Ottima e minuziosa analisi come sempre, Alemans! Unico neo, mi ha costretto a fare una sesta lettura!
alemans123 ha scritto:
eccomi qui pronto a recensire l'albo del mese che, lo dico subito, tutto sommato non mi sarebbe dispiaciuto se non fosse per le troppe incongruenze logiche che ne minano di molto la sufficienza.
Stessa cosa vale per me.
SPOILER
SPOILER
SPOILER
alemans123 ha scritto:
Pag 5-13: Queste prime pagine mi sono piaciute anche se forse le avrei preferite mute. In generale la pagina 11 mi sembra piuttosto assurda. Chi è che urlerebbe "Intruso in pista" o "Al ladro, al ladro"? Rimango sempre un pò spaesato da queste locuzioni che probabilmente nascono da una idea di fumetto che tende a insegnare o cmq tende a un parlare un pò più forbito rispetto alla vita reale. Però mi piacerebbe si trovasse una sorta di equilibrio tra queste due visioni e si puntasse a un maggior realismo anche nelle frasi che vengono pronunciate dai personaggi. MEntre posso andare oltre la
parola "Bottino" detta a pagina 7, faccio molta fatica a non avere un senso di spaesamento nel leggere "Intruso in pista". Un vero peccato perchè in generale questa prima scena è molto dinamica e rende l'idea dell'attacco improvviso e folto di questi ragazzini.
A questo aggiungo, per completezza, il giovanissimo Sam che dice "Un corno!" a pagina 12, e Janet che dice "Per tutti i diavoli" a pagina 28. Questo linguaggio da vecchietti cozza con tutto il tono dell'albo, e soprattutto con la frase di Recchioni dell'edittoriale, dove dice "mi sento di accostare sonorità più moderne e vicine all'età anagrafica dei nostri protagonisti", i quali però parlano come Tex e Kit quando litigano!
alemans123 ha scritto:
Pag 14-21: E qui arriviamo ad un classico. A che pro cambiare ruolo a Bloch se poi c'è sempre qualcuno più potente di lui che lo costringe a entrare in azione? Avendo già letto l'albo è chiaro come questa storia sia probabilmente destinata al maxi in quanto mancano Rania e Carpenter, Bloch in queste pagine sarebbe stato a colloquio con il sovrintendente con il ruolo di ispettore (come si nota dal refusone di pag 35). Capisco che ci vuole del tempo per
creare, sceneggiare e disegnare storie da poter pubblicare con la nuova modalità però bisongnerebbe anche fare attenzione a non cambiare troppo altrimenti poi si rischia di rimanere sempre indietro.
Secondo me il maxi non è possibile, perché i cellulari giocano un ruolo troppo importante. Propenderei dunque per una supposta collocazione sulla regolare, precedente alla rivoluzione (non ridete!) della meteora. L'assenza di Rania, e Carpenter si spiega come l'assenza di Groucho, cioè con l'esilità totale della storia, che non permetteva altri comprimari: già c'erano tutti i ragazzini, ci mancavano solo R&C! Tra l'altro, di Groucho nemmeno l'ombra, ma l'immancabile offesa sì: nel numero scorso Groucho si è fatto arrestare dai corpi speciali per aiutarlo a salvare dei bambini, nel 413 è stato fondamentale contro dei TERRORISTI ISLAMICI, logico che adesso Dylan sia disposto a dare un premio a un ladro "purché si porti via anche Groucho". O tempora, o mores...
alemans123 ha scritto:
Pag 35: Questa è solo una simpatica presa in giro. Bloch passa da sovrintendente a Ispettore in pochissimo tempo. Il declassamento più veloce della storia. Qui la vedo come te Keanu. E' un errore, anche banale, che non va a inficiare la storia però è vero anche che il cambiamento lo ha voluto il curatore e quindi è un errore abbastanza marchiano, considerando il fatto che si trova vicinissimo a un altro pezzo dove sicuramente si è intervenuti per correggere con la parola sovrintendente e con la parola papà (anche a pagina 14 Dylan chiama Bloch vecchio, che è un nomignolo che usava in altri universi...).
