Nicolas ha scritto:
SPOILER SPARSI
La santa non agisce in modo solenne e misterioso come le sarebbe consono, al contrario, si comporta in modo molto terreno, volgare. Il suo fine, pure, è altrettanto volgare: "Sono arrabbiata e uccido i maschi che mi hanno aggredita e tutti quelli che si approfittano delle donne". Ora, ci sono un sacco di films cui incipit e perno della storia è un'antica leggenda sepolta o semi dimenticata. Nel caso dei più riusciti, c'è un'attenzione particolare nel raccontare quella leggenda, nel creare pian piano il mistero, nell'aggiungere dettagli, ecc. Qui, tutto è spiattellato al lettore con noncuranza. La storia della santa si risolve in quattro vignette e con il pretesto della statua all'ospedale, viene portata fino ai giorni nostri. Di che storia si tratta? Una banalissima vendetta contro il maschio padrone, vendetta che possiede anche la ragazza cieca che si vendica dei maschi che l'hanno ingannata. Non c'è spazio alla leggenda, tutto è spiegato e il mistero della santità, della fede, della devozione, che circonda da sempre i santi e le loro vite, va a farsi benedire. "Sono arrabbiata, sono arrabbiata", in bocca ad un santo, anche se un santo da fumetto, ripetuto per tutto l'albo, fa veramente ridere. Manco fosse una bambina viziata o dispettosa... Se Ambrosini si fosse dedicato un po' allo studio della Chiesa e dei suoi protagonisti, sarebbe venuto fuori un capolavoro? Non lo so. Sicuramente sarebbe venuto fuori qualcosa di meglio di questa cretineria femminista o pseudo tale. Fretta, moralismo e scarsa cultura cattolica, sono i problemi di quest'albo.
Mi stupisco nel leggere questo commento perché per me la storia parla proprio di tutto un altro argomento.
Mi stupisco in senso positivo eh, su come ognuno abbia la propria versione dei fatti nonostante abbiamo tutti letto lo stesso albo.
Per me il numero 350 è un numero sulla disillusione, funereo come pochi.
Crediamo che Crispille sia una donna indifesa oggetto d'amor puro...e invece è una prostituta assassina.
Crediamo che la madre sia una devota che passa la vita ad accudire la figlia...e invece è una pappona assassina.
Crediamo che Bloch sia un uomo integerrimo...e invece anche lui è preda di umane pulsioni.
Il marito è un ubriacone incapace.
Dylan dichiara ormai passato il suo continuo innamoramento.
Perfino Groucho risulta negativo con le sue dichiarazioni sbeffeggianti su Bloch.
La santa, nel suo essere vendicativa e mossa da motivi più che terreni, è solo un modo di dire al lettore: occhio che ciò che ami/idolatri (persone, passioni, tutto) è perfetto solo perché tu vuoi vederlo così, in realtà è banale e gretto come tutto il resto.
In tutto questo si salva solamente il rapporto Bloch/Dylan, ma anche qui c'è poco da esser contenti: si salva solamente perché fondato su esperienze comuni, che fanno vedere se stesso nell'altro. Una differenza di troppo e si sgretola pure questo.