Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 10:12 am
Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm Messaggi: 4172 Località: Macondo
Dio, la continuity... Che crudeltà.
Te credo allora che Rany e Capy fan cagare a chi legge un albo sì e tre no. Manca un pezzo del puzzle
Probabilmente i lettori che non si sono evoluti durante il passaggio di gestione preferiscono una trama vecchia alla Derrick. Ma pare che gli sceneggiatori nuovi non siano sempre molto in grado di rendere appetibile la singola puntata. Perché Dale Cooper è un personaggio interessante anche se si vedono quindici minuti a caso di Twin Peaks.
Per concludere, Rania e Carpenter non mi piacciono.
Dylan Dog mensile non mi sta garbando. È in continuity o è autoconclusivo? Non si capisce, non viene detto chiaramente. Viene reso fruibile come autoconclusivo, ma poi se uno non ha seguito la continuity perde dei passaggi Che si dica al lettore "per capire, devi comprarti tutti gli albi dal 387 al 400 e leggerli in ordine". Sennò di cosa stiamo parlando?
_________________ Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 10:29 am
Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm Messaggi: 532
Godibile questa storia di Simeoni,inaspettatamente.Un Dylan un po vintage nella caratterizzazione,nelle battute,nell'eccesso romantico/nostalgico.Molto anni '90.Puo' piacere e non piacere,ma tant'e'. La storia e' abbastanza divertente,scorre bene e si fa leggere con discreto interesse.Pur senza suscitare grande entusiasmo.C'e' spazio per la componente horror splatter,per quanto si possa discutere sull'efficacia.Peccato per un finale poco coraggioso,ma ampiamente prevedibile.Le noti dolenti,sono sempre Carpenter e Rania su tutti.Il primo molto ondivago.La seconda costante nella sua inutilita'.Personaggio piatto e che non convince,secondo me anche per gli autori e' indigesta. Gerasi non al top,ma sempre un belvedere.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 11:49 am
Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm Messaggi: 223
Salve a tutti. Non starò qui a raccontare il perché l'albo non mi sia piaciuto ma vi chiederò a breve, sotto spoiler, una cosa che forse mi è sfuggita e non sono riuscito a capire. Per quanto riguarda la poliziotta, non piace nemmeno a me. Dylan è cambiato ma io preferisco quello degli anni classici con Bloch, le bevute al pub e la donna del mese.
SPOILER, SPOILER, SPOILER Ma l'uomo che compra l'auto, chi è? Si tratta, forse, dell'alchimista de "il sapore dell'acqua"? Non ricordo. Cos'è quella creatura che viene evocata nell'auto e che ingloba il meccanico? FINE SPOLER FINE SPOILER FINE SPOILER
Storiella tutto sommato divertente, di quelle estive da leggere - secondo me - senza impegno e con la massima leggerezza. Di questo anno, finora, l'unica storia che mi è veramente piaciuta è "Non umano". La migliore storia, sempre secondo me, degli ultimi anni resta "La macchina umana", seguita quasi a pari punti da "Cronodramma". Attendo il ciclo della Meteora.
_________________ ------------------------------------------------------------------------------------------ Un uomo ha bisogno di cinque cose: una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco, e qualcosa per cui combattere.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 1:05 pm
Iscritto il: mer set 27, 2006 10:53 pm Messaggi: 114 Località: Parigi-Milano-New York-Londra mi sposto per lavoro, ma non sono escort. Sono meik up art a progetto
Io penso che Rania e tutto il nuovo ciclo di Dylan mi piacciono. Infatti è stata una grande innovazione e che ha portato una ventata di fresco a una serie languida. Io penso che mi piace che il mistero è dilazionato, così non mi annoio e trovo motivazione per i prossimi albi. Infatti se trovo tutte le risposte subito poi non mi sento stimolata. Io voglio dylan così: cioè una cosa più misteriosa, che non si risolve con la bacchetta magica, come la vita vera che non si conclude in 98 pagine, ma che continua. A me piace. Io penso che siete solo dei maleducati e che non avete riconoscenza per l'autori che vengono. Ci abbiamo una grande scrittrice, autrice che non è mica di narrativa semplice di genere, ma io penso letteratura. Cose che rimangono. E ci abbiamo un curatore, addirittura il responsabile che tra i suoi mille impegni, le attività di responsabile, il responsabile del fumetto, autore di sceneggiature, che tiene tutti i fili, anche influenzer e pure regista, sceneggiatore, tra tutti i suoi impegni trova il tempo di stare con coi e spiegarci la strategia del fumetto che leggiamo. io penso che siete delle capre e che non meritate le perle.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 2:03 pm
Iscritto il: ven ago 08, 2014 4:38 pm Messaggi: 6 Località: Chioggia (Ve)
Dire che non si è d'accordo con delle scelte del curatore non è una mancanza di rispetto, ma un opinione. John Ghost e il soprintendente mi incuriosiscono, il ciclo della meteora, una tantum, può creare nuovi spunti, ma partire dal presupposto che bisogna creare una continuity, inseguendo un modello del tipo telefilm americano e inserire elementi tecnologici moderni, crea più vincoli che opportunità. Dylan Dog è un personaggio incoerente (donnaiolo/innamorato di tutte, fobico/uomo d'azione, un pò depresso/positivo...) che vive in un periodo storico non ben definito. Questo apre le vie a qualunque tipo di storie, senza alcun vincolo. Discorso a parte per Bloch, il personaggio più solido della testata, padre putativo di Dylan e l'unico che riesce a renderlo più realistico e umano, altrimenti relegato ai limiti della società. Un delitto toglierlo di mezzo.
