Cravenroad7

Forum dylaniato
Oggi è mar nov 26, 2024 12:59 am

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 92 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7  Prossimo

#416 - Il detenuto
Insufficiente (1-4) 33%  33%  [ 15 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 7 ]
Accettabile (6) 7%  7%  [ 3 ]
Buono (7-8) 20%  20%  [ 9 ]
Ottimo (9-10) 24%  24%  [ 11 ]
Voti totali : 45
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 06, 2021 7:10 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Nima83 ha scritto:
Tante belle illustrazioni e basta.
Il fumetto è proprio un'altra roba però. Il racconto sequenziale è zero.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 06, 2021 7:47 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
Dear Boy ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Tante belle illustrazioni e basta.
Il fumetto è proprio un'altra roba però. Il racconto sequenziale è zero.



Questa gente non ha niente da raccontare.
Sfrutta Dylan come (rinomato) trampolino/piedistallo d'arrivo per spiattellare l'involuzione delle proprie filoso-fisime da straccioni ricicloidi, in vena di incroci tra occhiolinate citazioniste :wink: :dito: .

E non è soltanto un problema di "trama", come accennavo nella mia neu-review
L'assenza di una vera e propria storia da raccontare può esser sopperita da altro.
Vedasi paraculaggine di Sclavi in L'assassino è tra noi o Ascensore per l'Inferno, meta-epopee riuscite di Paola in Oltre quella porta, o archetipi densi di significanti in Ambrosini, da cui puoi sempre cavare qualcosa, nel labirinto di idee.
Qui non c'è nulla di tutto questo, con l'aggravante di non disporre neanche dell'ironia squinternata di un Ratigher qualsiasi (parlando di format e pretenziosità simili), e di dover servire pure da preambolo ad altre 94pp che dovranno giocoforza sboccare narrativamente da qualche parte il mese prossimo. Ave Baraldi :*

D'altronde se...

Ramingo ha scritto:
... la sensazione è quella di aver letto una variazione in salsa "cendrosogialeaccupadooo" anni 90 di Mater Morbi, che si potrebbe anche intitolare Mater Fasci...Mo' anche basta eh! L'abbiamo capito che l'incubo autoritario è brutto e cattivo, passiamo ad altro per favore. Comunque anche Uzzeo che recchioneggia alla grande è consapevole che gli anni 90 sono finiti da un pezzo e infatti cita Martyrs che è del decennio successivo :? .
.


... ci sarà un motivo di questa più-che-sensazione :? :? :? .
Non è mistero come ormai la testata sia ostaggio di un tizio che cova nel proselitismo una colonia di nerd auto(ri)-referenziali tra i 30 e 40 anni suonati, bloccati nell'immaginario delle ombre lunghe delle proprie passioni/hobbies/fisime stori-cult-urali (v. 99 Posse, exploitation movie, saghe mmericanoidi, DD stesso, etc), compreso il relativo modus cogitandi... per poi rifilartene i segni compiaciuti qua sopra, di (ec)citazione in citazione... a livello Onan.

Capirete in questo senso come la capacità di raccontare passi in terzo piano, sghembo.
E se per caso ci fossero talenti nelle nuove ipotetiche leve, è molto probabile che in queste condizioni Dylan Dog non se lo cagherebbero neanche di striscio, anche per sentito dire/pregiudizio rispetto all'ultimo nefasto decennio. :cry:

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 06, 2021 9:15 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Dear Boy ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Tante belle illustrazioni e basta.
Il fumetto è proprio un'altra roba però. Il racconto sequenziale è zero.


Assolutamente vero Dear. Il fumetto è una cosa: qui si può parlare al massimo di giustapposizione di immagini. Belle, eh... ma non credo basti. Tra l'altro: se volevano fare un artbook di Lauria non serviva fare finta di piazzarci dentro anche una "storia"... bastava pubblicare una novantina di tavole mute e il risultato sarebbe stato lo stesso. O forse addirittura meglio :)

wolkoff ha scritto:
Questa gente non ha niente da raccontare.
Sfrutta Dylan come (rinomato) trampolino/piedistallo d'arrivo per spiattellare l'involuzione delle proprie filoso-fisime da straccioni ricicloidi, in vena di incroci tra occhiolinate citazioniste :wink: :dito: .

