Lord Blendings ha scritto:
Dico solo una cosa: non basta l'intero ciclo della meteora per dare le stesse angosce di un singolo albo di Morgan Lost
Spero in un'accoppiata Chiaverotti-Medda... o Chiaverotti-Ambrosini... o Ambrosini-Medda... o un trio... o non lo so...
Ittosan ha scritto:
Ho letto da qualche parte che, forse dopo il 400, arriverà di nuovo Chiaverotti. Che Dio lo abbia in gloria.
Quoto chi ha scritto che un solo Morgan Lost trasmette tanta più atmosfera. Anche Brendon era anni luce avanti a Dyd, al Dyd di adesso
In linea di massima sono d'accordo, ma fino ad un certo punto... e detto da me che rappresento una delle punte più radicali dei Chiaverofili pro-Dylan
Nel senso che non dovremmo farne un salvatore della patria o sovraccaricarlo di aspettative. Nnamoce piano. E' una logica a doppio taglio e foriera di delusioni al cubo. Chiaverotti è quello che è (stato) per Dylan, ma dopo il #142 (
Anima Nera) per me ha finito le risorse di quello che aveva da dire, e ha preferito dedicarsi ad altro, con personaggi e testate tutte di suo pugno. I suoi ritorni non mi hanno colpito molto (v. Mana Cerace sul CF), se non hanno finito per offuscarne la fama.
Brendon l'ho mollato dopo una cinquantina di numeri perché era diventato insostenibile,
Morgan Lost va (molto) meglio, ma anche lì spesso è ricascato in alcune sue paturnie decennali e prive di sviluppi.
Non so se ritornerebbe in armonia col Dylan del 2019 né l'operazione nostalgia porterebbe molti frutti in sé.
Ma arruolarlo come chiave di volta del post-400 la vedo una buona idea, specialmente se affiancato in un trio ideale da
Ambrosini e
Medda che sono attualmente gli unici in grado di ridare dignità e profondità alla testata. L'avevo
già detto qui. In seconda fila, a spalleggiarli, un Bilotta non-solo-Speciale, un Enna ispirato, un Cavaletto di genere, un onesto Marzano, una Barbato essenziale tipo quella dei Maxi, e qualche giovane new entry per tener vive le prospettive. Non di certo l'accozzaglia di autori di grido travasati da altri lidi che con Dylan non c'entrano nulla... e si è visto cosa hanno combinato
.
Detto questo, sicuramente meglio il Chiave del gino-polio scempiante Baraldi&Barbato che sta andando in onda da gennaio a questa parte sull'inedito. Su sei numeri ne salvo uno, ma in fondo la colpa non è neanche tutta loro, ma sta al vertice di chi incita storie improntate ad un determinato profilo.
Chiaverotti almeno restituirebbe quell'insano profilo horror capace comunque di inquietare il lettore anche solo per il silenzio delle tavole, senza sbrodolare in romanzismi d'appendice per teenager o trovate brillanti da serie tv alle pezze. E' bastato un
Piani qualsiasi al montaggio che rimettesse in ordine le idee (poco originali) di un certo Argento molto chiaverottiano, per imbastire una storia coi controca**i in ambito dylaniato pur essendo di una semplicità disarmante, a livello di soggetto e sceneggiatura.
L'atmosfera di cui voi parlate, tanto preziosa...
ALOHA NON CI SONO PIU' LE STAGIONI DI UNA VOLTA,
NEANCHE SULL'ETERNO NETFLIX