Dylan Dog mensile non mi sta garbando. È in continuity o è autoconclusivo? Non si capisce, non viene detto chiaramente. Viene reso fruibile come autoconclusivo, ma poi se uno non ha seguito la continuity perde dei passaggi
Sono con l'acqua (insapore) alla gola, sugli sgoccioli. Devono rinfrescare/caricare a rotta di collo gli elementi collageni per introdurre la saga della meteora ormai alle porte, che partirà proprio dai presupposti della continuiy. Per cui spesso, negli ultimi tempi, molte parti dell'albo sono subordinate coattamente a questa funzione di richiamo, altrimenti chisselocagapiù il Ghost-topic, le gombloddade varie, le paturnie dei due cartonati diversamente colorati, etc... persesi nella notte dei tempi (morti) ?
Nolitta ha scritto:
John Ghost e il soprintendente mi incuriosiscono, il ciclo della meteora, una tantum, può creare nuovi spunti, ma partire dal presupposto che bisogna creare una continuity, inseguendo un modello del tipo telefilm americano... crea più vincoli che opportunità.
Di questo gli autori se ne accorgeranno a mente fredda. Adesso sono troppo presi dalla loro "missione" di dare un profilo di continuity (stampalante, rattoppata, randomica, incongruente, improvvisata) ad una serie che nel DNA è refrattaria a queste rimodulazioni. Potere delle serie tv sull'immaginario dello spettatore-fan, che pensa poi di riproporre gli stessi stilemi su un formato genuinamente immune a queste contaminazioni, improduttive nel 90% dei casi .
Io in linea di principio non sono contrario, perché ogni tanto qualcosa di nuovo non guasta e stimola. Ma ci vuole criterio e programmazione, oltre a penne (di talento?) in grado di conformare il personaggio e la struttura degli albi in serie a queste esigenze. Altrimenti stimola solo rimedi alla stipsi. Ma d'altronde se lo dice il manualetto dello sceneggiatore formato Bignami for dummies come creare clamore/suspense per l'evoluzione+retroscena di una personaggessa concepita in cartongesso... stemomessimalemale
E SPERIAMO ALOHA CHE MAX TORTORA CONTIBUISCA A FAR RISALIRE IL LIVELLO DELLE INDAGINI
_________________ Io no capito, io no capito
(anta baka?! [...] kimochi warui)
Ultima modifica di wolkoff il sab set 01, 2018 4:17 pm, modificato 1 volta in totale.