E non è soltanto un problema di "trama", come accennavo nella mia neu-review
L'assenza di una vera e propria storia da raccontare può esser sopperita da altro.
Vedasi paraculaggine di Sclavi in L'assassino è tra noi o Ascensore per l'Inferno, meta-epopee riuscite di Paola in Oltre quella porta, o archetipi densi di significanti in Ambrosini, da cui puoi sempre cavare qualcosa, nel labirinto di idee.
Qui non c'è nulla di tutto questo, con l'aggravante di non disporre neanche dell'ironia squinternata di un Ratigher qualsiasi (parlando di format e pretenziosità simili), e di dover servire pure da preambolo ad altre 94pp che dovranno giocoforza sboccare narrativamente da qualche parte il mese prossimo. Ave Baraldi :*


Concordo Wolk. Si cerca di far fronte alla mancanza di idee con voli pindarici che ruotano attorno all'assoluto niente. Data la scarsa capacità di organizzare trame (o creare storie meno imperniate su strutture narrative canoniche ma dotate di una loro precisa raison d'être, come nei casi da te citati) la via più facile è quella della pippa pseudo-autoriale: praticamente la stessa cosa che farebbe uno scarso (ma scaltro) artista concettuale, che... per dire, prende una bottiglia, la piazza su un tavolo e dice "riflettete". Qualcuno inizierà a parlare del rapporto tra ente ed essere e della differenza ontologica, alcuni ci vedranno una riflessione gnoseologica... ma rimarrà sempre una bottiglia su un tavolo. E per me questa storia non fa differenza :wink:

_________________
Rollbacker di Wikipedia dal gennaio del 2021


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 8:45 am 
Non connesso

Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
Ciao a tutti,

comincio con il mettere SPOILER in quanto farò una disamina globale dell'albo. Cominciamo dalla

COPERTINA
Forse la copertina peggiore di Cavenago. Anzi togliamo pure il forse. Capisco che non sia facile fare una copertina che buchi quando c'è solo il protagonista della serie però questa copertina non ha un guizzo, non ha un qualcosa di particolare. E' piuttosto monotona.

Andando verso la storia e i disegni invece devo dire che questo albo ha luci e ombre.

DISEGNI: I disegni sono molto particolari e molte sono le scene di grande effetto (pag 20-23, 48, 57-59,71,89) che denotano un impegno diverso dai classici disegni che vediamo su Dylan Dog. Altre scene invece perdono un pò di interesse (in generale le prime pagine e tutte quelle pagine dove vi sono discorsi tra i protagonisti). In generale Lauria si trova a suo agio quando deve disegnare dei soggetti cupi e dove le forme e le dimensione grottesche e particolari servono per evidenziare il malessere di Dylan. Nelle parti in cui invece non ci sono particolari accadimenti e la vicenda è ordinaria i disegni scadono un pò. In generale però posso dire che un Dylan ogni tanto con questi disegni lontani dall'ordinario non mi dispiace.

SCENEGGIATURA: L'impressione è quella di una storia tirata per le lunghe e con pochi guizzi interessanti. Ci sono dei momenti a mio parere buoni però sono molto allungati e alla lunga stancano. Possiamo dividere l'albo in 4 parti:
Antefatto (Da pag 5 a pag 19): Questa parte è forse la più debole. Un pò per i disegni non troppo adatti un pò per l'eccessiva lunghezza dell'incontro con i poliziotti.
Dylan rinchiuso (Da pag 20 a pag 49): Qui abbiamo le prime 20 pagine molto buone ma in generale c'è troppa ripetitività e probabilmente si poteva osare di più facendo soffire Dylan in modo maggiore.
Liberazione e incontro con i testimoni (Da pag 50 a pag 86): Qui mi è piaciuto molto il tema della pelle e le testimonianze nei dialoghi con la Grande Madre (su cui tornerò dopo). Il resto però soffre un pò di quella ripetitività presente anche nelle pagine precedenti.
Finale con fuga (Da pag 87 a pag 98): Questa è la parte che mi è piaciuta in quanto ogni vignetta sembra al posto giusto e ha quella che per me è la lunghezza giusta. Non è ridondante rispetto alle parti precedenti.