Qui il problema fondamentale è che si è intervenuti per modificare qualcosa senza avere gli strumenti necessari per modificarla. Vale a dire: l'unico che può davvero monitorare queste modifiche è solo Recchioni, e se sfuggono a lui (e gli sfuggono, su questo non c'è dubbio!), facile che sfuggiranno anche agli altri tre """""""""revisori"""""""""". Innanzitutto non basta saper leggere e scrivere per revisionare un testo. Ci vuole attenzione, dedizione, concentrazione, e una buona dose di maniacalità: se mancano queste cose, qualcosa sfuggirà sempre alle maglie dei controlli. E se un semplice refuso può essere perdonato, l'errore di pagina 35 è GRAVE, roba da cazziatone in direzione.
Secondopoi: QUALI sono le direttive di Recchioni in merito? "Controllate se ho sostituito tutte le volte la parola ispettore?". Oppure "Controllate tutte le volte che Dylan si riferisce a Bloch con vecchio e sostituitelo con "papà"?". "Cambiate la parola soprintendente con "sindaco"?". Troppa confusione, è un miracolo che non sia già successo prima!
Terzo: tutti conosciamo la cura con cui Recchioni revisiona quello che scrive per i fatti suoi, quindi io su di lui come revisore in senso stretto non sono fiduciosissimo. La sua capacità di scrivere fumetti e di disegnare può essere oggetto di dibattito, ma la sua capacità gestionale e organizzativa è FALLIMENTARE e questa è una cosa oggettiva.
E chissà chi sono gli altri tre...
A loro discolpa, si può sicuramente dire che di errori ne eviteranno almeno cento a numero, e che nel marasma di albi che devono correggere ci sarà una confusione epocale, ma lo sappiamo bene che gli errori sono diventati troppi e troppo frequenti (regolari, è la parola forse più giusta).
Bravissimo Alemans per aver notato anche il "vecchio": volevo scriverlo io, ma non avevo abbastanza prove nel mio database per affermarlo. Ma se hai avuto anche tu la stessa sensazione, a me basta e avanza!
alemans123 ha scritto:
Pag 47-53: Qui nulla da dire se non che muore Lori. Diversamente da te Keanu ho apprezzato il modo in cui veniamo a sapere chi è la vittima. Ci viene presentata in un modo differente dalla bocca di George senza che ci sia il classicone della vittima che viene "presentata" dalla polizia. Proprio per questo penso che, nonostante non si capisca bene lo scorrere del tempo, la faccenda sia diluita in più giorni. Tipo penso che tra l'assassinio di Lori e il momento in cui i ragazzi stanno piaificando un colpo a pag 46 passi almeno un giorno. In generale per quanto riguarda la faccenda di come tutto ciò possa avvenire con il parco controllato dai gendarmi credo che bisogna concedere un pò di sospensione dell'incredulità nel senso che è improbabile ma può accadere. Può non piacere questo è certo però a me non ha dato tanto fastidio forse perchè poi in fondo la storia mi ha preso.
Il problema, qui, è che la questione tempo in un giallo è essenziale, secondo me. Tra l'altro, è assurdo che le due vittime nel parco, i 15enni, vengono chiamati (due volte!) con nome e cognome e ed età, mentre per la ragazza se ne escono con "e anche di quella ragazza, Lori", e morta lì! C'è poco da dire: a questa sceneggiatura hanno STRAPPATO VIA intere pagine per sostituirle con altro (e se dovessi tirare a indovinare, direi che tutta la faccenda dei poteri paranormali di Janet è stata tutta aggiunta dopo. Completamente inutile, non serve a niente e non porta da nessuna parte). Non mi pare possa esserci un'altra spiegazione.
