wolkoff ha scritto:
JMZ ha scritto:
lamentar[si] perché non si riconosce il "vero" Dylan o perché non se ne ravvisano i suoi tratti più peculiari equivale a non aver recepito il senso dell'operazione, ossia che il "vero" Dylan è morto, l'universo del Dylan che abbiamo seguito fino al 400 è collassato, aprendo il varco per un nuovo universo
Perché, voi credete davvero che "quel" Dylan sia morto e non possa rientrare dalla finestra al primo sussulto duodenale? E che questo qui sarebbe un "nuovo" personaggio che segnerà i tempi dopo l' "operazione" chirurgicamente intavolata?
Se avessero avuto un pajo di attributi (o delle idee) e ci tenevano così tanto a creare un altro personaggio alternativo, era necessario aprirsi un'altra testata (v. Bilotta), e non campare parassitando di rendita su questa. O se avessero avuto uno solo di quegli attributi, avrebbero sfornato un refresh alternativo al precedente per appuntare dei risvolti che quello non si poteva più permettere nel suo setting pre-definito.
Naturalmente "quel Dylan" rientrerà dalla porta di servizio (o dalla finestra, o da un tombino), e già questa sua nuova apparizione nel 405 lo lascia ben presagire.
Perché anche il Nostro era consapevole, tra una mania di grandezza e l'altra, che
smantellare per sempre il vecchio dylanverso sarebbe stata un'operazione suicida se non sostenuta da una rivoluzione programmata nei minimi dettagli (ergo, la sparo lì, avere intanto almeno una cinquantina di storie pronte da usare per smantellare/ricostruire tutto secondo logiche certosine. Storie studiate con minuzia. Un intreccio generale parimenti studiato. Un minimo senso di consequenzialità) e portata avanti da
penne (plurale riferito al pre e al post 666, dato che questo ciclo lo vede come deus ex machina) e idee formidabili capaci di non far rimpiangere "il vecchio" (il vecchio Dylan, il suo vecchio mondo). Ma tutto quello a cui abbiamo assistito dalla fine del 2018 è servito solo per creare clamore. Senza storie adeguate. Senza idee vincenti. Senza uno straccio di nulla. Solo sbandierando che il vecchio universo di Dylan sarebbe stato distrutto - ma prima Dylan si sarebbe sposato - che "dopo tutto questo niente sarebbe stato come prima" etc... E grazie al piffero che qualcuno ha drizzato le orecchie.
Dylan è un monumento del fumetto italiano (ora un po' invecchiato, e neanche bene) e "manometterlo", distruggerlo, ricostruirlo naturalmente suscita chiacchiericcio.
Per fare un esempio: I fratelli Chapman tempo addietro hanno messo in giro la voce di aver "scarabocchiato" delle stampe originali del Goya (disegnandoci sopra delle facce da clown, se non ricordo male). Deturpare un qualcosa di storico per divenire celebri. I Chapman sono riusciti a balzare agli onori della cronaca grazie a questa operazione. Il mondo dell'arte ha iniziato a parlarne con indignazione (poi, per fortuna, si è scoperto che tale operazione era una montatura e le stampe erano riproduzioni).
Questo per dire che: se uno decide di deturpare un qualcosa che fa parte di un certo patrimonio culturale, o reputabile di una certa importanza per un motivo X, è impossibile che non se ne parli. Il Rrobe lo sapeva e ci ha giocato. "Distruggerò il vecchio universo... metterò in piedi un nuovo universo.......".
Di artistico non c'è niente. Trattasi di furbata.
Lord Blendings ha scritto:
Scusate... sempre per rimanere in tema di cose fatte a pene di quadrupede caninide, ma qualcuno mi spiega perché questo ciclo è definito "666"?
Perchè più passano i numeri, più mi sembra che il richiamo in copertina dell'evocativo - in tutti i sensi - numero della Bestia, quindi una soluzione in copertina "demoniaca" per fare effetto, sia in fondo messa lì veramente senza un minimo di criterio logico (e per favore, non uscite con assurdità tipo sono 6 storie consecutive fatte dal recchia - volutamente minuscolo).
Cioè, il prossimo numero mi aspetto un diavoletto anche per sbaglio, se no qua siamo veramente in una situazione peggiore della "Meteora".
Eh Lord, qui di 666 non c'è proprio niente
Anch'io inizialmente, a sentire che sarebbe stata adottata una simile etichetta, ho pensato che ci sarebbe stata qualche strizzatina d'occhio demoniaca (fosse stato anche solo il ritorno in pompa magna di Mala). E fa ancora più ridere riflettendo sul fatto che la maggior parte di quanto abbiamo letto ha poco a che fare con l'horror (doppietta iniziale a parte: il tre era un gialletto, il quattro un "dramma psicologico" - uso un termine "tecnico" giusto per non infierire - e il quinto un altro giallo
).