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#426 - La morte in palio
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 Oggetto del messaggio: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: dom feb 20, 2022 11:29 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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UNA MACABRA PARTITA... UN TRAGICO GIOCO DI VITE... IL TEMPO STRINGE, DYLAN, QUANDO C’È “LA MORTE IN PALIO”!


Immagine



DYLAN DOG
N° : 426
LA MORTE IN PALIO




Soggetto: Porretto Rita e Mericone Silvia
Sceneggiatura: Porretto Rita e Mericone Silvia
Disegni: Armitano
Copertina: Cestaro Gianluca, Cestaro Raul


La regista Sandra Martin viene ritrovata in fin di vita nella sua abitazione di Chelsea. Sul luogo della tragedia era presente la collega Ruth Palmer, con la quale aveva firmato alcuni dei film di maggiore successo e record d’incassi degli ultimi anni. Ma qual è stata la dinamica? Omicidio o suicidio? Coinvolto dalla sua ex fiamma Ruth, Dylan inizia a indagare; nel frattempo, è in corso una drammatica partita a scacchi con la morte.


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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab feb 26, 2022 1:01 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
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roba letta e riletta...sa di già visto....


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun feb 28, 2022 11:14 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
A tratti si ha quasi la sensazione che si vada a parare in un remake di Partita con la morte di Chiaverotti ("camminando sul filo della lama del remake senza mai abbandonarcisi del tutto" scrive Recchioni), cita Mefistofele di Sclavi, qualche citazione letteraria, qualche frase ad effetto che ci si aspetterebbe piuttosto dalla Baraldi, suggestivi disegni di Armitano. In sostanza la sensazione di una minestra riscaldata (vedi il commento precedente), ma comunque avvincente, segno delle potenzialità delle due sceneggiatrici.
Voto 6, forse anche qualcosina in più, ma si avverte una certa mancanza d'ispirazione rispetto ad esempio alla loro recente prova sull'OldBoy.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 01, 2022 7:21 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Una storia spaventosamente contorta, così contorta che non ci ho capito quasi niente.
Non che sia un male intendiamoci, forse non ne sono io all'altezza. Del resto tutto il mondo idolatra Dark e io non ci ho capito quasi niente.
I passaggi più chiari mi sono piaciuti, poi è chiaro che se si mischiano passato, futuro, sogni, realtà immaginarie, ottantordici punti di vista differenti di queste realtà immaginarie, si perde completamente il filo e ci si lascia trasportare fino alla fine in una specie di apatia rassegnata.
Ce l'ho messa tutta però.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mer mar 02, 2022 4:05 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
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Località: cremona

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: gio mar 03, 2022 3:16 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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rkc ha scritto:

Bravo Rkc!


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab mar 05, 2022 12:26 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Località: Raven Town
Buon numero, atmosfera bella cupa che giova al tipo di scrittura del magico duo, zero azione che mette tutti (lettori, scrittrici e disegnatore) al riparo da eventuali incongruenze/incomprensioni, bei disegni e bella anche la cover. Per la gioia di qualcuno, siamo nel nuovo corso, post 666, se non nella scrittura almeno nella revisione, stavolta fatta bene (a parte un apostrofo saltato...).

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Alla fine la trama è sì incasinata (meglio di confusa ma non proprio complessa), ma perché mette insieme tre cose che piacciono: molteplici riferimenti a Partita con la Morte, ritmo carico di suspence come se dovesse accadere qualcosa, alla Hitchcock per intendersi, lo stesso Hitchcock di Marnie e ovviamente Fight Club. Finale iper sospeso che ci sta.

Voto generale: 7- .


V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: dom mar 06, 2022 9:51 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Finito di rileggere come al solito per la decima volta, e nonostante questo rimane un albo difficilmente commentabile.

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Una storia chiaramente "autobiografica" per le due autrici, che si nascondono dietro gli pseudonimi di Sarah e Ruth, cosa che quindi rende l'albo uno studio, immagino, molto personale sulla propria visione della creazione artistica, e questo lato dell'albo è sicuramente apprezzabile, se non nella riuscita (che non è priva di difetti), quantomeno nelle intenzioni.

