Cravenroad7

boh comunque io parlavo di sopravvivenza di dylan , senza dylan niente sceneggiatori , quindi un’idea di uno sceneggiatore principale , non dico unico, ci sta per svoltare

P.S. oh poi magari dylan è in perfetta salute , si fa un po’ per parlare , o sono sensazioni

modificare la copertina (anche migliorandola argentandola) non sia corretto per una serie che è sul mercato da più di 30 anni; passi per la dicitura "scritto da dario argento) che fa il paio con quelle "tutto a colori" apparse qualche anno fa in numeri a colori (fuori dalla celebrazione centennale): tutto questo potrebbe essere passibile anche di rivendicazioni da parte di collezionisti (anche la faccia di dylan dog che appariva nell'occhiello della O del titolo della testata dylan dog e che comunque adesso non appare più): pazienza: la storia la reputo ottima (le ho dato il massimo), e si riconosce la mano di dario argento, la scena del teatro con le maschere di animali mi ha fatto venire in mente eyes wide shot di Kubrick; tutto sommato una ventata di aria nuova che è sempre la benvenuta ed invito i redattori a ripetere l'esperimento

con profondo nero continua la lenta discesa della grafica in senso noir: se si tratta di alternare lo stile con quello di altri va bene, ma vi faccio notare la netta differenza con quella che appare nelle ristampe dei numeri di DD di tiziano sclavi (storia di nessuno), ed anche la programmazione del numero prossimo (il fantasma di anna never); se mi permettete faccio difficoltà a volte a riconoscere i personaggi

Il Fantasma di Anna Never.
Di Roi.
Diverso da Profondo Nero.
Di Roi.

SPOILER

Le aspettative erano altine, nonostante le ultime prove registiche di Dario Argento. Alimentate dalla curiosità della novità, di vedere come un autore come lui si sarebbe cimentato in un soggetto e sceneggiatura per un fumetto.
Il racconto mi è piaciuto molto, scabroso quanto basta senza scadere in facili stratagemmi fini a se stessi per scandalizzare.
Tutto è credibile e coinvolgente, e nonostante non si racconti chissà quali nefandezze, si riesce comunque a toccare certe corde sensibili. Tutto ciò esaltato dai disegni di Roi, spettacolari e perfettamente calzanti al mood del racconto.
Però il finale con la mannaia che cade sul corpo dell'assassino, guidata dal fantasma di turno, me lo ha parzialmente rovinato. Per quanto mi riguarda avrei accettato (rimanendo in tema) di più se si fosse usato l'espediente della possessione temporanea di un corpo, quale poteva essere quello della madre della vittima, invece si è scelto di usare il fantasma che agisce/interagisce col mondo dei vivi per dare un "taglio" alla storia e consegnarla ai lettori.

Mettiamo per ipotesi che dovesse esserci uno sceneggiatore unico: sulla base di quanto letto finora nel 2018 (ma ho saltato un paio di inediti e tutti i vari maxi, magazine, ecc) voterei proprio la coppia "one shot" Argento/Piani. Come avevo già detto nella loro storia ho ritrovato tanti aspetti dei Dylan del passato. La loro storia non sfigurerebbe in mezzo alle prime cento, ritoccando le vignette con smartphone e Rania ovviamente

Non so quanto Argento abbia realmente scritto di questa storia (il soggetto?) perché insomma, per scrivere un fumetto devi conoscerlo bene, eccetera. In ogni caso a me è piaciuto un sacco. Anche le incongruenze e i tagli un po' confusi (che forse sono la cosa più argentiana di tutte). Gli inserimenti di rania e company sono un po' forzati, ma è una storia che deve entrare nella continuity e quindi ci sta. Sono d'accordo con chi dice che questo numero ha un sapore vintage, da primi cento numeri (anche se non sopporto quelli che parlano dei "primi cento" in genere).

Non so chi ha detto che Recchioni dovrebbe scrivere più storie e sono d'accordo. Non lo fa probabilmente per ragioni deontologiche, ma tecnicamente le sue sono le uniche storie che aspetto e le migliori, non c'è barbato e simeoni eccetera che tenga. Forse aspetto così solo quelle di Ambrosini.

L'ozioso discorso dei primi 100 numeri come non-plus-ultra per ogni cosa effettivamente non tiene, anche perché ci sono storie bellissime successive a quel periodo, e non tutti i pre-100 sono capolavori, anzi. Però qui si parla di sapore vintage, specie in chiave chiaverottiana, che dopo il #142 (Anima Nera) ha fatto davvero pochino su questi lidi .

