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#412 - Una pessima annata
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Mediocre (5) 23%  23%  [ 10 ]
Accettabile (6) 27%  27%  [ 12 ]
Buono (7-8) 20%  20%  [ 9 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 3 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 13, 2021 8:24 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Bah, a me questa storia non è piaciuta granché :roll: .

Solito Bilotta sgonfio e prevedibile sull'inedito, quando non ha una dimensione alternativa intera in cui giochicchiare all'auteur a botte di 160pp per quasi un decennio. Una giallonzo "sovrannaturalizzato" sulla scia dell'epoca gualdoniana, niente di più. Mediocre nella sostanza, prevedibile nella sceneggiatura, anonimo nei comprimari, salvato solo dai disegni parecchio sopra la media.
Sullo stesso tema bucolico dei "terreni maledetti" molto meglio robe come Il druido o I cerchi nel grano. Qui si prova anche a buttarla sul discorso cinico delle rendite, ma la co$a non $ortisce proficuità.

Votato 6 di manica larga, ma rigirata sopra al gomito, per darsi meglio la zappa sui piedi senza alcool ferire.
Qualche dettaglio:


:::::: SPOILER ::::::::


La copertina è buona, ma il colore del logo continua a non convincermi, e Cavenago ha qualche problema sulle unghie femminili. Per il resto, come già detto, molto bene Casalanguida, per quanto Rebecca spesso non sembri avere 25 anni e ci siano alcune incongruenze rispetto alla sceneggiatura. Per un albo del genere solo Brindisi avrebbe potuto superarlo. La parte migliore è la visione della strega gattara-mutaforma (pp.60-69); un plauso anche per Eva che si fa trovare direttamente in autoreggenti in camera :P .

Parto dal presupposto che i sommelier in genere mi stanno sulle palle con quegli snobbosi discorsi tipo-supercazzole sul palato, l'acidità, la consistenza terrigna, i sapori fruttati, gli echi di fiori alpini, etc. Gli romperei volentieri in testa una damigiana di Tavernello per vedere se si riprendono. Quindi almeno in questo Bilotta si è attenuto alla percezione standard, ed i suoi sommelier sono concretamente antipatici e pieni di sé, finché qualcuno non gli rutta in faccia, non prima di una roncolata bella tagliente altezza gargarozzo.

Ma il feeling con la storia per me finisce qui :x: .
Insopportabile la retorica da schiavo affrancatodi Colin che cerca di discettare sui discorsi di rivalsa sociale od attaccamento alla terra contro gli speculatori di turno. Ancora peggio le sua menate moraleggianti da zietto-custode perché Rebecca (pp.51-54) vuole liberamente darla nottetempo a Dylan.

Pessimi, come prevedibili, gli interventi recchioniani nei siparietti per la serata di degustazione con papi-Sherlock (pp.38-43, qui lo scopriamo anche non privo di amicizie in alta società) o nell'irruzione random del duo più inutile delle storia dylaniata nel finale, di una cafonaggine arruffona come poche, senza contare la solita fanciulla che s'immola contro una lama per tracimare nel drammone :( .
I delitti non sono nulla di che, e la stupidità di Rebecca che non sospetta i suoi mezzadri contribuisce a togliergli valore - o se per caso è complice, nel farsi maltrattare così. Male, molto maaaaaale, anche la dinamica del raid tra p.74-77 grazie a cui non si capisce come Dylan riesca a portare la sua pellaccia e quella di Eva salve nella magione, nonostante pallottole incrociate e più sicari pronti ad accopparli... ma qui forse subentra qualche miscomprensione di Casalanguida rispetto a quanto sceneggiato da Bilotta.

Rimanendo in tema, c'è qualcosa che non quadra nelle nudità femminili rapite, con Eva che dopo aver trombato pensa bena di rimettersi un comodo reggiseno e di togliersi le calze, mentre Rebecca subito dopo aver mollato di sasso Dylan (p.85) si fa sequestrare da Colin senza veli: stava facendo la doccia per sbollire prima dell'accoppamento cloroformico? E comunque non depone a favore del Nostro che non sappia distinguere una gnocca nuda dall'altra dopo averne "consumato" l'essenza a letto. Prosit. :D

Per chiudere un ameno svarione storico col tizio che minaccia la strega in nome di un coronato scozzese sul trono d'Inghilterra (p.63). L'ultimo sovrano di Scozia a divenire Re d'Inghilterra fu Giacomo VI Stuart (James I a Londra, nel 1603)... mentre qui la storia della maledizione prende largo post-1666, e gli abiti del tizio parlano di un'epoca ben successiva... quando ormai regnavano gli Hannover da tempo, che non perseguitavano né puritani né presbiteriani, a differenza degli esuli Stuart restaurati per un ventennio fino al 1688.