Non mancano, sia dal punto di vista della storia che da quello dei disegni dei momenti efficaci (la morte di pagina 19 è una delle più belle che abbia incontrato su Dyd, l'idea dello "scambio delle donne" è un bel colpo di scena, molto bella anche la soluzione grafica di pagina 10, col foulard che "attraversa" le vignette), ma secondo me è un albo troppo parlato e troppo sbrodolato, e in più di un'occasione ci sono scivolate in una baraldaggine troppo peruginosa ("il fallimento è dentro di te, sei nata rotta"; "rimanendo insieme avremmo continuato a ferirci", "il segreto della vita non è trovare un significato, ma tenersi impegnati finché non si muore", e dulcis in fundo "i vecchi tempi sono morti e sepolti sotto strati di delusioni e vuoti a perdere"!).

I disegni sono molto curati, ma a me Armitano comunica comunque una sensazione di fasullo, forse perché abusa di effetti digitali, non saprei dirlo. Quel che è certo è che il mio albo è stampato da fare vergogna: tutte le tavole a mezza tinta sono letteralmente diafane, impalpabili, quasi illeggibili, e non può essere che è fatto apposta, perché sono saltati dettagli importanti, tipo l'etichetta del vino a pagina 92, che invece dovrebbe essere un dettaglio rilevante ai fini della trama (vedi Pessoa).

Per quanto riguarda altri dettagli random:

Valla, purtroppo l'apostrofo saltato è più deleterio di quanto sembri, secondo me. Mi pare ovvio che il dialogo sia stato riscritto da noi sappiamo chi. Se Rita e Silvia hanno scritto di loro pugno la frase "in realtà preferisco il poker, è più sanguinoso" io giuro mi mangio l'albo... Sono certo che tutto quel dialogo, apostrofo sbagliato compreso, sia opera dell'OsCuratore, il cui apporto si può leggere qua e là: la citazione di DeAndrè ad menghiam, la solita alternanza tra "insieme" e "assieme", suo annoso marchio di fabbrica, le parolacce gratuite (ben CINQUE volte "stronzo" alternato a "stronzata", ma vai al diavolo, l'ultimo idiota che ancora pensa che le parolacce facciano tanto postmoderno!).

Non ci credo mai che quest'albo sia stato pensato per il post 666: come fa Bloch a parlare di SUO FIGLIO dicendo "non voglio sapere perché sia andata via con Dylan Dog"... Ma quale padre al mondo, adottivo e sovrintendente per quanto si vuole, parlerebbe di suo figlio (ed ex marito -UGH- di Rania, per giunta!) chiamandolo per nome e cognome?!? Ditemelo voi!

A questo proposito, aiutatemi con la cronologia: Dylan inizia a bere mi pare per il fatto di Lillie, dopo il divorzio da Rania, quando lascia la polizia e si ritira ad imbarbonirsi con Gnaghi. In tutto questo come si inserisce questo quadretto con la storia d'amore alcolista con Ruth, quando dovrebbe essere successa questa cosa, nella timeline 666? Comunque stiano le cose, se questo albo è stato concepito come parte dell'universo 666 (o di quel che ne è rimasto), io sono Carlo Magno.

A proposito di Rania e Carpenter, ovviamente tutto il lato investigativo è catastrofico, tra -uff- guanti di paraffina ed esami tossicologici ripetuti ogni due e tre, e le solite schermaglie ridicole fra i tre. Per non parlare della questione del mistero dell'ora del decesso del produttore Faraday. C'è la segretaria che entra nel suo ufficio e dice "Signor Faraday, ho sentito dei rumori". Ecco, QUELLA è l'ora del decesso, cari poliziotti. Una volta che la segretaria ha superato lo shock, le si chieda "a che ora ha sentito i rumori?". Quindi l'ora del decesso non è "non più di quattro ore fa", non è nemmeno "tra le quindici e le diciannove", Tyron. Fattela dire dalla segretaria che è entrata nell'ufficio ESATTAMENTE all'ora del decesso.
A questo proposito, io dubito che "tra le quindici e le diciannove" ci sia la luna così com'è disegnata a pagina 35.
Ma tanto, Rania e Carpenter scompaiono letteralmente a pagina 46, confermando per l'ennesima volta, se ce ne fosse bisogno, la loro inutilità. Secondo me, nella storia originaria loro due manco c'erano, ma questa è solo una mia sensazione.

