Riprendendo il discorso della
PREMESSA di una pagina di topic fa ... quindi nulla di personale.. se continuo a pensare che Vanzella sul giallo c'entra come una cravatta bordeaux.
Quindi mettiamo in pentola in po' di quelle
FALLE LOGICHE aggravate di cui parlavo prima dopo esserci dati tante padellate sui cosiddetti stile Tafazzi per trovare una parvenza di senso all'albo e quanto dicono/fanno i suoi figuranti
.
[...]
Non voglio ritornare su cose già dette da
Keanu come le classiche sviste su mano dx/sx, " lei-tu" che zompettano allegramente nei discorsi (basti solo vedere l'atteggiamento di Dylan che dà del "tu" da amiconi al fantasma di un'80enne, mentre tratta tutti gli altri col "lei" formalizzato, salvo tornare al "tu" con l'infermiera carogna con cui intortare un flirt quasi complice, mentre girovaga per la tenuta di lusso addosso a lei).
Mi basta soffermarmi su altre cose più strutturali alla sceneggiatura o alla caratterizzazione/motivazione dei personaggi.
Tanto per cominciare, Vanzella(occhiperlui) dorvrebbe tornare all'ufficio anagrafico della contea dei Sorrow per farci capire che
RAZZA DI NIPOTE sia Daisy rispetto a Maribel. Sfortunatamente, rispetto ai fortunati inglesi che godono di due termini per definire il concetto di "nipote" (
nephew da parte di nonno/a;
niece da parte di zio/a), noi italici qui soffriamo il fatto che per tutto l'albo Daisy definisca Maribel sua zia, e invece a p.19 parla di nonna.
Ma vabbeh... andiamo a campione maggioritario, e presumiamo per maggioranza di evidenze riportate che si tratti di "niece", cioè nipote per via di zia. E allora
Quattro quinti di albo a parlare per filo e per segno da gossippari paparazzanti delle vicende di famiglia(pococristiana) dei Sorrow e
MAI UNA VOLTA che s'accenni da che discendenza zierna abbiamo questa nipote qua? L'ha concepita Maribel per partenogenesi secondaria? O forse l'autore/i dei testi si dimentica durante questo accumulo di ciarle di dirci chi fosse il fratello/sorella di Maribel che ha concepito questa fanciulla tempo addietro, escludendo Archie? Mai neanche lontanamente menzionato/a, né ritratto/a (v. foto di famiglia). Almeno che in Inghilterra non esista la possibilità di diventare zii adottivi senza passare per la genitorialità, mi sembra una falla non da poco. Un albero genealogico lasciato a dei bonsaisti di fantasia, monca
.
E visto che parliamo di alberi genea(il)logici, ci sarebbe anche la faccenda della "figlia" di Maribel in versione ragazza madre, e cacciata di casa in fasce per paura di scandali. La cosiddetta "Catherine".
Donc, si vede chiaramente che Maribel da defunta ha almeno 70 anni suonati, se non 80 di granca$$a sfonnata. A p.23 dicono tutti che questa figlia è stata partorita da Maribel giovanissima, dandola subito in adozione per farla sparire, grazie alla magagne di Ethel e dei suoi intrallazzi nelle associazioni filo-umanitarie, etc. Ma allora che senso ha rappresentare Ethel come
una vecchiarda decrepita (pp.57-58)
quando accetta il corrotto danaro infamone per questa turpe manovra, se si tratta di fatti avvenuti almeno 50 anni fa, con Maribel giovanissima col pancione?
O era infestata da un virus di corruzione epidermica senescente già all'epoca, oppure Pontrelli&co non hanno capito che la cariatide vintage del socialmente utile andava perlomeno un po' ringiovanita per rendere la rappresentazione di quella scena (tra)passata appena credibile.
Ah... la fantomatica Catherine, morta per un disgraziato incidente d'auto, due anni dopo la ricongiunzione con la madre una ventina d'anni fa. Perché ad un certo punto (p.84) ci viene alluso esplicitamente da Frances-la-grande-burattinara (che fa anche la parte de la vittima afflitta dal bi$ogno di $opravvivere
)... che pure la carrambata di
Catherine 20 anni fa era un evento tarocco da impostura, con una finta tizia a far da figlia poco-prodiga-anzi-squattrinata di ritorno.