Se questo è il miglior flute che offre l'annata...mi sembra un brodino annacquato che sa di tappo, e al contrario di quanto dice un saggio stornello, non me le senterei di dire "ma checcefrega, ma che c'emporta" visto che l'edicolante a differenza dell'oste l'ho già pagato :dito:

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 13, 2021 9:38 pm 
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wolkoff ha scritto:
Kramer76 ha scritto:
il controfinale con john ghost?


Non credo proprio. Guarda l'orologio al polso del bambino-figlio di terrone (pp. 46-47).
La solita storia della "maledizione" agricola che continua di generazione in generazione.
Con buona pace del catasto o dei condoni.


ah, meglio così, un controfinale classico, un punto in più a favore della storia :)


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 13, 2021 9:45 pm 
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Se dilapidi punti-convenienza così soltanto perché qualcuno non ha peggiorato le cose adulterando la mescita con un vitigno alieno di Recchioniana discendenza... non arriverai lo stesso oltre un set di San Crispino, buono neanche per farci il sugo con le salsicce. Senza contare che Ghost avrà minimo una tenuta di Prosecco nel trevigiano fighetto a sollazzarlo.

Per me rimane una storia sopravvalutata dall'aste-m/nia precedente e dai fumi dell'embriacate torfregnacciose. In altri tempi sarebbe passata inosservata persino sul Maxi, come il Principe d'Inverno o altre robe anonime di Bilotta fuori dall'orbita del Pianeta dei Morti.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 13, 2021 10:29 pm 
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wolkoff ha scritto:
Per il resto, come già detto, molto bene Casalanguida, per quanto Rebecca spesso non sembri avere 25 anni e ci siano alcune incongruenze rispetto alla sceneggiatura.


Yes!

Cita:
Pessimi, come prevedibili, gli interventi recchioniani nei siparietti per la serata di degustazione con papi-Sherlock (pp.38-43, qui lo scopriamo anche non privo di amicizie in alta società)


Yes!

Cita:
I delitti non sono nulla di che, e la stupidità di Rebecca che non sospetta i suoi mezzadri contribuisce a togliergli valore - o se per caso è complice, nel farsi maltrattare così.


Questa è forse la cosa più scadente della sceneggiatura: la tenuta vinicola va male, l'unica speranza è che i masters of wine (blah!) diano l'okay sul vino, i suddetti non solo lo schifano, ma ci vogliono pure sgubbare la terra, i sommelier muoiono uno dopo l'altro... ma chi sarà mai il responsabile... è lui o non è lui??? Cerrrrrrto che è lui!

Cita:
ma qui forse subentra qualche miscomprensione di Casalanguida rispetto a quanto sceneggiato da Bilotta.


Ari-yes, con l'unica precisazione che Bilotta non ha avuto alcuna occasione per indirizzare Casalanguida, visto che di quella storia ne aveva perfino perso cognizione. Un albo così andava disegnato al telefono costante con lo sceneggiatore. E la pagina 70 è sempre lì, a gridare vendetta.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: gio gen 14, 2021 8:03 am 
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Nima83 ha scritto:
Riguardo all'Horror Post... penso sia fisiologico che prima o poi anche molti "Yes Men" avrebbero iniziato ad aggrottare qualche sopracciglio e a fare no con la testolina (e, se anche in quella sede manca il consenso completo, al curatore penso passi la voglia di presenziare) :lol:


Non so se sia diminuito il numero degli inossidabili Yes Men, di sicuro è aumentato il numero dei No Men, che è già un'ottima notizia.
A latere, ieri, compleanno del curatore, 12 leggasi 12 post di auguri sull'HP, Recchioni non risponde nemmeno...