A margine: è impossibile che due quindicenni frequentassero quella festa così "proibita", senza contare che essendo la festa della fine stagione PRECEDENTE erano ancora più giovani! Ed essendo anche impossibile che la vittima a pagina 36 sia un quindicenne (andiamo, ha l'attaccatura dei capelli di mio zio!), anche qui io ci vedo qualche stranezza.
alemans123 ha scritto:
E' strano anche che i poliziotti non indaghino subito sul legame abbastanza evidente tra le varie vittime che poi scopriamo verso la fine.
Altra intuizione da dieci e lode, Alemans! Non indagano subito quella pista perché altrimenti CAPIREBBERO SUBITO CHI è STATO! Altra prova a conferma che questo albo di giallo non ha assolutamente nulla. E siccome non ha nulla nemmeno di horror, vorrei proprio capire perché è uscito in questa testata.
Le vittime sono tutte ragazzi che frequentano il campo di atletica, una delle allenatrici si chiama Diana Stuart, qualche tempo fa è morta una ragazza di nome Molly Stuart, Molly Stuart frequentava il campo di atletica. Fine dell'albo a pagina 23, bello pronto per una breve da Color Fest! Invece la polizia la facciamo diventare un ammasso di incompetenti, e arriviamo a pagina 98. Sceneggiatura 101. A convenienza: una volta la polizia trova le fibre di un guanto confezionato nel 1973 solo a Zagabria, un'altra volta non fa i collegamenti più elementari, IN UN CASO IN CUI IL SINDACO IN PERSONA COSTRINGE IL SOPRINTENDENTE AD ANDARE DI PIRSONA PIRSONALMENTI SUL LUOGO DEL DELITTO!
alemans123 ha scritto:
PAg 60-63: Qui ho pensato... stai a vedere che l'assassino è Sam ma è posseduto da una sorta di demone? Poi mi sono ricordato che Sam lo ha visto e quindi mi son detto boh... Non ho ben capito questo intermezzo di Janet o comunque cosa entri nella storia il fatto che Janet sente cosa passa nella testa dell'assassino. Ho pensato servisse solo per giustificare la presenza di una forza oscura che si era impradonita di Sam.
Idem con patate: questa parte è stata inserita in post produzione dopo aver mannaiato altre parti della sceneggiatura della povera Contu. Tiro a indovinare, eh! L'unico snodo che si capisce dal personaggio di Janet è che il movente delle morti è la vendetta. Mi sembra pochino, per tirare in ballo addirittura il sesto senso. Si capiva perfettamente lo stesso anche facendo il collegamento col fatto che tutte le vittime erano legate allo stesso campo sportivo. Bastava chiedere a George: c'è qualche motivo per cui qualcuno potrebbe avercela con voi dell'atletica? E tutto finiva lì.
alemans123 ha scritto:
PAg 64-76: Anche qui tante cose improbabile ma che ci possono stare. Dylan che incontra Sam prima della polizia, nonostante il vantaggio che dovrebbero avere loro. La poliza che nonostante accendano il cellulare poi non li ritrova subito. Insomma ce ne vuole un bel pò di sospensione dell'incredulità. Però nel complesso l'ho anche apprezzato perchè propedeutico alla parte finale dove però cade tutto.
Posso aggiungere a questo che a quanto pare Sam riesce a spegnere il telefono tra il momento in cui viene scoperto (pag. 56) e il momento in cui si azzuffa con Burt (e sappiate che io lo pronuncio Bùrt, come Reynolds in Borotalco!), pag. 57. In base alla vostra esperienza, quanto ci vuole a spegnere uno smartphone? E ce lo vedete Sam che SPEGNE il telefono, in quella dinamica lì? Perché dovrebbe spegnerlo, e QUANDO dovrebbe avere il tempo di farlo???