Per quanto riguarda l'autore ai testi attualmente più in forma, anche se è solo un gioco, l'incontro Argento/Piani è sbilanciato nettamente a favore di quest'ultimo. Argento avrà letto una decina di DD in vita sua, Piani 15 volte tanto, almeno. E in questa storia, oltre a servire come richiamo da guest star iper-calamitante, Argento avrà fornito solo gli estremi del soggetto, con qualche indicazione in corsa per lo snodarsi della sceneggiatura, mentre il grosso del lavoro di adattamento e rifinitura se l'è sbarcato Piani - tra l'altro suo collaboratore, oltre che uomo SBE, con cui il feeling era già avviato in campo lavorativo - vista tutta la sua esperienza in ambito fumettistico, e nella fattispecie bonelliano.
Adesso, non arriverei agli estremi delle solite malelingue sul web, dicendo che Argento si è limitato a scrivere una bozza su un tovagliolo al bar con Piani, ma di certo i meriti di quest'ultimo non sono secondari (se non preponderanti) per la riuscita della storia, assieme al suo appeal da classico. Quindi ben venga Piani anche in futuro nei piani dylandogheschi, ma l'accoppiata con Argento sappiamo tutti rimarrà un episodio isolato.

Parlando per statistiche, se devo giudicare l'autore più in palla in questo 2018 per quanto visto, non avrei grandi dubbi nell'indicare Enna, con un bel colpo sul Maxi come non leggevo da tempo, e capace anche di salvarsi in corner su un'iniziativa un po' balzana come Creepy Past+Dylan .

DEVO RIVEDERMI I MIEI PRIMI 100 ALOHA

Sbeffeggiare? Ma se ho scritto che mi è piaciuta!

Impara a leggere.

Comparare Storia di Nessuno ad un albo del genere (passando per Chiaverotti), sulla base di strampalate equazioni, per me equivale ad offenderlo a priori.
Impara ad esprimerti prima di farti bruciare la coda.

WELCOME BACK IN THE ASSALOHE

Le proporzioni si fanno in seconda media

Per chi non sapesse di cosa si sta parlando, la strampalata equazione sarebbe

Storia di Nessuno : Il Mistero del Tamigi = Il Pianeta dei Morti : Profondo Nero

Per chi non avesse superato la seconda media, significa che il paragone diretto è tra Il Mistero del Tamigi e Profondo Nero, mentre Storia di Nessuno viene paragonato a Il Pianeta dei Morti

qua la discussione http://comicus.forumfree.org/index.php? ... 7766&st=45

Passando oltre la terza media avresti anche scoperto che esiste la proprietà transitiva dei fattori

Ma a parte questo che non interessa nessuno - oltre ad essere OT - su una cosa almeno ci hai preso: come con Storia di Nessuno, quest'albo non c'entra una mazza col Pianeta dei Morti. Che tutto è tranne un florido complimento, nell'esercizio della dialettica sul mio pianeta, come in quello di Piani. Se per te poi lo è, ti segnaleremo per l'Area 51. Senza contare che il Mistero del Tamigi, proprio qui sopra, è stato attaccato da più parti come storia mediocre apprezzata dai fans soltanto perché beneficiante della critica orba più tollerante & cult-ofila verso i primi primi 100.

Quattro pagine di topic sarebbero anche sufficienti... e indovina chi c'era a discuterne?

LONDON BRIDGES IS FALLOHING DOWN

C'eri tu?

Basta off-topic comunque. Discutete sull'albo grazie.

OTxla Cronaca


ALOHA VOLANT, SCRIPTA MANENT

Votato Buono (ma intendendo l'8 come valutazione) non credevo che il Darione nazionale sarebbe riuscito a mettere tanto della propria mano calandosi così bene nel personaggio e certo in questo Piani si sarà rivelato utilissimo, poi la scelta di Roi è stata a dir poco perfetta -anche se ammetto di essere di parte perché Corrado è il mio disegnatore preferito di sempre ed è tornato a livelli altissimi, poi queste sfumature che usa da un po' a questa parte migliorano vieppiù il risultato. Idea della copertina argentata geniale, atmosfere decadenti della riccanza e
veramente uno dei migliori dylan degli ultimi anni, può ricordare i numeri pre-100 sotto diversi aspetti, non ultimo un groucho in forma e ben utilizzato alla vecchia maniera. Dylan storicamente è sempre stato tipo da colpo di fulmine e innamoramento al primo sguardo quindi è molto più vero questo che in tante storie passate. Complimenti a tutti