C'è poco da fare, al contrario di quanto letto nei commenti altrui, per me questo Simeoni rimane sempre mezza spanna indietro ad una Barbato già non tanto in palla. Un palloncino sgonfio senza nerbo poco adatto alla scrittura horror in pratica: anche qui ne ho avuto l'ennesima conferma, per quanto la storia sia meglio di altri suoi recenti lavori.
Voto 6 +, tendente al 6,2323232323232323232323
(seguirà qualche
innocuo spoiler)
Lei abita ancora qui
Allora, stiamo passando in un loop spazio-ispirazionale o anche questa storia sembra fondare le radici/rimandi su una rivisitazione di una da poco pubblicata? Molto poco,
il precedente OB#8 dove la
Baraldi ci illustrava una villa-trappola d'epoca, collegabile a sirene spiegate all'Overlook Hotel, fuori dal tempo, con tanto di spettri e retroscena di inizio secolo e dark lady a possedere la magione (e in quel caso anche Dylan, carnalmente
), mentre l'ex proprietario si scopava la servetta.
Semo quasi pari pari come starter e setting. Complimenti per la varietà di spunti sul tema e nelle tempistiche di pubblicazione
.
A parte questo siamo al solito Sime che confeziona un bonario horror per bimbetti stile 'piccoli brividi', annacquato di ovvietà e soluzioni puerili (un proiettile risolutivo e finisce tutto, p. 188). Sarà un problema mio, ma a 40 anni preferisco esser messo alla prova da qualcosa di più articolato, anche correndo il rischio dei cervelloticismi della Barbato.
Il ritmo sarà anche buono, ma fino alla caduta del lampadario (p.143) in pratica non succede nulla, e siamo intorno a metà storia. Solo premesse di "situazione" e tanti siparietti tra Dylan-Groucho-Bloch, scritti anche meglio che da altri autori... ma dopo un po' danno la sensazione di riempitivi perché non si ha da dire altro.
Demonologia
for dummies, una storia-nella-storia d'epoca (da ribaltare), e 3 passaggi segreti 3 trovati nell'arco di 8 di pagine roba chemmancoDeNardoldstyle... dietro la libreria, dietro la tenda e sotto l'armadio. Se ci vogliamo allargare anche 4, perché poco dopo ci sarebbe pure una botola col cadavere puzzolente del disperso, che giustamente la pula è riuscita a non annusare durante le ricerche. Sorvolo sulla parte action perché Scooby Doo si offenderebbe... specialmente alla vista di Groucho che deve sparare la battuta a tutti i costi anche in situazioni di fuga in emergenza - come nell'insopportabile cimitero+ruspa de
L'isola del Male, sempre made in Sime, OB#3
.
In pratica il nocciolo di tutto è la riabilitazione da diffamazione di una servetta, col fantasma del vecchio Lord che rosica se si sapesse in giro la verità revisionista, un secolo dopo. Ad un certo punto speravo che i due gemelli attuali fossero figli del giardiniere di/con Erika, per aggiungere almeno un po' di pepe alla vicenda, intrecciandola coi corsi&ricorsi storici, ma così non è stato
Tipico esempio di come non basti citare a menadito Kubrick, King,
l'Esorcista, Raimi, Giucas Casella e Topo Gigio per tirare fuori una storia degna di questo nome, per quanto il Rrobe apprezzerà, col dito (medio) puntato contro di noi.
Disegni nella media di Simeoni: sopra la sua media la sequenza iniziale; sotto la media quelli troppo fumettosi e disneyani al limite del puccioso tipo pp.146-8. Come sempre ogni tanto ci propina dei capoccioni ovoidali sproporzionati, specialmente per i pargoli
.
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In conclusione nessuna storia arriva al 7 su questo numero.
Per quanto la Baraldi avesse stentato sul OB#8, almeno la storia di
Cavaletto (
) era un ottimo pugno nello stomaco per adulti, rispetto alla manfrine per comari della Barbato o di questo Simeoni per giovani marmottine dylaniate.