Seguono
SPOILER sul numero in corso e su EDIT: un famoso film americano del 1999.
Per mia fortuna godo di una sospensione dell'incredulità abbastanza efficace, nonché di una certa capacità di astrazione, e questo mi permette di godermi film et similia senza stare troppo a pensare a cosa potrebbe succedere. Tuttavia, quando vidi l'acclamato Sesto Senso, dopo tipo venti minuti mi dissi
A me sembrava ovvio, ma tutto il resto mondo non la pensava così, e purtroppo questo permise a Shyamalan, se così si scrive, di fare parecchi altri film.
In seguito mi sono chiesto come mai proprio in quel caso avessi sgamato subito l'ovvietà del finale, per poi rispondermi che era perché l'avevo già visto un sacco di volte su Dylan Dog.
Ecco, tutto questo per dire che dopo la seconda/terza vignetta con la bambina si era già capito che era morta o morente, o che comunque solo Dylan la poteva vedere. Questo crea un problema di prevedibilità, che l'albo risolve con uno stratagemma non proprio "etico". Il contesto generale della meteora e l'introduzione fanno infatti pensare a un terremoto provocato in qualche modo dal corpo celeste, salvo poi scoprire che era la bambina traumatizzata dalla morte della madre.
Quindi questo albo in qualche modo funziona perché risucchia importanza dalla continuity, ma in natura nulla si crea e nulla si distrugge.
Poi sì, certo, magari i poteri della bambina sono amplificati dalla meteora, ma non credo di sbagliare dicendo che questa storia avrebbe potuto essere pubblicata in qualsiasi momento.
Ciò detto, ribadisco la mia amarezza per una continuity che di fatto non è affatto serrata, ma questo albo nella sua singolarità mi è piaciuto. Ha una scintilla di quel qualcosa che rende un numero più memorabile degli altri. Mutatis mutandis, ho dovuto votare "ottimo", anche se "buono" sarebbe stato più adeguato.
Non ho notato incongruenze particolari nel comportamento di Dylan, la sequenza degli sciacalli mi è piaciuta particolarmente, il finale è saccarinico, ma in fondo sensato. Inoltre credo di aver intravisto in fondo ai retini l'esperienza diretta della Baraldi, e questo è un plus.