventi: ci farei la firma.
La Vinci disegna e colora alla Vinci, mandando all'aria parecchie convenzioni bonelliane, ad esempio riproponendo la medesima inquadratura in vignette contigue. Immagino che come per il Cavazzano dell'anno scorso, anche stavolta la Bonelli non sapesse che pesci pigliare di fronte ad un tratto tanto “eretico” e infatti il resto dell’albo sembra quasi confezionato per tranquillizzare il lettore medio bonelliano, sconvolto da tanta scioccante eccentricità.

LA CAMERA CHIUSA

Con la Denna si rientra infatti nella più quieta normalità “realistica” bonelliana, senza più traccia di “femminilità” nel tratto (sospiro di sollievo). Bisogna comunque ammettere che si tratta di un’ ottima prova, che mi sembra rielaborare il Dylan di Casertano senza appiattirsi sul modello.
Il raccontino messo in piedi dalle neo autrici di DR. Morgue è quasi un compendio di quelle atmosfere surreali tanto care allo Sclavi che fu, tra l’immancabile Polansky de “L’inquilino del terzo piano”, il Bunuel de “L’angelo sterminatore” e quel pizzico di Kubrick che non guasta. Tutti riferimenti stravisti su Dylan, ma che proprio per questo non ho affatto disprezzato. Il finalino sociologico e sentenzioso non è effettivamente dei più freschi, ma in fondo e fortunatamente non spiega un bel niente, quindi non invalida quanto letto nelle pagine precedenti.

LA PREDATRICE

Solo un divertissement della Barbato? Beh, anche fosse è pur sempre un divertissement della Barbato. E infatti nonostante la brevità e l’ovvietà dell’idea di fondo la sceneggiatura è sofisticata, con i piani temporali sfasati e l’alternarsi dei punti di vista: già questo contraddistingue e fa la differenza dell’autrice rispetto al piatto e lineare compitino che avrebbero licenziato praticamente tutti i suoi attuali colleghi maschietti. Racconto pungente e pepato, con dosi non trascurabili di cattiveria e un riuscito sberleffo finale. Io sono della scuola che Dylan è un antieroe che DEVE essere strapazzato dagli autori, quindi in questo caso sono più che soddisfatto. Buoni i disegni della Airaghi, che però, pur ispirandosi a De Angelis e (indirettamente?) a Manara non riesce forse a dare alla storia la giusta carica di sensualità, nonostante l’avvenenza di Thelma. Deve però scontare la colorazione più piatta e anonima dell’albo.

TAGLI AZIENDALI

Chiara Caccivio (che non conosco), confeziona un buon racconto ai confini delle realtà, un po’ alla Gualdoni, che ha l’unico grosso difetto di giocare fin troppo a carte scoperte con i lettori (l’anagramma telefonato, quel “secoli” grassettato in un dialogo). Narrazione lineare, che scivola via bene, che regala persino una oggigiorno inaspettata sequenza splatter. E’ l’ennesima visione di un possibile futuro dylaniano (o quasi), con quel fascino malinconico che si portano sempre dietro i racconti che danno uno sguardo nel futuro dei personaggi seriali. Carino quindi il quasi-Dylan guardiano solitario del computer. Funzionali al tipo di soggetto gli ottimi disegni realistici della Romeo, colorati anche con un certo gusto.


Votato buono.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio apr 28, 2011 11:04 pm 
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tommaso ha scritto:
Io sono della scuola che Dylan è un antieroe che DEVE essere strapazzato dagli autori


In linea di principio sarei anche d'accordo, ma questo Dylan mi è sembrato meschinello e tremendamente "uomo medio" (tradisce la fidanzata perché si sente inadeguato!? Ma dai!), oltre che fessacchiotto, e quindi non in linea con la sua caratterizzazione originaria. La Barbato è stata perfida e questo può anche andarmi bene, ma il problema è che secondo me lo è stata nel modo sbagliato.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven apr 29, 2011 12:04 am 
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rimatt ha scritto:
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tommaso ha scritto:
Io sono della scuola che Dylan è un antieroe che DEVE essere strapazzato dagli autori


In linea di principio sarei anche d'accordo, ma questo Dylan mi è sembrato meschinello e tremendamente "uomo medio" (tradisce la fidanzata perché si sente inadeguato!? Ma dai!), oltre che fessacchiotto, e quindi non in linea con la sua caratterizzazione originaria. La Barbato è stata perfida e questo può anche andarmi bene, ma il problema è che secondo me lo è stata nel modo sbagliato.


Non so che dirti. A me il "colpo di scena" e la caratterizzazione di un Dylan in effetti un po' svanitello ha fatto parecchio sorridere, quindi non riesco a trovarci nulla di sbagliato. Volendo, si potrebbe "giustificare" la cosa con il fatto che il racconto è più o meno visto dal punto di vista della matta, quindi come ad esempio è lei che probabilmente vede le altre tipe di Dylan come tipe volgari e poco affascinanti, così anche quel Dylan "uomo medio" nel finale potrebbe essere un parto del sua immaginazione. Va detto che comunque la Barbato non risparmia veleno neanche sulle paranoie e ossessioni amorose femminili, che anzi mi sembrano il vero bersaglio del racconto.


Ultima modifica di tommaso il ven apr 29, 2011 12:36 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: sab apr 30, 2011 5:56 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
Messaggi: 1506
Questo Color Fest per me è stato accettabile, poco più.

La peggiore è quella della Vinci: con disegni così brutti anche una sceneggiatura brillante e curata avrebbe perso un sacco di punti. Invece qui si rende una storia semplice e simpatica (a me il soggetto, per quanto prevedibile, piaceva) di una piattezza disarmante; la vicenda si poteva svolgere a Topolinia e sarebbe stato la stessa cosa. Manca una cosa fondamentale per offrire un minimo di interesse in questo genere di storie: l'atmosfera.

La migliore è l'ultima: una storia che pesca dall'universo del personaggio per costruire una vicenda interessante, originale, e con buone scelte narrative. Molto belli pure i disegni.

Le due storie nel mezzo sono di piacevole lettura, nulla di più. Carina quella del duo di Dr.Morgue che con un pretesto semplice semplice mettono su situazione tipicamente dylaniane, perdendo in originalità ma suscitando un certo interesse per la vicenda (nota negativa: l'ultima pagina, come detto da molti, troppo retorica, sembra quasi un omaggio alla morale Digregoriana :lol: , ma meno antipatica); bella quella della Barbato, sicuramente la migliore sotto l'aspetto della sceneggiatura, ma che mi ha fatto storcere il naso per certe scelte, in particolare quella di Dylan che
Spoiler!
mette le corna alla donna perfetta perché si sente troppo inadeguato :?
, immagino sia stato fatto con intenti ironici, ma IMHO risulta fuori luogo.

In conclusione, sicuramente il CF più deludente (anche per la copertina) di quelli usciti fino ad ora, ma comunque per me rimane l'uscita più interessante di DD.


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