Allora, sono reduce dalla videolettura di questo albo. Purtroppo sono orfano delle pagine finali del 403, e delle pagine finali del 404, quindi
SPOILER SPOILER SPOILER
mi sono perso tutto il pezzo da dopo il ricovero di Dylan e l'apparizione di Mater Morbi. Ma se devo dire la verità poco me ne cale, perchè tanto il mantra recita che non è il cosa che importa, ma il come. Iniziamo come sempre dall'edittoriale, che recita, come sempre "se uno spirito (sic) sumero eccetera, dylan sarebbe la persona giusta a cui rivolgersi. E anche l'unica". E se lo dice la stessa persona che poi fa dire a Dylan "Ho sentito dire che c'è un tipo di Liverpool che fa grossomodo le mie stesse cose"... Massì. Seconda cosa, Gnaghi che guarda un film al cellulare, perchè Recchioni ha traghettato Dylan nel nuovo millennio, però con le cuffie dei walkman degli anni '90, perchè anche la nostalgia è importante, altrimenti come si fa a dare un colpo al cerchio e l'altro alla botte, salvando contemporaneamente capra e cavoli e tenendo intanto un piede in due scarpe? Siamo ancora alla prima pagina, in tutto questo: Dylan suona il clarinetto DI FRONTE a Gnaghi. Gnaghi ha il cellulare davanti alla faccia, e ha EVIDENTEMENTE le cuffie, non ha gli airpods. Mi sembra evidente quindi che Dylan chieda "ma mi ascolti?". Sia messo a verbale che l'indagatore dell'incubo chiede a uno con le cuffie e il telefono davanti alla faccia se lo sta ascoltando. Ma poi, perchè lo dovrebbe stare ad ascoltare? Gnaghi è legalmente vincolato ad ascoltare Dylan che si lamenta di non saper suonare? Mah! Pagina 6: GRAZIE SERGIO GERASI PER NON AVER USATO PHOTOSHOP PER FARE VEDERE YOUTUBE SUL TELEFONO DI GNAGHI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Allora si può fare! Non è obbligatorio usare malissimo photoshop! Sergio, Grazie, grazie, grazie. Se hai il numero di Roi gli potresti dire come si fa, così modifica il tablet di Dylan nel 401? Ancora grazie, davvero. Pagina 8 e 9: che sono belli gli spiegoni, sono senza dubbio la cosa più bella, un personaggio che parla con se stesso di cose che già sa. Sceneggiatura 101. A pagina 17 non ci posso credere che Dylan faccia davvero due citazioni nello stesso balloon, e non ci posso credere che davvero uno possa dire ad alta voce una cosa come questa. Mi rifiuto. Ad maiora, Rrobe. Naturalezza innanzitutto. Domanda non retorica: non ho mai visto un musical a teatro, ma davvero si possono mangiare i pop corn a teatro? E davvero il titolo del musical è "Terror and horror"? E davvero le uniche parole che vengono cantate del detto musical sono "Terroooooor and horroooooooooooooooor"????? Io non ce la faccio! Piccola domanda: l'Anna Never che viene licenziata dal teatro come fosse l'ultima delle attricette, è la stessa di cui campeggia un cartellone di dieci metri per dieci a Piccadilly Circus nel numero 403? Chiedo per un amico. Sul siparietto dell'albero di natale dico solo questo: il siparietto dell'albero di natale................................................... Ultima cosa: ormai è ufficiale che Gnaghi venga definito "bizzarro" nell'edittoriale, e vabbè, ma davvero Rania usa il verbo "gnagheggiare" per riferirsi al modo di parlare di Gnaghi? La stessa Rania che difendeva a spada tratta Gnaghi nel numero 402 contro Carpenter, scomodando addirittura il termine trisomia 21? Rrobe, sei un bulletto di periferia, e te lo dico con tutto il cuore. Massì! A parte queste cose, ultime due considerazioni sulla parte disegnata da Gerasi: mi sono piaciuti tantissimo i suoi disegni (non tutte le vignette, ovviamente), stile molto particolare, e devo dire anche emozionante. Anche io l'ho conosciuto con Valter Buio, e mi era piaciuto, ma la sua evoluzione è interessante. Per quanto riguarda le pagine mute, facili battute a parte, non fanno altro che confermare come il dramma del Dylan odierno siano i dialoghi del curatore. Non tutte le pagine mute sono ugualmente belle, ma di sicuro qualche balloon sciagurato avrebbe peggiorato notevolmente le cose. Tra parentesi, mi sembra un po' esagerata l'escalation che porta addirittura allo sparo, due minuti e già volano legnate e pistole? That escalated quickly! E il rossetto sulla camicia? Nemmeno Ruju avrebbe osato tanto, e lui ha recitato in "Vivere"! Comunque essendoci di mezzo Water Morbi critiche non se ne possono fare perchè vi si può controbattere giocando appunto il jolly Water Morbi. Quasi dimenticavo: Anna "è un angelo!", quindi, tette di fuori, mano in mezzo alle cosce e a 90 gradi nel numero precedente, doggy style selvaggia in questo numero! 2+2=5, come sempre. Andando brevissimamente a Pontrelli: -tutti i suoi personaggi sembra che siano tutti a Wimbledon, dove si sa che c'è il dress code bianco -8 pagine ci sono sue in questo albo, e due copiaincolla ci sono (i due ragazzi sdraiati di pagina 94, e e lo sfondo di pagina 93 ripreso paro paro a pagina 98). Contando anche che ce n'è sicuro un altro nelle tavole del prossimo numero, non posso fare a meno di complimentarmi con lui per lo sforzo profuso. -Roberto, la ragazza che si fa il selfie, sempre alle pagine 93 e 98.... Ok, boomer! L'abbiamo capito, farsi i selfie è brutto. -Domanda non retorica: mi spiegate la dinamica di pagina 94? Non mi tornano bene le posizioni dei personaggi. In estrema sintesi: tutti i difetti dei precedenti albi del ciclo 666, nemmeno una caratteristica positiva in più, se non la pochezza dei dialoghi, che in Recchioni è un pregio. Attenzione, però, che pochi dialoghi non significa poco lavoro di sceneggiatura: quella la devi scrivere lo stesso anche se le scene sono mute, anzi immagino che sia anche più complicato (e più stimolante).
_________________ "You should be ashamed of yourself". "I am. 24/7".
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