Beh questo non l'hanno fatto, l'hanno solo pensionato. Però limitato sì, soprattutto nelle apparizioni. Ma appena compare per più di una manciata di pagine col suo carisma fa scomparire Carpenter & Rania come niente. All'inizio pensavo che, pensionandolo, lo avrebbero liberato e reso spesso disponibile come pard di Dylan in tante indagini. Quando così è stato nelle storie sulla serie regolare, pure dello stesso Simeoni, è stato positivo. Mi auguro che nel ciclo della meteora sia tra i protagonisti e che non venga dato troppo spazio a dialoghi, screzi o quel che siano tra Dylan e Rania.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 5:18 pm
Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am Messaggi: 2764
MissBellaBellla ha scritto:
Io penso che Rania e tutto il nuovo ciclo di Dylan mi piacciono. Infatti è stata una grande innovazione e che ha portato una ventata di fresco a una serie languida. Io penso che mi piace che il mistero è dilazionato, così non mi annoio e trovo motivazione per i prossimi albi. Infatti se trovo tutte le risposte subito poi non mi sento stimolata. Io voglio dylan così: cioè una cosa più misteriosa, che non si risolve con la bacchetta magica, come la vita vera che non si conclude in 98 pagine, ma che continua. A me piace. Io penso che siete solo dei maleducati e che non avete riconoscenza per l'autori che vengono. Ci abbiamo una grande scrittrice, autrice che non è mica di narrativa semplice di genere, ma io penso letteratura. Cose che rimangono. E ci abbiamo un curatore, addirittura il responsabile che tra i suoi mille impegni, le attività di responsabile, il responsabile del fumetto, autore di sceneggiature, che tiene tutti i fili, anche influenzer e pure regista, sceneggiatore, tra tutti i suoi impegni trova il tempo di stare con coi e spiegarci la strategia del fumetto che leggiamo. io penso che siete delle capre e che non meritate le perle.
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: sab set 01, 2018 5:32 pm
Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm Messaggi: 336
Nolitta ha scritto:
Dylan Dog è un personaggio incoerente (donnaiolo/innamorato di tutte, fobico/uomo d'azione, un pò depresso/positivo...) che vive in un periodo storico non ben definito. Questo apre le vie a qualunque tipo di storie, senza alcun vincolo. Discorso a parte per Bloch, il personaggio più solido della testata, padre putativo di Dylan e l'unico che riesce a renderlo più realistico e umano, altrimenti relegato ai limiti della società. Un delitto toglierlo di mezzo.
Il personaggio più coerente di tutti rimane comunque Groucho; persino nell'universo parallelo di Nessuno è perfettamente uguale a sé stesso
Oggetto del messaggio: Re: #384 - La macchina che non voleva morire
Inviato: dom set 02, 2018 9:31 am
Iscritto il: mer set 27, 2006 10:53 pm Messaggi: 114 Località: Parigi-Milano-New York-Londra mi sposto per lavoro, ma non sono escort. Sono meik up art a progetto
bertuccia ha scritto:
MissBellaBellla ha scritto:
Io penso che Rania e tutto il nuovo ciclo di Dylan mi piacciono. Infatti è stata una grande innovazione e che ha portato una ventata di fresco a una serie languida. Io penso che mi piace che il mistero è dilazionato, così non mi annoio e trovo motivazione per i prossimi albi. Infatti se trovo tutte le risposte subito poi non mi sento stimolata. Io voglio dylan così: cioè una cosa più misteriosa, che non si risolve con la bacchetta magica, come la vita vera che non si conclude in 98 pagine, ma che continua. A me piace. Io penso che siete solo dei maleducati e che non avete riconoscenza per l'autori che vengono. Ci abbiamo una grande scrittrice, autrice che non è mica di narrativa semplice di genere, ma io penso letteratura. Cose che rimangono. E ci abbiamo un curatore, addirittura il responsabile che tra i suoi mille impegni, le attività di responsabile, il responsabile del fumetto, autore di sceneggiature, che tiene tutti i fili, anche influenzer e pure regista, sceneggiatore, tra tutti i suoi impegni trova il tempo di stare con coi e spiegarci la strategia del fumetto che leggiamo. io penso che siete delle capre e che non meritate le perle.
Io ti amo
Guarda, io non ho quei gusti ma non ho niente contro di voi che li avete. A me va bene. Senti, tu che sei femmina mi puoi capire, non sei tutta un fremito per il matrimonio della ferragni? Io ieri sono stata tutto il giorno incollata a social e tv perché dovevo sapere tutto di questo evento grosso. Io so che anche il curatore è appassionato di questo fatto di grossa portata. Non pensi che tra tutti gli impegni che ha oltre all'attenzione per le capre, le sceneggiature, i film, le recensioni, i premi, i social, Facebook, Twitter, anche che trova tempo per fatti che sono okay montani ma che comunque rivelano un sacco dei trend e delle mode dei giorni d'oggi e danno uno sguardo su come sono i giovani e fanno capire la società di oggi ma non mi aspetto che tutti possano capire ma almeno lui ci prova e questo è importante e quindi è o non è troppo grandioso? Io dico sì. Come la ferragni