Primo pensiero: che mattonata!
Secondo pensiero: si ma...quindi?
Terzo pensiero: e un altro mese è ito, magari andrà meglio il prossimo, c'è Cavaletto.
Anyway, piccola analisi.
200 numeri fa.
La Barbato tira fuori dal cilindro una delle sue più belle prove coadiuvata da un Celoni immenso (un po' meno dalla copertina di stano, bruttoccia, non tanto per composizione quando per realizzazione dei due comprimari). E' una di quelle storie che ti catturano fino all'ultima tavola e ti lasciano con il desiderio di saperne di più (Vi ricordate "L'ultimo arcano" con quel bellissimo finale aperto?)
E' proprio vero, si deve stare attenti a ciò che si desidera perché alle volte i desideri si realizzano ma non come avresti voluto.
Presente.
forse SPOILER
Dopo un incipit condito da battutine argute, come giustamente faceva notare bertuccia, e da unghie sugli specchi per giustificare il seguito di una storia del-vecchio-corso-nel-nuovo-corso-dove-tutti-corrono-ma-dove-corrono-non-si-sa, si arriva nel cuore della storia. La prima "quest", cioè trovare e svegliare Dust, è semplicemente ridicola. Non posso aggiungere altro se non che questo era il mio viso durante la lettura:
La seconda "quest", trovare l'evaso e ricondurlo nel limbo è ancora peggio, è imbarazzante. Intanto, se nella prima il setting è abbastanza chiaro (foresta amazzonica (mah)), nella seconda dove caspita siamo? Spuntano come funghi personaggi che non hai minimamente tempo di conoscere perchè poi passa il pazzoide che uccide tutti in una confusa sequenza al grido di "è male questo??" (mi ricorda lo Steve di Otto sotto un tetto, "sono stato io a fare questo?") fino a che tutto si risolve a pizza e fichi mentre Dylan discute di contratti con sta gente dell'aldilà. Oh, ma che è???!!!
Poi, sparando in qua e là:
1) Dylan lo spostano di peso tipo pedone negli scacchi, o lo drogano o via onirica o legato. Il suo ruolo è giusto quello di catalizzare l'odio dei tre vecchi protagonisti, perchè in tutto l'albo non fa altro.
2)Leslie. Dio mio che finaccia! Il colpo di scena vero e proprio nel precedente numero riguarda l'evoluzione di questa figura mentre in questo abbiamo una vera e propria involuzione.
3)Ash caro, abbiamo capito che fai ciò di cui la gente ha bisogno, non importa che tu lo ripeta ogni due vignette, il messaggio è arrivato anche a chi non ha letto il 221 (e qui mi viene a mente la Marchesini ne "I promessi sposi" che ripeteva le cose successe dicendo "lo ripeto per chi si fosse sintonizzato solo adesso")
4)Dust. Mah, così, cose a caso, ammazza gente, fa due urli e poi passa tutto, meglio di un'aspirina.
5)Copertina e frontespizio: favolosi!
6)Celoni: mi ha convinto meno di altre volte, soprattutto sui volti.
Boh, io non so che aggiungere, magari rileggendolo (se trovo il coraggio) rivaluterò alcuni aspetti. Così, alla prima lettura è bocciato proprio in toto.