Stavolta sono riuscito a leggere l'albo del mese in largo anticipo rispetto alle spedizioni degli albi che ricevo lassù, in quanto son tornato quaggiù e l'ho comprato da me in aereoporto.
In questo numero del ritorno (finale?!?) del nostro sclavi, c'è un po tutta la summa del suo vecchio e ben piu glorioso operato...c'è un pò di Ucroni, una spolverata di Tre per zero, e un finalino paro paro alla
... sarebbe stata anche interessante volendo la riflessione
, se non fosse che va a richiamare fasti ben piu prestigiosi come il team up dyd/mm la fine del mondo, o il bellissimo e poetico Storia di nessuno, di cui forse
insomma...una sorta di bignamino delle fisse sclaviane su morte, entropia, universi etc etc...forse un po buttate li, ma ciononostante mi ha fatto risentire una leggera brezza dylniata dei tempi che furono...perchè c'è buttare li a caso e buttare li a caso;
nello buttare li a caso del nostro tiz, riesco sempre a respirare un aria di casa e un ritmo del battito giusto...seppur questa sia una prova assai inferiore rispetto alle altre (recenti e non) del nostro, vi ho ritrovato il suo, il
nostro, affezzionatissimo dylan di quartiere (cit.)
Non saprei come spiegarlo, è una sensazione strana e a pelle (o cuore) quella che ti trasmette il suo dyd..vivo, messo a fuoco, diretto e sincero nel suo venire da un lontano e glorioso passato che fù, muovendosi tra le pagine e le (poche) righe, come solo il suo padre tutelare puo fare...cosa che, haimè, non possiedono ancora (e forse non possiederanno mai i nuovi o non piu tanto nuovi autori.
Indi per cui, sia per la bellissima cover di Cavenago, i disegni di un ritrovato Stano e per quel leggero gusto sopracitato, assegno a quest'albo uno stiracchiato 6 politico.
Accenni sparsi:
Ecco , appunto...accenni sparsi...in questo caso accenni alla storia dei multiversi...di nuovo.
Seppur sia una fissa anche sclaviana, è forse un qualche collegamento con il refrain del nuovo corso?!? magari è cosa questa, che potremmo capire meglio dove vada a parare nei cosiddetti 12 albi in stretta continuity... chissà.
Non ho amato due cose...le vignettone splash page dello schianto dell'aereo, messe forse li per allungare il brodo della storia e arrivare alle 98 pagine, e le "interviste barbariche" ai barboni con una sequela di luoghi comuni da presa in giro complottistica...bho...non mi è sembrata farina del sacco di Sclavi questa parte, visto anche che negli ultimi tempi tali argomenti sono stati tirati in ballo ad minchiam spesse volte.
Carpenter no comment!
Rania riesce a raggiungere la sufficienza và...
La ballata mortuaria non si poteva leggere. Totalmente fuori ritmo...a momenti meglio quella (atroce) della ninna nanna dell'ultima notte.
p.s. un ultima riflessione. Avrei gradito anche io, come detto da qualcun altro poco piu su, nell'operazione commerciale sclavi return, una versione da libreria o no del suddetto albo in bianco e nero...sono certo che molti affezionati del maestro Stano avrebbero gradito...senza contare che cosi sarebbe stata piu sensata un edizione variant di quest'albo "celebrativo".
Dzech!