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: sab gen 16, 2021 5:12 am 
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Ennesimo albo raffazzonato alla meglio con materiale di reimpiego. Storia abbastanza banale, sembra quasi frutto di un'esercitazione di scrittura, piuttosto che seguire una vera sceneggiatura. Come al solito, vistosi gli inserimenti ( a forza ) di elementi/personaggi di nuovo corso per segnalare l'avvenuta opera di bonifica e riqualificazione recchioniana ( i vari "papà" sono stati duri da ingoiare, ma il colpo di grazia è arrivato con l'irruzione di Rania e Carpaccio sul finale, proprio quando pensi di esserteli risparmiati. Infame!). Detto questo, gli diamo la classica sufficienza che si dà all'alunno che non si è applicato.
Mi è piaciuto tutto "l'impianto grafico", anche se i disegni sono un po' confusionari. Ad ogni modo, ormai mi aspetto da DYD albi per lo più dozzinali, ma con qualche piacevole eccezione. Se questo è ciò che si è deciso mi va pure bene, ma il prezzo deve essere ampiamente decurtato.
Il vero problema è che grazie al ciclo 666 abbiamo capito che può capitare di peggio!


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mar gen 19, 2021 9:34 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Più che "Una pessima annata" andrebbe chiamata "Una pessima occasione".

Copertina pulp di Cavenago e tratto sporco, anche troppo (ma ormai è una moda) di Luca Casalanguida.

La sceneggiatura spezzettata a flashback progressivi ha un precedente celebre: " Horror Paradise". Quello fu un capolavoro, con Sclavi e Castellini una spanna sopra Bilotta e Casalanguida. PS manca Sclavi quanto pure un maestro di fumetto come Castellini.

La storia parte male. Non per aver svelato l'assassino, ma per i dialoghi dove i sommelier passano dal tu al lei da una vignetta all'altra nei co fronti di Rebecca.

Capitolo Rebecca

SPOILER

Ma se vuoi valorizzare un tuo vino chiami come sommelier gli stessi tuoi creditori??? Di cui uno ti ricatta pure sessualmente??? Aldilà delle coincidenze tirate, come pure gli agricoltori che diventano assassini (è la strega che li plagia attraverso il tesoro?). Le visioni dei sommelier ci stanno, ma da un soggetto simile si poteva tirar fuori qualcosa di molto meglio.

ALTRO SPOILER

Il Carpenter che ricordavo aveva una buona mira. Qui spara da distanza ravvicinata una scarica di proiettili contro Colin e non riesce ad ammazzarlo subito!
Lo stesso Colin vuole proteggere Rebecca e poi la malmena, nel banale tentativo dell'autore di far credere che sotto il lenzuolo ci sia Eva...

Bilotta rimandato: sembra che fuori dalla sua serie Speciale sia fuori forma...


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mar gen 19, 2021 9:38 am 
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ilMaLe ha scritto:
Più che "Una pessima annata" andrebbe chiamata "Una pessima occasione".

Copertina pulp di Cavenago e tratto sporco, anche troppo (ma ormai è una moda) di Luca Casalanguida.

La sceneggiatura spezzettata a flashback progressivi ha un precedente celebre: " Horror Paradise". Quello fu un capolavoro, con Sclavi e Castellini una spanna sopra Bilotta e Casalanguida. PS manca Sclavi quanto pure un maestro di fumetto come Castellini.

La storia parte male. Non per aver svelato l'assassino, ma per i dialoghi dove i sommelier passano dal tu al lei da una vignetta all'altra nei co fronti di Rebecca.

Capitolo Rebecca

SPOILER

Ma se vuoi valorizzare un tuo vino chiami come sommelier gli stessi tuoi creditori??? Di cui uno ti ricatta pure sessualmente??? Aldilà delle coincidenze tirate, come pure gli agricoltori che diventano assassini (è la strega che li plagia attraverso il tesoro?). Le visioni dei sommelier ci stanno, ma da un soggetto simile si poteva tirar fuori qualcosa di molto meglio.

ALTRO SPOILER

Il Carpenter che ricordavo aveva una buona mira. Qui spara da distanza ravvicinata una scarica di proiettili contro Colin e non riesce ad ammazzarlo subito!
Lo stesso Colin vuole proteggere Rebecca e poi la malmena, nel banale tentativo dell'autore di far credere che sotto il lenzuolo ci sia Eva...

Bilotta rimandato: sembra che fuori dalla sua serie Speciale sia fuori forma...


Horror paradise è di Medda Serra & Vigna. A parte questo dettaglio, sono d'accordissimo con te, specialmente per la parte folle dei creditori chiamati a valutare il vino. Rebecca non ha mai sentito parlare di conflitto d'interessi, evidentemente!

