Vado controcorrente e mi accodo a Kramer e Rimatt. Quest'albo non è per niente male. Per l'amor del cielo, siamo sulla sufficienza piena, anche un mezzo punto in più, ma comunque l'esperienza di lettura, fluida e scanzonata, va oltre i (numerosi) aspetti negativi. Partivo prevenuto dopo i commenti di voialtri e dopo aver scoperto che di metafumetto si trattava. Il problema grosso è che di metafumetto se n'è fatto così tanto membro canis che una storia come questa, che approccia il genere in maniera a mio avviso adeguata, rischia di essere immediatamente bollata come ciofeca. Va detto che l'avrei preferita non sulla regolare. Oramai è difficile dire "non sulla regolare", poiché il Maxi è una regolare bis e le altre testate hanno linee editoriali ben precise. Ci sarebbe stata bene forse su un CF. Forse. O anche su un Maxi, perché no? Bastava cambiare la battuta in cui Bloch avvisa Scotland Yard. Battuta che peraltro stona anche sulla regolare del 2022, visto che Bloch è tornato a essere Ispettore di SY. Ma tant'è, non divaghiamo. Il punto forte della storia, secondo me, è la sequenza finale alla scuola di scrittura creativa. Lì c'è in nuce tutto quello che di orribile Dylan Dog (testata) ci ha propinato e ci continua a propinare: storie CON e non DI Dylan Dog, poco horror, dialoghi piatti e via dicendo. Enna sa tutto e amaramente constata che non ci sono più idee nuove, ma solo idee riciclate. Sembra suggerire che siamo in un periodo storicoincapace di rinnovare il personaggio (a fronte dei tentativi, effettivamente naufragati, del Curatore). Ma the show must go on. E vabbè, ce lo becchiamo. Nel complesso l'albo è effettivamente un albo con Dylan Dog, come poteva essere un albo con Topolino o Martin Mystere. Anzi, avrei visto uan storia così con molto favore se fosse uscita su Topolino, magari su MMMM. Nel complesso, però, mi ripeto, ho gradito la lettura. Se dev'essere metafumetto, che sia fatto così.
_________________ Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.
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