Cravenroad7

IL PRIMO BIS ESTIVO DEDICATO AI MONDI IMMAGINARI DEI WHAT IF...? È UN INCUBO GELIDO, DI TENEBRE E GHIACCIO…



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti

Sono il primo a commentare? Lo faccio con piacere (e con sintesi), in quanto si tratta a parer mio di uno dei migliori albi degli ultimi anni. Non un capolavoro, ma una storia che, pur essendo indubbiamente derivativa, è scritta con tutti i crismi del caso (Enna difficilmente sbaglia un colpo) e che, specie all'inizio e alla fine, mi ha trasmesso vibes da "periodo d'oro". Segno che, se si vuole (= se si fa scrivere Dylan a chi è in grado di farlo), si può. Non dico nemmeno a quale celebre film si ispira l'albo, perché rischierebbe di essere spoiler, anche se in realtà basta un pugno di pagine a capirlo. Sta di fatto che non si tratta di scopiazzatura ma di interpretazione, rielaborazione, "dylanizzazione". E quindi mi va tutto bene.

A completare il quadro, concorrono gli splendidi disegni. L'autrice ha un tratto che mi fa pensare a Martinello, per dare un'idea; un lavoro che brilla per accuratezza, espressività, impatto visivo e leggibilità. Davvero brillante.

Un gioiellino d'albo, perdetelo a vostro rischio e pericolo.

Per ora l'unico rischio è che qualcuno prenda per veritiero il voto insufficiente dato dal solito bontempone dei sondaggi, non appena vengono "liberati". L'unico voto che compare finora. Almeno tu che l'hai letto, contribuisci in senso contrario con un voto positivo per questo albo... giusto per ribaltare l'antifona sviante...

Comunque di Enna spero ci si fidi a prescindere, anche perché dei collaboratori rimasti è quello più scafato, concreto, e dylanizzato, con una qualità ben oltre la media di chi circola adesso, appestando da parvenu o indegno la serie regolare. Considerando che Medda e Chiaverotti navigano ormai verso altri oceani glaciali, e la Barbato è contraria a prescindere, secondo me era lui il candidato ideale per il post-Recchioni a dirigere le testate con marchio DD...

Buongiorno,
prima di comprarlo vorrei chiedere gentilmente se si tratta di una vicenda come il Color Fest 49, Lettere dall'Incubo, in cui cioè non viene data nessuna motivazione per il diverso contesto storico "condannando" la storia e essere completamente a se stante... in questo caso non lo comprerei. Qualcuno sa aiutarmi?

Hai ragione, lo avevo dimenticato. Ho votato un generoso "ottimo", per controbilanciare: la storia, oggettivamente, non arriva a quella votazione, ma me la sono goduta un sacco, dall'inizio alla fine, quindi è comunque una valutazione che rispecchia il mio gradimento (e comunque, la sceneggiatura è da 8 e i disegni da 9 o anche da 10, quindi non ci siamo troppo lontani).



Mmm, sì, è così, ma a me è venuto in mente, piuttosto, il numero 77 della serie regolare, L'ultimo uomo sulla terra. Vorresti essertelo perso solo perché si discosta dalla continuity classica?

Karza te mi fai paura perché credo sei l'unico che s'interessa alla continuity.

Appena posso lo leggo, mi aspetto grandi cose!

Buonasera,
rimatt mi ha fatto venire il desiderio di leggerlo visto il paragone, so che finirò per comprarlo.

La continuity in effetti per me è molto importante; nei primi anni un tentativo di fare semplici collegamenti tra episodi differenti era presente (ad esempio ho appena terminato la rilettura di Golconda, dove Dylan ricorda l'ascensore di Mala Behemoth de La Bellezza del Demonio). C'erano in effetti dei numeri, come il 77 appunto, L'ultimo uomo sulla terra, che non potevano essere inseriti nella serie, ma avevano un senso in quanto episodi potenzialmente conclusivi della serie (anche se io non ho mai digerito il fatto che siano stati scritti molti finali prima della fine effettiva della serie). Dipendesse da me quasi tutti i numeri di Dylan Dog mi divertono e appassionano ma vorrei che ci fosse una razionalizzazione, una regia, un'orchestrazione, per collocare tutti gli episodi in una continuità a cui fare riferimento: questi episodi collocati in un altro tempo storico non riesco proprio a capirli.

Scusate per l'OT

Si tratta solo di differenti piani dello stesso Tribunale, tenendo conto di questo qualsiasi episodio rimane canon.

Letto, lo consiglio sia per storia che per disegni.
Il migliore delle ultime uscite. Ho votato ottimo.

Per me questa storia è un capolavoro assoluto, sia come soggetto, sia come disegni.
Votato ottimo naturalmente.

Comprata e iniziata stamattina, inizio ottimo, già due idee geniali nelle prime pagine, e la scena di sexo forse più caliente di sempre. Già per me ottimo.

Porca troia Keanu oggi ci si sega tantiasimissimo porca troi pefforza si va alletto!!!!!!!!!!!!!!

Tutto chiarissimo.

Lieto comunque che l'albo stia piacendo, se lo merita.

Scusa Rimatt ma stamattina mi sono svegliata, ho perso mezzo litro di sangue dal naso e in mezzo alla confusione totale ho visto Keanu scrivere "sexo" e m'ha fatto ridere.
Lo smarrimento giovanile, la crisi ormonale aggiungerei.

Buonasera,
alla fine sono contento di aver seguito il consiglio di rimatt.
1.Come aspetti positivi annovero la trama avvincente e non scontata, i disegni armonizzati in modo efficace con la vicenda e il fascino dell'ambientazione.
2.L'unico significativo difetto è però proprio nell'ambientazione. Quando compro Dylan Dog cerco un fumetto ambientato nella contemporaneità e non nell'Ottocento, mi aspetto inoltre che la vicenda abbia una certa coerenza con i numeri precedenti e che possa proseguire in un futuro. Questo numero, per quanto appassionante, è destinato a restare qualcosa di irripetibile. Non sarebbe stato meglio abbinare questa bellissima storia a un personaggio nuovo, con un contesto specifico? Apprezzo la citazione di votarxy ma questo concetto che nella testata di Dylan Dog tutto sia possibile non mi è mai piaciuto, anche perché apre scenari grotteschi e imbarazzanti qualora un autore poco brillante dovesse seguire questa impostazione; rischieremmo quindi di trovare Dylan Dog vestito da antico romano o altre oscenità, magari abbinate ad una storia fragile.
In complesso comunque ho votato buono, il mio desiderio è che questo autore nella testata di Dylan Dog abbia più spazio, ma su vicende tradizionali inseribili, almeno in teoria, in una continuità.
Baron Karza