Per ciò che viene mostrato sarebbe state meglio 40 50 pagine mentre secondo me si poteva esagerare maggiormente nelle due parti centrali dell'albo con qualche "sofferenza" in più. Si sarebbe potuto sperimentare oltre alla claustrofobia anche le vertigini e la paura dei pipistrelli ad esempio.

Anche io ho visto e molto apprezzato il film Martyrs e sono contento che sia stato preso come spunto per Dylan Dog in quanto lo ritengo uno dei migliori horror degli ultimi tempi.

Il problema generale dell'albo, ma in generale di molti autori (compreso Recchioni) è che si è perso la capacità di raccontare per eventi. Questo albo è abbastanza lampante. Si è persa la capacità di dire dei messaggi nella narrazione ma non scrivendoli in una didascalia o lasciando a un personaggio archetipico il compito di dirlo, ma mostrandoli tramite le azioni dei personaggi. La grande Madre così come Mater Morbi mi sembrano dei personaggi utilizzati per veicolare dei messaggi attraverso il detto e non attraverso il non detto. Spero di essere stato chiaro. Ad esempio posso formulare il passaggio in cui Bloch da una sberla al poliziotto che aveva appena detto che la morta era solo una prostituta o a Bloch che dice: "Mi chiamava tesoro" quando muore la prostituta con cui andava a letto. Oggi probabilmente tutte queste scene toccanti e fatte di azioni sarebbero sostituite da dei pipponi moralistici perdendo e di molto la potenza delle azioni.

Oltre alla scarsa fantasia di rappresentare la Grande Madre sempre come una donna nuda e piacente. Inevitabile è il parallelismo con Mater Morbi. Sembrano personaggi mooooolto troppo simili.

In generale quindi do un 6 a questo albo per l'idea e per i disegni. Avrebbe potuto essere un voto più alto se ci fosse stato tutto ciò di cui ho scritto in precedenza.

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 9:45 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Nima83 ha scritto:
Il fumetto è una cosa: qui si può parlare al massimo di giustapposizione di immagini. Belle, eh... ma non credo basti.
C'è la sequenza iniziale con i poliziotti in cui le vignette sono proprio slegate fra loro (da lei che sbatte contro non si sa cosa al pestaggio). Ed è colpa del disegnatore prima che dello sceneggiatore. Lauria va bene per disegnare poster di band metal con tanti mostri in penombra. Ma far recitare corpi ed espressioni, scegliere inquadrature che si chiamino l'un l'altra (l'ABC del fumetto) non è proprio il suo lavoro. Questa "storia" l'avrebbe potuta disegnare solo un Roi in formissima.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 10:21 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Dear Boy ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Il fumetto è una cosa: qui si può parlare al massimo di giustapposizione di immagini. Belle, eh... ma non credo basti.
C'è la sequenza iniziale con i poliziotti in cui le vignette sono proprio slegate fra loro (da lei che sbatte contro non si sa cosa al pestaggio). Ed è colpa del disegnatore prima che dello sceneggiatore. Lauria va bene per disegnare poster di band metal con tanti mostri in penombra. Ma far recitare corpi ed espressioni, scegliere inquadrature che si chiamino l'un l'altra (l'ABC del fumetto) non è proprio il suo lavoro. Questa "storia" l'avrebbe potuta disegnare solo un Roi in formissima.


Sacrosanto (e, IMHO, anche un Mari epoca Nathan Never - periodo meno ombre e più Mignola - o periodo Phoenix - tipo "drowning in shadows" - sarebbe risultato adeguato). Tra l'altro poni l'accento su una parte importante, ossia la tipa che sbatte non si sa dove: dovrebbe essere qualcosa tipo lei che, accompagnata nella volante, urta contro lo sportello... ma la scena è fatta in maniera approssimativa, e pare che sbatte contro un campo di forza :D E appena due vignette dopo ce la ritroviamo ben distante dalla macchina, con Dylan prontamente venuto in suo soccorso (prima vignetta a pagina 15... fatta male: nella penultima vignetta a pagina 14 sta praticamente a due metri da lei... c'è bisogno di assumere quella posa per fare due metri? :lol: ).
Lauria, come detto, va bene per dei carinissimi artbook (ma anche per dei poster, come hai giustamente sottolineato), o per storie con vignette "slegate" tipo Di mostri, incubi e ragazze di Baggi :)