Che bisogno c'era di metter in ballo quest'altro costrutto dietrologico?
E che vuol dire "
la storia della figlia perduta aveva funzionato"? Che se l'era bevuta? D'accordo... ma a che pro? Per tenersi buona Maribel - diciamo 50enne all'epoca - su quale base? Che vantaggio avrebbero avuto i legittimi eredi ad aggiungere un'altra commensale con cui dividere la torta, a Maribel defunta chissaquando?
Tutto quel baloon di p.84 tracolla di senso azzoppandosi da solo come un monociclo contromano con la ruota quadrata. Perché la stessa Frances rincara la dose delle fessate insostenibili rilanciando sul fatto che la sua presenza da "finta nipote" (
) era stata fortemente voluta dagli altri parenti rimasti.
Ma anche qua... alla base di tutto, a che pro trascinare un altro esponente aggiuntivo, per giunta illegittimo, per condividere la torta in parti minori? Davvero dobbiamo berci la fregnaccia supposta da Dylan (p.65) che il diversivo della nipote avrebbe fatto mollare (
) alla nonna la presa sugli altri scapestrati parenti?
Non bastava poi il dottore ad avvelenare lentamente Maribel se volevano farla subito fuori?
E da cosa è partito questo discorso della fake-nipote (per via di nonna) dopo la presunta fake-figlia Catherine? Come l'avrebbero plagiata in questo senso? Facendole credere che Frances era la figlia segretissima di Catherine (a sua volta tarocca) di cui non aveva mai parlato in quei 2 anni trascorsi a Sorrow Manor, quasi 40enne all'epoca, prima del fatal incidente d'auto?
Anche qui inutili aggiunte per rimestare un minestronzo marcio alla base, e confondere le carte tantoperciarlare cor jolly pigliattuti(perculo) senza accorgersi che il banco è saltato, e più che puntare al casinò, si vince facile scommettendo sul casino creato dagli autori
.
Senza contare un'altra cosa che non tanto mi torna sulla figura di Frances... che dice (p.41) di lavorare per Maribel a Sorrow Manor da circa un anno... ma la vignetta in cui viene inquadrato il loro primo incontro non presenta affatto Maribel, ma sia Frances che il dottore al capezzale di Daisy aspirante suicida (con tanto di camice e divisa) in UN OSPEDALE. Cos'è, dopo quell'incontro fortuito gli hanno noleggiati a spese della sanità di sua Maestà per le consulenza private nella tenuta sul pantano?
Passiamo oltre, proprio alla
morte del dottor Bert che è uno dei punti più slabbrati di tutta la logica pericolante e spericolatamente paracula dell'albo.
Va bene sviare un omicidio per un suicidio... ma se i sensi di colpa lo tormentavano da mesi...
che senso ha uccidersi proprio adesso, in quel luogo? Ansie di protagonismo da
coup de théâtre per la ribalta almeno una volta in vita, prima di perderla uscendo di scena? Voleva un contrappasso da cagnara risultante, tra accuse reciproche a catena da innescare nella polveriera di casa Sorrow? E se non gliene fregava nulla dell'eredità, in vista del suicido pre-progammato, perché è accorso a Sorrow House con tanto di infermiera per le disposizioni testamentarie... continuando a sudare freddo in ogni vignetta che didascalicamente Pontrelli ci propina della sua crapa pelata?
La dimensione à-la-Christie della sua morte in sé fa acqua peggio del Vajont dopo un'alluvione monsonica: che senso avrebbe chiudere la porta a chiave dall'interno per suicidarsi a suon di impasticcamento accelerante? E poi che stracattso ne sa Dylan di barbiturici (p.31) o derivati per arrivare alla conclusione (cannata, of course) che con tutte quelle pillole non poteva suicidarsi? Diploma da piccolo chimico durante le pause pranzo a Scotland Yard ("sono un ex-poliziotto"
), o meta-ispirazione da crossover con Morgan Lost che se ne intende di quei farmaci?