Infine, io credo che nonostante gli sforzi delle due autrici (e complici gli interventi a gamba tesa del curatore) ogni goccia di poesia presente nel numero 66 sia qui tragicamente svanita, e che tutto il riferimento a "Partita con la morte" sia tristemente meccanico, una sterile ripetizione (nella quale si è persino perso il dettaglio fantastico della morte che per giocare indossa i guanti, e non ci sono più nemmeno le filastrocche...).

Notiamo poi che i Cestaro non hanno ancora modificato la scacchiera sbagliata nel frontespizio, e addirittura ne abbiano messa una ancora più sbagliata in copertina, mentre Armitano in questo è stato molto più attento.

E che tutte le scritte siano in ITALIANO, in un fumetto londinese nel 2022, inizia a diventare francamente inaccettabile.

Come sempre in questi casi, l'effetto più positivo è stato avermi fatto rileggere Partita con la morte, che ancora a distanza di anni e di duemila letture continua a tenere botta!

Insomma, gli albi del duo che non mi hanno convinto stanno per raggiungere il numero di quelli che mi sono piaciuti. Troppa, troppa, troppa carne al fuoco, e neanche cotta tanto bene. Votato accettabile, perché è chiaro che rispetto ai precedenti è oro puro.

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 08, 2022 9:31 am 
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Ho trovato un errore che è sfuggito a Keanu! :D

(C'è un minimo spoiler.)

A p. 23, prima vignetta, Sandra dice: "Per ogni pezzo che perdo dovrò indicarti il nome di qualcuno che morirà." La morte risponde: "Escluse le pedine." Ma dovrebbe dire "i pedoni", non "le pedine". Beccato! Però non ho visto dov'è l'apostrofo mancante.

Sulla storia: non disprezzabile ma neanche all'altezza delle proprie ambizioni. Complice anche la gestione molto libera della tavola, qualche passaggio non è immediatamente comprensibile, e la struttura della trama non aiuta. Buoni i disegni, anche se hanno un che di "pupazzoso" (non saprei come altro dirlo) che ogni tanto affiora e un po' stona. Ma Armitano ha fatto un ottimo lavoro, nel complesso.

Ho comprato l'albo perché mi aspettavo un po' di meglio, a conti fatti.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 08, 2022 10:13 am 
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rimatt ha scritto:
Ho trovato un errore che è sfuggito a Keanu! :D

(C'è un minimo spoiler.)

A p. 23, prima vignetta, Sandra dice: "Per ogni pezzo che perdo dovrò indicarti il nome di qualcuno che morirà." La morte risponde: "Escluse le pedine." Ma dovrebbe dire "i pedoni", non "le pedine". Beccato! Però non ho visto dov'è l'apostrofo mancante.



Figurati se me l'ero fatto scappare! Li ho graziati perché l'errore è già in Partita con la morte, anche Chiaverotti fa dire alla Morte "pedine" riferendosi ai pedoni (pagina 8), e quindi per nostalgia ho chiuso un occhio!
L'apostrofo, invece, è quando Ruth dice che la Morte è "un appassionata scacchista", più o meno intorno a pagina 23.

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 08, 2022 12:13 pm 
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E io che ci contavo. :cry:

Ho controllato, l'apostrofo mancante è a p. 22.

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 08, 2022 7:39 pm 
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urca, ma qui è un deserto ormai!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mer mar 09, 2022 8:33 am 
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Ramingo ha scritto:
urca, ma qui è un deserto ormai!!!!!

In effetti....