_________________
Rollbacker di Wikipedia dal gennaio del 2021


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 11:08 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
La parte gore è troppo grafica. Non disturba. Con o senza pelle Dylan è sempre lo stesso personaggio neutro in ombra. Per non parlare delle silohuette in negativo il cui abuso dimostra solo pigrizia.
L'unico disturbo me lo ha suscitato la totale assenza di prospettive coerenti, assonometrie buttate lì, piani frontali dozzinali. E a me andrebbero bene pure le prospettive intuitive.
Lauria in Bonelli è un esercizio di stravaganza editoriale figlia dei tempi.

Nima83 ha scritto:
Dylan prontamente venuto in suo soccorso (prima vignetta a pagina 15)
Lo scatto alla Carl Lewis fa troppo ridere tuonando "bloody hell!" :mrgreen:

Aggiungo anche il tavolo magico del ristorante. Una volta a ridosso di una vetrata e un'altra orientato verso la sala con il cameriere che porta il conto. Ma anche se ti sbagli, specchia la vignetta e risolvi tutto! :mrgreen:

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 1:02 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
Qualche spunto sul lato grafico
Spoiler!
... perché parlare della storia in quanto tale mi risulta pleonastico e inversamente controproducente, nel senso che le verrebbe dato più valore/profondità di quanto meritano i suoi significati lanciati come slogan da salmodiare... anche se sarebbe curioso studiare il caso di tutti quei lettori che in rete si dichiarano estasiati davanti a cotale capolavoro per come li ha angosciati, inquietati, come un horror-pugno allo stomaco, etc. Speriamo nella bontà del Maalox per farli riprendere. :? :mrgreen: :?



Dear Boy ha scritto:
La parte gore è troppo grafica. Non disturba. Con o senza pelle Dylan è sempre lo stesso personaggio neutro in ombra. Per non parlare delle silohuette in negativo il cui abuso dimostra solo pigrizia.

Lauria va bene per disegnare poster di band metal con tanti mostri in penombra. Ma far recitare corpi ed espressioni... non è proprio il suo lavoro. Questa "storia" l'avrebbe potuta disegnare solo un Roi in formissima.


Sono d'accordo... ma non troppo :)
L'effetto "disturbante", almeno per me, non gira tanto su Dylan senzapelle, quanto sulla brut(t)alità di alcuni primi piani parossistici e sull'aspetto balordo ed alienante dei seviziatori allegorici - che non a caso avrei ribattezzato Cenobiti, anche per le loro espressioni svuotate, tipo torturatori infernali à la Hellraiser. Più che sul gore, direi che si devia verso anatomie fanta-grottesche alla fine, scomponendo mosaici di tendini e nervature più simili a maculature da invertebrati o venusiani.

L'abuso di effetti "al negativo" dopo un po' ha stufato pure me, ma doveva Lauria pur inventarsi qualche variazioni su misura a vignetta, se la sceneggiatura non offriva altro che ridondanti riprese delle stesse inquadrature/movimenti.
Come detto (anche da me) Lauria soffre di una staticità legnosa piuttosto evidente - che forse fa parte proprio del suo stile - ma Uzzeo non è che lo abbia ajutato molto nel fornire dinamismo alle scene, con le sue indicazioni e mancanza di idee... a livello narrativo. Pedante e ripetitivo, fino al riempitivo.
Spoiler!
... e infatti alla fine la presunta "storia" serve solo a didascalizzare l'iconicità di Lauria e fornire degli speaking puppets per veicolare le massime socio-esistenzialiste da filosofi della domenica... pomeriggio, dopo Mara Venier :3


Su Roi non saprei che dire. Il Roi "medio" ci sa fare col bujo degli ambienti claustrofobici, ma risparmia sul resto, tipo le scuojature (Vs lebbrosi da La Morte Rossa). Il Roi più eccentrico e roboante (quello di UT) invece si sarebbe scatenato in pandemoni perversi di creature abominevoli e Grandi Madri superzoccole :P .