Qualcuno che ha capito come ha fatto Dylan a sapere che il nome della strega è Agnes Senga?

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MessaggioInviato: mar gen 19, 2021 9:48 pm 
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Scusate la domanda un pochino OT, qualcuno ricorda quando Bloch ha detto per prima volta di chiamarsi Sherlock? In che anno intendo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mar gen 19, 2021 9:57 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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bertuccia ha scritto:
Scusate la domanda un pochino OT, qualcuno ricorda quando Bloch ha detto per prima volta di chiamarsi Sherlock? In che anno intendo.


Leggo sul numero 340 del 2014, Benvenuti a Wickedford?

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mar gen 19, 2021 10:04 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Keanu Coen ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Scusate la domanda un pochino OT, qualcuno ricorda quando Bloch ha detto per prima volta di chiamarsi Sherlock? In che anno intendo.


Leggo sul numero 340 del 2014, Benvenuti a Wickedford?

Grazie era una curiosità!
Come vola il tempo quando si leggono cose demenziali :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 20, 2021 10:58 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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bertuccia ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Scusate la domanda un pochino OT, qualcuno ricorda quando Bloch ha detto per prima volta di chiamarsi Sherlock? In che anno intendo.


Leggo sul numero 340 del 2014, Benvenuti a Wickedford?

Grazie era una curiosità!
Come vola il tempo quando si leggono cose demenziali :D


Io nel 2014 avevo già abbandonato la nave da 14 anni. Come la testata sia potuta sopravvivere a queste scimunitaggini abismali per me rimane un mistero. Per me siete degli eroi!

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: mer gen 20, 2021 11:40 am 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
Io mi tiro subito fuori dalla schiera degli "eroi" :D
Avevo abbandonato - non ufficialmente, dato che ancora compravo albi vergati da Mari, Roi e pochi altri, giusto per i disegni - la nave già da tempo (in un periodo in cui la testata ancora proponeva robe valide, che non erano mosche bianche in un mare di lerciume. Comunque per me, all'epoca, troppo poco rispetto al continuum di ottime storie alla quale ero abituato. Adesso per avere una storia anche sufficiente - vedasi quella di 'sto mese - dobbiamo incrociare le dita e pregare Buddha, Zoroastro, Marduk e chi altro per loro). E ho ricominciato "per curiosità" da "La Fiamma", procurandomi successivamente tutti gli albi (o quasi) che mi ero perso.
Cosa comunque non stimolata da proclami recchioniani su internet, bombette termonucleari, promesse di cambiamento... solo da una voglia di ricominciare a bazzicare in territori che tanto mi avevano sollazzato quando avevo qualche anno in meno.
Detto questo, un breve appunto: 1) chi è un lettore "dylaniato" storico non ha bisogno di epocali cambiamenti: bastano storie fatte bene, capaci di intrattenere per quei 15 minuti di lettura. Ancora case maledette, mostri, lupi mannari, una bella dose di ironia (che ora latita), di "surreale", di introspezione, di personaggi "tridimensionali", di intrecci che reggono per 94 pagine...
Se ci dovevano (e parlo al passato) essere "tassativamente" dei cambiamenti vistosi (nuovi personaggi, maxi-cicli, reset...) dovevano essere strutturati con criterio, tanto da non scontentare quella fascia storica di lettori che non è una congrega di ebeti incapaci di rendersi conto quando le cose sono fatte a cacchio di cane. Alcuni magari accettano tutto. Altri un minimo di gusto, di giudizio, di "capacità critica" ce l'hanno.
2) I lettori "non storici" (leggasi "occasionali", o trascinati da qualche proclamo web tipo "spaccheremo le montagne", "trasformeremo l'acqua in vino" etc.) magari comprano per vedere se l'acqua è stata trasformata in vino o ancora è acqua. Appurato che sono proclami vuoti che trattano di aria fritta, perdono subito interesse.
Quindi il vero motore rimangono i lettori storici. Che continuano a comprare/riprendono a comprare se ci sono cose interessanti da comprare, o per pura nostalgia (capita anche questo, eh) come ho fatto io in tempi mediamente recenti. Meglio che lo capiscano e 1) diano un senso a certi vari (falsi) cambiamenti in attesa che finisca distrutto anche questo nuovo universo e che si ritorni a Dylan Dog, quello vero o 2) facciano subito marcia indietro dicendo che certi piani sono stati mal strutturati sin dall'inizio e si organizzino per una sorta di inversione ad U tramite una nuova meteora, un buco nero, Inverary o quello che pare a loro... :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: gio gen 21, 2021 7:10 pm 
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Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm
Messaggi: 85
Per me il fumetto è semplicemente un piacere , che lo si sia letto per 40 anni di fila senza pause,
se ci sia lasciati per anni e ripresi (come credo sia successo a tutti) , se li si legga per la prima volta, conta poco.
Conta solo il piacere di sedersi e aprire un albo e passare quell'oretta o quelle decine di minuti immersi in una storia.
Che nessuno tocchi il sano diritto di critica, ci mancherebbe altro, ma siamo già così stressati da lavoro,
impegni personali e altro che secondo me piuttosto che scrivere wall page di critiche nelle quali si fanno le pulci a qualcosa
che dovrebbe regalarmi qualche minuto di sano sollazzo e di fuga dalla realtà, magari facendomi riflettere su qualche aspetto della vita,
preferisco risolvere la questione su due piedi.