Vabbeh, mezza bottanata forse pure comprensibile (in ASSENZA DI ABILITA' STRUTTURALE ALLA NARRAZIONE) per arrivare alla conclusione affrettata che si trattasse di un omicidio, bevuta da tutti, stile neuro-cachet, e per innescare un po' di panico ed isterismi con lo stesso Dylan che molto saggiamente poi dà (p.36) dei bambocci a tutti... mentre lui si spupazza subito la fanciulla di turno, che è la principale macchinatrice di tutta la solfa (p.85.iii). Un gegggggno dell'ormone teen sagace
Tralasciando la piaga invereconda dei
passaggi segreti (plurimi! e pure inutili per la scena dell' "omicidio", uso depistaggio
) che ormai dobbiamo sorbirci per partito preso-non-dico-dove, un'altra baggianata colossale è l'intuizione di Dylan che non appena intravede la cassaforte (p.45) predica chi-romanticamente che la soluzione è tutta lì. Wow, siamo a meno di metà albo ed è già tutto bello che servito: un giallone rombante che la Lamborghini
Gallardo fattedaparte
Sorvolo per pietismo anche sul
mystero irrisolvibile della combinazione indovinata ad cattsum senza approfondire un minimo di cabale customizzate dalla defunta Maribel, è proprio
tutto il relazionarsi di Dylan col fantasma, tra detto/non-detto, fatto/non-volevo-farlo che lascia molto a desiderare... un po' di coerenza in più.
Posso anche capire che una vecchiarda ectoplasmata di spiritismo non sempre faccia cose sensate o complete, ma (aridanghete) che senso ha non dire subito a Dylan quanto fossero ricattabili ed ignobili i suoi parenti, e lei quanto si compiacesse di tenerli all'amo(r fasullo) già da anni per un motivo o per l'altro?
C'era bisogno del letale dossierone dei documenti ultra-riservati che Dylan trova nella cassaforte per dirimere questi rapporti inter-familiari? Mi sembra una mezza beotata non da poco, anche perché grazie all'altra metà di questa beotaggine SENZA UN MOTIVO PRECISO dopo la consultazione di quei documenti, e dopo l'indictment stile moralizzatore di ogni coinvolto, Dylan arriva magggicamente (pp.65-68) di punto in bianco alla soluzione rinfacciando tutto il complotto e persino (SU QUALI BASI????) il non-omicidio del dottore
E poi ha pure il coraggio (idiotamente contraddetto) di parlare di "angelo custode" fidandosi (p.70) della reazione di Maribel, quando il sacco ormai è stato svuotato e gli scheletri stanno per tornare a danzare sugli armadi, nel polpettergeist da strage finale? Ancora una volta per come viene scritta la storia, il suo rapporto (non solo conoscitivo) con Maribel è totalmente fallato. Lei si agita (v. candelabro crollato, p.25) quando lui comincia a parlare di come si sono conosciuti... ma poi tranquillamente sette pagine dopo il discorso riprende, et voila l'aneddoto viene rivelato a tutti i commensali, feat.Groucho.
Maribel, pure lei, cara mia...
non sa chemminchia vuole (e come) dallo stesso Dylan: assume per la soluzione della sua morte, ma si mantiene abbottonata su alcune omertà riservate; vuole mantenere certi segreti, ma lascia che indovinino la combinazione della cassaforte senza dar fuoco ai carteggi con un trucchino che anche un fantasminoformaggino da sottoscala saprebbe fare; teme che Dylan rovisti troppo in certi affari (pp. 48-49) ma il fido (pure lui afflitto dai sensi di colpa) maggiordomo Branson non torce un capello al nostro Boy durante le sue sparate sputtananti, contrariamente a quanto indicato dalla padrona in caso di allarme.
Per concludere, dato che la nausea da scempio prolungato mi sta dando alla testa e non ho la forza di proseguire oltre, se qualcuno conosce qualche fanboy di Pontrelli&co sul faccialibro o altri luoghi di amena autoreferenzialità, gli può chiedere di grazia nella sua
rappresentazione finale di che morte muore Frances? (pp.95-97).
Trascinamento nel pantano? Affogamento da marea che non si vede/ritrae? Non dico che una deve reincarnarsi in una foca presso Mont Saint-Michel per adattarsi a simili fenomeni paesaggistici, ma davvero non capisco come possa crepare in quelle vignette per quello che si vede...
Sprofondo nelle sabbie mobili del mio letto, per dimenticare. Puff
.