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 4:02 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 3009
Località: WENETO
wolkoff ha scritto:
Si comincia molto male con Dylan che al ristorante (ci) imbocca subito le sue fonti con una frase fatta sulla nouvelle vague dell’horror gallico, che sembra presa quasi paripari dal suo wiki-assistente
Spoiler!
Immagine


Sto rileggendo l'albo in questi giorni, e devo dire che sicuramente questa cosa è la peggiore in assoluto! Grandissimo Wolk per aver trovato questa perla! Mi hai ricordato quando il buon Simeoni spulciava questo accreditatissimo sito

https://www.clinicabaviera.it/blog/cons ... -cervello/

per le sue ricerche sul numero 408!
E comunque, vogliamo parlare di Ilary che, dopo questa smargiassata wiki-pedissequa di Dylan, se ne esce con "Sono decisamente affascinata dalla tua profonda competenza in materia"?

_________________
"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: ven mag 07, 2021 8:41 pm 
Non connesso

Iscritto il: mer gen 04, 2017 2:42 pm
Messaggi: 33
98 pagine di nulla cosmico.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: dom mag 09, 2021 12:39 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Conseguentemente ad una successiva rilettura cerco di inquadrare - ma non correggere - il tiro. "Non correggere" dato che in precedenza, a seguito di una prima veloce lettura, penso di aver carpito quanto c'era da carpire.

SpOiLeR

Dunque: l'albo dovrebbe focalizzarsi su un incubo vagamente "kafkiano"(ma al contrario di Josef K. c'è un motivo ben chiaro se il Nostro si trova stritolato dalla legge) non disdegnando un retrogusto alla Poe (l'orrore di natura mentale), ma la struttura risulta debole e incapace di dare vero spessore a qualsiasi discesa negli abissi kafkiani e/o poeiani.
Tralasciando l'inizio, non proprio incisivo, volendo anche "pretestuoso" (creiamo ad hoc una situazione per cui il Nostro deve avere a che fare con le forze dell'ordine, e che qualcuno potrebbe vedere come una stilettata sugli sbirri brutti e cattivi), la parte maggiormente funzionale è quella del Dylan recluso, pre-mostracci.
Non pochi hanno evidenziato paragoni con Martyrs (chiaramente nella fase dello scuoiamento) ma facile vedere - e bisogna capire se il rimando sia voluto o meno - reminiscenze à la Papillon. E nello specifico tutta la parte dell'isolamento di Henri Charrière, con tanto di incubi (lui processato per aver "sprecato la sua vita", lui nella parata trionfale che si stoppa di botto - disturbando notevolmente lo spettatore - e quindi l'incontro con i due compagni di prigionia morti... una delle scene più terrificanti nella storia del cinema) che, a distanza di anni ancora fanno venire i brividi.
Qui non è così: l'intera parte (pagg 21/51) non suscita un granché, ma almeno vi è una interessante dilatazione dei tempi tramite vignette che rompono la classica gabbia bonelliana.
Comunque un binomio con il capolavoro (quello sì) di Schaffner/Trumbo non manca (il protagonista che, isolato, fa i conti con sé stesso; gli "incubi"... dato che immagino di incubi si tratti).

Poi tutta la parte dei mostracci: francamente troppo loquaci per dare il senso del puro orrore. Un bel lotto di scene mute potevano andare benissimo, incrementando il senso "onirico" di tale parte.

Quindi l'ennesima madre nonsocosa: e tra una madre dei Morbi, una dei martiri ed altre che usciranno fuori in futuro (non so, la madre dei pifferi? La madre dei panini con la mortazza? La madre di Milhouse?) andiamo avanti in maniera mooolto materna... Inutile.

Come inutile risulta la citazione de "La Storia Infinita" (la principessa bambina) e l'apparizione finale di Sherlock (alimentare Watson).


Voto bassino, da decidere.
Poca sostanza. Poca capacità di trasmettere ansia, angoscia, claustrofobia.
Magari non era quello l'intento. O si?




