FutureDylan ha scritto:
. Nel numero "Ritorno al Crepuscolo" si vede come a Invenary si può viaggiare indietro nel tempo durante l'eclissi (quando Dylan viaggia indetro nel tempo nel 1920 per combattere contro Xabaras e bruciare la torre) e magari il Pr Hicks ha fatto lo stesso.
Quello è dovuto al fatto che DOPO gli esperimenti di mesmerizzazione di massa, Inverary (viene detto esplicitamente nel #57) diventa il centro di un buco nero spazio-temporale soggetto a miriadi di oscillazioni - compreso Dylan che incontra Vergerus aka Xaby quando prende fuoco la torre - sempre più caotiche man mano che il "tempo" (Ambrosini si tappi le orecchie
) passa. Ma il corso degli eventi che hanno causato tutto ciò è sempre cominciato con l'iniezione+ipnotismo di Terence Carpenter: quindi, rispetto alla
timeline della realtà storica, parliamo sempre del 1928.
FutureDylan ha scritto:
Un'altra cosa importantissima per me è la seguente: la seconda parte di questo Speciale andava ambientato agli inizi degli anni 90. Non ai giorni nostri, perchè non ha senso a livello di trama. Il Dr Hicks Londinese si è reincarnato nel 1941. Questo viene detto nel numero 22, ma anche ricordato in questo albo. Nella storia, quando lo si vede, può avere al massimo 55 anni. Invece con tutti i PC avanzati, tablet e cellulari touch, è chiaro che siamo nel 2020. Ora, come può questa persona avere 80 anni? .
Secondo me questo è un problema secondario, che si può risolvere con una serie di strategie da
suspension of disbelief acutizzate - per quelle del
judgement rimando a "tempi migliori. Non dimentichiamoci che di fatto Dylan, nonostante alcuni rimandi hi-storici (v. Seconda Guerra Mondiale) come perni raramente utilizzati, vive in un eterno presente imprecisato. Alla faccia del pensiero retroattivo sull'OB o altre menate
.
Per cui allargando la nostra visione con approssimazioni multiple, e trascurando il discorso delle date-historiche-perno, possiamo dire che i fattacci dei numeri storici (tipo il primo incontro a Inverary #7; la missione con Opal.1 #57; il ragazzo clone terrorista nel tunnel #22) non sono avvenuti negli anni 80s-90s della pubblicazione, ma idealmente poco tempo fa, in questo millennio almeno... sorvolando sui dettagli delle lapidi (v. discorsi sui "perni" di prima) per la datazione effettiva.
E poi non dimentichiamoci che entrambi gli Hicks sono maestri anche della chirurgia anatomo-estetica, e sanno ricostruire visi e membra di cadaveri ormai putrefatti o polverizzati, con le fattezze di gioventù, in modo quasi meccanico. Per cui non ci sarebbe da stupirsi se quei due tizi che vediamo in giro "adesso" sul S#36 siano dei rifacimenti ritoccati degli originali, con circa un centinaio d'anni sul groppone. In un paese dove una mummia come Bossi è stato rieletto senatore non mi meraviglierei più di tanto
.
Ambientare tutto negli anni '90s vorrebbe dire ricollocare questa pubblicazione nell'orbita dell'Old Boy, cosa che volutamente hanno escluso, perché le (supposte) conseguenze di questo prequel dovranno influire a detta di Recchioni sulla mini-rivoluzione in procinto di pubblicazione sulla serie regolare da Novembre in poi.
Le considerazioni personali su quanto questa cosa rischi di rivelarsi l'ennesima cialtronata disorganizzata da inversione a U senza fari e senza aver pagato il pedaggio (dei propri errori) sull'autostrada malmessa della gestione RR, sono tutto un altro discorso. Per ora non intravedo nulla di buono, e la Restaurazione in realtà mi sembra solo un ripiego per tarpare le castronate rivoluzionarie precedenti andate in malora o rigettate dagli stessi piani alti della SBE (v. meteora, barboni gnagheggianti, saga 666).
Una cosa mi spiace di Bilotta in generale: non sembra aver capito che andarsi ad immischiare nella disinvolta
timeline a sprazzi paradossali di Sclavi per imbastire/ricostruire una pseudo-continuity da riallacciamento, che si basa sui primi 69 numeri (il canone che Bilotta stesso ha auto-assunto e auto-eletto a pietra miliare), è un'operazione in parte dissennata e controproducente, proprio perché all'origine delle idee di Sclavi c'è una concezione diametralmente opposta del personaggio e della sua
timeline scanzonatamente atemporale e piena di falle volute (compreso il #100 che Tiz stesso rinnegò pentito). Mi sembra la storia di un carnivoro che vuole estrarre delle proteine vegetali, ricavandole da una cena a base di grigliata di agnello. Ciò che nasce tondo non può morire quadrato, e nemmeno risorgere da triangolazioni di intrecci narrativi posticci che dovrebbero chiudere una spirale post-mesmerizzazione di massa.
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Temo siamo ai confini tra mito-mania e meta-mania...