alemans123 ha scritto:
Pag 77-91: E qui anche io ho lo stesso dubbio. Come ha fatto Dylan a capire chi era l'assassina? Ho riletto questa parte 4 volte (
ebbene si Keanu, mi stai passando la tua malattia ) per capire un indizio nascosto o qualcosa che potesse farmi capire come Dylan abbia potuto capire CHI e DOVE
si trova l'assassina. Se posso passare oltre all'incredulità o a qualche scena mal fatta qui non si può certo perdonare. Il resto è anche ben sceneggiato. Lo spiegone passa anche bene solo che effettivamente non si capisce come Diana sia stata scoperta. Nel video non può esserci nulla che lo spieghi. Or, io non lo so, però c'è qualcosa che non quadra.
Considerando che tu mi hai passato la malattia di analizzare l'albo "pagina per pagina", direi che siamo pari!
Qui è proprio da lasciate ogni speranza, voi che leggete... Se Diana non andava SPONTANEAMENTE da Dylan non l'avremmo nemmeno mai VISTA! Non un indizio, che so, far vedere che aveva lo stesso cappuccio, o le stesse scarpe dell'assassino... Zero! Magari Dylan ci andava a casa e con la coda dell'occhio notava una foto con maschera africana ricordo di una gita in Kenya e poi associava le due cose appena in tempo... Niente di tutto questo. Pura prestidigitazione!
Il massimo che poteva succedere era (e solo previ controlli incrociati da parte della polizia) scoprire il CHI, proprio come spiegavo prima, con l'accostamento Molly Stuart e Diana Stuart, ma poi basta. Per quale motivo Diana sarebbe dovuta essere lì? Già lì? O ANCORA lì? O proprio con George? Come fa Dylan a pensare che George sia negli spogliatoi? Che ne sa Dylan di come funziona quel campo sportivo? Quel parco è immenso! E poi:
-Susan è stata uccisa all'aperto;
-i due ragazzi sono stati uccisi dentro il bosco;
-Lori è stata uccisa FUORI DA CASA SUA!
Conclusione di Dylan: l'assassina in questo momento si trova sicuramente dentro QUELLO spogliatoio lì, ne sono sicuro, e siamo ancora in tempo!
Meglio smettere di provarci, davvero, Anche qui, si è persa una parte fondamentale della sceneggiatura, in nome della maledetta regola recchioniana del "come, non cosa". Povera Contu. Ovviamente, tiro a indovinare. Non lo sapremo mai.
alemans123 ha scritto:
Insomma un grosso grosso pasticcio.
Parole sante! L'esatto contrario di un racconto giallo: un pasticcio! Unica eccezione: il "Pasticciaccio brutto" di Gadda!
alemans123 ha scritto:
Pag 92-98: Forse la parte migliore. Nella scena della morte di Diane credo che George prenda il giavelloto e cerchi di uccidere Diana la quale cerca di scappare spingendo via Dylan ma non ce la fa e quindi George la ammazza. Certo è strano che lei sia girata verso di lui lo ammetto. Avrebbe dovuto esssere colpita da dietro invece che dal davanti. La parte finale invece mi è nel complesso piaciuta. Nulla di che ma ho rivisto un pò dei temi del buon vecchio Dylan.
Un altro delirio che ci volevano sei minuti per aggiustarlo, e invece...
alemans123 ha scritto:
Il problema è che è totalmente sgangherata e in un giallo di questo tipo la sgangheratezza non è una cosa buona. [...] Quindi sicuramente niente sufficienza. Però non posso andare verso il 5 perchè, insomma, in un giallo non farmi capire in che modo Dylan arriva all'assassina non va proprio. Quindi nonostante la leggibilità e la non noia nella lettura (segno che la sceneggiatura al netto degli errori fila)
non posso che dare 4.
Non darti ragione al cento per cento è letteralmente impossibile. Io non ci credo che una sceneggiatrice consegna una storia così sgangherata e gliela approvano, è impossibile! Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il curare.