... dunque, riprendendo il discorso limitatamente a questo OB#15, anche qui vado un po' controcorrente, come i dolci scherzetti di Halloween richiedono, travestitismi a parte
Malestorie
Testi 6 1/2
Disegni 6+Senza volerci andare troppo di manica larga, per me questa è la migliore Baraldi degli ultimi 2/3 anni.
Non brilla in nulla di particolare, ma il tono leggero le permette di concludere 94pp di sceneggiatura senza troppe storture o barbosità. Anche il citazionismo non mi è pesato molto... d'altronde tutte la storia consiste in pratica in una serie di parodie più o meno dichiarate, che non vogliono prendersi troppo sul serio né nobilitare la loro fonte più di tanto.
Per me il divertimento c'è (v. cervello con 5 sensi e mezzo
), l'ironia di Groucho può risultare un po' soffocante, ma si può concepire nel taglio complessivo della storia, che certe volte sconfina nel meta- con la giusta scanzonatezza. Non ho capito l'uso continuo dei
corsivi come per sottolineare citazioni o battute, non si fosse capito
Acciarino non mi è mai piaciuto più di tanto. Anche qui rende i personaggi piccini-picciò, alquanto tozzi, sbavando i contorni senza creare alcune movenza artistica degna di nota. Banali gli zombie, ancora peggio la creatura da laboratorio del Reich. Non è così semplice distinguere Rodolphe da Picarro nella quarta microstoria
.
Scendendo nei dettagli, delle 4 microstorie quella migliore e più snella è la prima su
Frankestein Jr. La seconda la tira un po' per le lunghe tra spari e fughe senza concludere molto, né a livello "storico" né di rivisitazione, con la soluzione finale scemotta vista in dozzine di storie recenti, sia qui che sul
Grouchomicon. Non ho capito se entrambe si ricollegano pro-hype a quanto stanno per combinare sull'inedito (
via Speciale
?) con i cameo di
Xabaras e
Hicks, di nuovo all'arrembaggio tra eserciti di non morti e cloni nazistoidi da laboratorio
.
La terza viene giustamente affossata con la testa esplosa del tizio che la racconta, data la banalità machista con cui deturpa le citazioni da
Blade Runner, mentre la quarta funziona abbastanza specie per autoironia, tra A.Christie (
Poirot), E.A. Poe (
Rue Morgue) e lo stesso DD (
Goblin), per quanto alcuni dialoghi andavano tagliati per renderla più d'atmosfera e meno sul giallognolo verbosizzante.
A non elevare molto il valore dell'intero pacchetto ci sarebbe la
cornice boccaccesca, che di fatto suona di beotata impostata peggio che malaccio come pretesto: non ha molto senso che i 4 raccontino con quella nonchalance le loro 4 storie, sapendo che hanno al guinzaglio un collarino che può esplodere da un momento all'altro in base ai gusti narrativi di nonsisacchì
Visto che parliamo di periodo pro-
Halloween, sul finale da baracconata "vista dall'alieno" ci avrei subodorato un omaggio alle classiche chiusure di alcuni episodi da "
La paura fa 90" dei
Simpson .