@keanu (con SPOILER ovviamente)

Bella e dettagliata analisi, come di consueto, provo a rispondere (?) a un paio di questioni:
- Bloch: anche se apparentemente errato, il fatto di chiamare suo figlio con nome e cognome davanti alla ex nuora, potrebbe avere senso, nell'ottica del "nuovo" Bloch, che ovviamente è diverso da quello pre-666; questo è un Bloch in carriera, che ha fatto scelte diverse e immagino abbia un carattere diverso: voglio dire un Bloch che diventa sovraintendente non può essere lo stesso (per fare un esempio) che punta la pistola contro il primo ministro in I Vampiri; direi che potrebbe essere un modo per restare "istituzionale" a lavoro, anche se c'è di mezzo suo figlio. Potrebbe.
-Timeline: anche qui (alla faccia del "l'ho fatto per togliere le incongruenze") il ciclo 666 lascia una specie di iato (spero di usare il termine in modo corretto) tra la morte di Lillie e l'inizio del lavoro al cimitero di Undead, periodo durante il quale ha: divorziato, lasciato Scotland Yard, iniziato a bere, varie ed eventuali, non si sa bene in quale ordine. Potrebbe essere che questo periodo sia stato di qualche mese (d'altra parte non è che uno diventa alcolista in due settimane) e così la faccenda di Ruth può benissimo collocarsi lì, tra le varie ed eventuali. Anche qui potrebbe.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 11, 2022 12:22 am 
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Non lo so, Valla... Nel rapporto con Bloch targato 666 siamo passati da leggere "figlio, papà, figlio, papà" veramente ogni due pagine, a questo "nome e cognome che veramente stona". Una cosa è essere "istituzionale", che ci può stare, un'altra è chiamare tuo figlio per nome e cognome davanti alla tua ex nuora! Però insomma, è solo la punta dell'iceberg, la goccia che fa traboccare il vaso, per così dire.



Per quanto riguarda invece la timeline, Valla, ci starebbe anche la tua ricostruzione dei tempi, ma prova a inserire, nella sequenza "morte di Lillie-divorzio-ex poliziotto-alcolismo-barba-becchino" (nell'ordine che si vuole), l'idea "Dylan, e sottolineo DYLAN, che in preda alla depressione nera se ne va a una festa in maschera" (pagina 13). Tutto può essere, ma semplicemente per me il tutto non regge, e sarebbe un miracolo il contrario, con tutte le pezze che ci hanno messo.


Così, di sguincio, sono andato a rileggermi gli scambi di battute con Bloch, e mi sono accorto che il tizio (pagine 58-59) entra in ascensore per andarsi ad ammazzare alle 15 e 45. Ora ditemi voi se nella scena in cui si suicida (pagine 54-55) vi pare primo pomeriggio!




Infine, un piccolo off topic: stavo rileggendo il 401, ma quanti di voi si ricordavano che Dylan aveva "fatto un sacco di modifiche speciali personalmente" al maggiolone?!? Mi sono incuriosito a morte di sapere DOVE aveva intenzione di andare a parare Recchioni con questa idea delle modifiche al maggiolone, prima che il suo reboot gli crollasse miseramente addosso!

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MessaggioInviato: ven mar 11, 2022 10:45 am 
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Ciao Keanu, fai così: numero 401, pagina 94 e cito
Bloch: Che mi dite di Dylan Dog, del suo assistente e di Sybil Browning?
È strano e stranamente è coerente!!!

Per la timeline hai ragione, infatti prendevo in giro RR per aver sistemato tutto, si come no...
Potrei risponderti (come farebbe RR appunto) che Dylan non ha mai disdegnato la compagnia femminile, nonostante il suo stato d'animo (vedasi ad esempio il dialogo delirante al pub con Bloch nel 403 o la serata alcool e sesso nei vicoli del 404). Si tratta più di una scusa che di una vera risposta, ma questo passa il convento.
Se dovessi (e non devo) mettere giù uno straccio di sequenza direi:
1- Dylan sposa Rania
2- Dylan conosce Lillie
3- Dylan divorzia
4- Lillie muore
5- Dylan inizia a bere
6- Scotland Yard lo caccia
7- Dylan beve sempre di più (e qui si colloca la relazione con Ruth)
8- Si trasferisce ad Undead
9- Dopo il delirio del flashback del 402 Dylan torna a Londra per ottenere la licenza da P.I.
10- Scena finale del numero 400
11- Ciclo 666

Tutto ciò prende all'incirca un 2-3 anni credo... vabbè.

Per l'off topic, temo si tratti dell'ennesima citazione che non capiremo mai.


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