>>>>>SPOILER a seguire>>>>
E con questo abbiamo chiuso l'annata 2022
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Un cadeau natalizio che andrebbe restituito al mittente, sperando inciampi nell'albero ed ingerisca almeno quelle 6-7 statuette del presepe. Dopo aver parlato bene recentemente dell'OB in generale, come testata, stanno facendo di tutto per farmi ricredere con aggravanti da ciofeca poco difendibili, seguendo un trend negativa che sembra declinarsi senza molte speranze anche per il prossimo OB#17.
Tra l'altro entrambe le storie presentano un elemento in comune... quello di Dylan che deve completarsi una storia... al posto degli autori non proprio capaci, suppongo..
Natale con l'Orco
Testi
4Disegni
6 1/2Non è il genere di storia che riesco a sostenere, a livello di glicemia iper-stucchevole
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Posso capire l'atmosfera natalizia, ma vedere Dylan che gironzola (da ebete) per Londra tra continue pallate monellesche di neve, fa girare le mie, di balle, fino ad un homerun da qui a pasquetta. Insopportabili i folletti-ovunque: quando si dice, imparare dal maestro Tiziano (v.
Il Gigante) non se ne parla proprio, eh? Inoltre ripescare Hamlin per cose simili, con la storiella dell'oggettucolo magggico, non c'azzecca per nulla, riducendo Santa ad un pallido venditore di pennelli, per giunta. Salvo solo la partita a carte tra i due, in questo senso. Anche i disegni sono sopra la media, ma hanno un che di infantile che dopo un po' va in suppurazione.
Banalissima la questione del fantasmino; penosa nella retorica più scontata la faccenda dei perbenisti Vittoriani che ne massacrarano la madre June, colpevole di scrivere fairy tales da outsider. Le ultime mielose 20pp, con la ri-scrittura della favola dell'orco per mano di Dylan, non verrebbero pubblicate neanche nella più puerile delle testate Disney per under10, tanto sembra pateticamente scontata e senza guizzi degni di nota
Difficile capire in che mondo fumettistico la
Contu possa trovare collocazione degna:
certamente su DD no, e di sicuro NON soltanto alla luce di questa storia... sono anni che dovrebbe togliere il disturbo, senza ovviamente patire le ritorsioni in cui incorse June a causa dei genitori dei suoi giovani lettori.