Da ragazzo sicuramente leggevo per motivi diversi e non a caso avevo capito che l'effetto dirompente del vero Dylan Dog era finito nell'arco
dei primi 100 numeri, per tutta una serie di motivi.

Oggi il mio è un approccio simile al lettore classico di Tex, che legge per ritrovare qualcosa
di interessante, dilettevole, familiare, maturo e se un fumetto non mi diletta, semplicemente non lo compro più , che si chiami Dylan Dog, Tex o altro, che sia il numero 400, 100 o altro poco
mi interessa, peraltro non mi ritengo neanche un grande collezionista. Amo solo avere quello che mi piace e se decido di continuare a comprare un fumetto , lo lo prendo
conscio di acquistarlo per quello che è , un diletto. Se è un peccato scagliate pure le vostre pietre. :D

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Ultima modifica di Gordon Pym il gio gen 21, 2021 7:13 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #412 - Una pessima annata
MessaggioInviato: gio gen 21, 2021 7:12 pm 
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Iscritto il: sab lug 04, 2020 11:15 am
Messaggi: 120
scusate se scrivo due parole solo ora, ma sono stato molto impegnato
La farò molto breve.
Inizio con la copertina: in questa non ho trovato un Cavenago particolarmente ispirato, è una copertina banale voglio dire.
I disegni di Casalanguida li ho trovati buoni, soprattutto per qualche scena. Anche se devo dire che non ho capito cosa è disegnato nelle pagg. 68-69. Mi sembrano un po' confusi.

La storia. Beh, voglio fare i complimenti a Keanu coen per aver scovato la firma con l'anno 2016, io non ci avevo fatto caso. Storia nuovissima insomma, ma vabe' credo sia meglio sorvolare.
Mi trovo particolarmente d'accordo con quanto detto (sempre da Keanu in primis) sulla, chiamiamola pigrizia, del curatore per certi aggiustamenti omessi. Ma d'altronde quando uno fa millemila cose... sorvolerei anche qui
ella storia in sè cosa dire, è mediocre per me. E' una specie di giallo alla Colombo appunto, noi sappiamo il colpevole (anche se lo sono tutti i viticoltori) e si va a suon di flashback fino al momento presente. Il problema è che quei flashback sono noiosi... e sì che le figure "antipatiche" dei sommelier migliori d'inghilterra aveva acceso la mia curiosità.
Non so, ragionando su tutta la storia, che cos'è?
è la storia di che cosa, di chi?
della solita maledizione della solita strega, ops pardon, la strega non c'entra è colpa del sangue corrotto (?) dei grant che uccidono chiunque minacci la proprietà (pag.87), dei morti che "parlano" attraverso il vino e gridano il loro assassinio... boh mi pare che il tutto abbia una nota acidula di già visto e già letto... l'argomento vino a me interessava me evidentemente era solo uno scialbo pretesto.
Poi non posso fare a meno di pensare che sussista una certa illogicità e irragionevolezza su alcuni omicidi: voglio dire, ma rebecca non sospettava nulla? e il ricco "amico" di Nigel grant a pag. 81 non aveva accompagnatori o che so qualcuno che sapeva che sarebbe andato li?
ma forse la faccio troppo lunga, è un fumetto.


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