(Ah, e finisco con l'editoriale, parte conclusiva, consigli musicali: ma che ci azzeccano i Cannibal Corpse e Hammer Smashed Face? E parlo da metallaro, eh. Un gruppo - e un pezzo - del genere poteva andare bene in abbinamento a un albo come "Il Male" oppure "Gli Uccisori"... insomma, un numero dove i "bagni di sangue" sono garantiti. Qui come colonna sonora ci starebbe bene altro: tanto per fare un esempio la musica sperimentale di Eliane Radigue, straniante al punto giusto. Ma andavano bene anche altre robe, come il black metal dei Moloch o di Jute Gyte o lo sludge dei Crowbar. Il death metal proprio no. Almeno non i Cannibal Corpse)

_________________
Rollbacker di Wikipedia dal gennaio del 2021


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: mer mag 12, 2021 10:27 pm 
Non connesso

Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
per una volta parto dai disegni, visto che non mi sono piaciuti per niente e penso penalizzino una storia già di suo traballante. Mi hanno fatto fare una fatica immane ad andare avanti, non so forse era voluto, ma io semplicemente facevo fatica a capire cosa stessi guardando. Per quanto riguarda la storia aspetto il prossimo albo per dare un giudizio complessivo, ma per il momento mi sembra più che altro una supercazzola fine a se stessa, sperando ovviamente di essere smentito. Di sicuro è un albo che divide, nel senso che tende ad escludere le vie di mezzo, o piace molto o non piace per niente. Al momento purtroppo propendo per la seconda.

_________________
Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 13, 2021 1:02 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4173
Località: Macondo
Poteva venirne fuori una storia breve interessante. In 98 pagine sono abituato a leggere ben altro.

Carino l'omaggio a Caparezza.

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 13, 2021 1:36 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 3009
Località: WENETO
leonearmato ha scritto:
Carino l'omaggio a Caparezza.


A questo proposito, dato che c'è uno spazio musicale in ogni horror post, non sarebbe stato opportuno consigliare come ascolto la canzone Prisoner 709 di Caparezza, dato che fa una bella apparizione nell'albo, il testo della canzone è adattissimo all'albo, e com'è ovvio la sua presenza è stata molto apprezzata da tantissimi lettori, e infine è evidente che per Lauria riveste un significato tanto importante?
Dico, il mese scorso ci siamo sorbiti il "genio della parola" Rancore, con un canzone che non aveva praticamente nulla a che vedere con l'albo... Non che abbia nulla contro i Cannibal Corpse, o Tom Waits, o contro i romanissini Zu, per carità, ma...

_________________
"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


Ultima modifica di Keanu Coen il gio mag 13, 2021 5:03 pm, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #416 - Il detenuto
MessaggioInviato: gio mag 13, 2021 4:25 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
Immagine

il detenuto
ho votato buono, ma non lo so nemmeno io perché, buono per gli standard recchioniani, un dylan dog distante da quello che piace di più a me.....
le tematiche sono le stesse di sempre (sbirri, fasci, razzismo), lo sguardo sull'attualità italica (i taser, il caso cucchi, il fine pena mai, il femminicidio)
ma nella formula tipica della gestione recchioni, un dylan dog tanto stiloso e declamatorio da sfociare nell'inanità, come in "la fine dell'oscurità"
oltre a quel "dov'è mio padre, quando serve", ho notato alcuni "debiti" wikipediani: la citazione di eusebio di cesarea, l'iniziale pappardella cinefila...
tralasciando le citazioni da "martyrs" e quant'altro (preferisco albertone), è un misto tra "necropolis" e "mater morbi" come fatto notare da più d'uno
lontano allo spessore narrativo della barbato, nonché dall'exploit recchioniano, in effetti sembra proprio una storia breve da color fest, ma diluita...
con, tuttavia, il valore aggiunto del colpo di scena finale che a me è piaciuto abbastanza e che quantomeno invoglia all'acquisto del prossimo albo
il mio giudizio è lo stesso di "la fine dell'oscurità", laddove avevo molto apprezzato la visionarietà di santucci, ivi ho apprezzato l'eretico lauria
disagevole, delirante, un incrocio tra bacilieri e il primo mari... mi è piaciuta molto la sequenza della scarnificazione, anche il risveglio in cella...
mentre cavenago è costretto a disegnare una copertina brutta, inadatta al suo stile...

voto 6+


Ultima modifica di Kramer76 il mar giu 08, 2021 3:13 pm, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 92 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi

Vai a:  
cron
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it