fulcianoassoluto ha scritto:
sicuramente più appassionante di certi "mattoni" indigeribili (gli albi "di cultura" come "Finchè morte non ci separi" e "I vampiri" o i demenziali albi che formano la saga dei "segreti di Ramblyn"
)
VOTO TOTALE: 9
Ma che vuol dire "di cultura"?
Comunque, venendo al Color Fest, per tutta la lettura mi aleggiava in testa il pensiero "mi piace... ma neanche tanto": tutto sommato ci sono quattro storie accettabili, chi più chi meno, con ottimi disegni (davvero il punto forte IMO dei vari Fest, fino ad ora).
SPOILER SPOILER
Il Grido Muto. Per me probabilmente la storia più completa delle quattro. Nonostante non sia assolutamente niente di speciale, non ho riscontrato particolari errori o niente comunque che mi abbia dato fastidio: tutto scorre liscio, uno spunto iniziale affatto male, belle situazioni (il raptus violento di Dylan contro l'operaio), un bel personaggio femminile, complice ovviamente anche i disegni di Frisenda, che a dire il vero non mi hanno fatto impazzire tanto per i personaggi (molto bella ed enigmatica la ragazza, così così Dylan e Bloch, per dire), ma per l'atmosfera e la rappresentazione allucinata e quasi psichedelica di Londra, davvero notevole.
Lacrima di Stella. OK, storia che vuole essere prepotentemente poetica e onirica (basta guardare il titolo), con Dylan che come prima cosa ti fa subito un discorso sega mentale sulle stelle, e alla fine tanto poetica non è, e risulta anzi un pò banalotta. Però la storia in sé non mi è dispiaciuta. Ho pensato magari poteva essere sviluppata molto meglio se più lunga (magari utilizzando la vecchia formula del Gigante, storia unica
), cercando di porre l'attenzione sul villaggio e tutti i suoi abitanti. Perché alla fine avviene una strage notevole (la cosa che più ha colpito e ho apprezzato della vicenda), con scene cruente molto riuscite e tanto sangue e sbudellamenti, e nessuna pietà (anche la famigliola, bambino apparte, viene divorata). Invece utilizzare tutto questo in una storia breve secondo me ne è uscito una cosa monca e un pò pasticciata (la fine in particolare).
Bravo Caluri.
Cattiva Sorte. Storia ok fino a metà , dopodiché, da quando è partita la fase investigativa di Dylan, è subentrata la noia, giusto fino alla fine.
Stratosferico Bigliardo!
Certe volte mi chiedevo se erano foto o disegni.
L'uomo che non c'è. La più banale delle tre; non mal scritta, ma proprio l'idea di base (tutt'altro che originale) e le trovate successive le ho trovate noiose e poco interessanti. Se ho continuato la lettura con un minimo di voglia è per i disegni di Nizzoli.
FINE SPOILER
Insomma, anche questo Fest fa centro sui disegni e i colori; le storie ci sono, e non sono male, ma spiccioli in confronto ai disegni, e certo non valgono un altro albo di DD all'anno.