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#Color fest N°30 - Groucho primo
Insufficiente (1-4) 17%  17%  [ 5 ]
Mediocre (5) 17%  17%  [ 5 ]
Accettabile (6) 30%  30%  [ 9 ]
Buono (7-8) 20%  20%  [ 6 ]
Ottimo (9-10) 17%  17%  [ 5 ]
Voti totali : 30
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: mer ago 14, 2019 8:52 pm 
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ho votato buono,
la prima storia merita , e disegnata anche bene e precisa,
la seconda mi è piaciuta anche , approfondisce l’innamoramento di groucho con la tecnologia ,
la terza la meno piacevole , ma comunque niente male.
un fumetto diverso da tanti altri , mi basta questo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: gio ago 15, 2019 12:14 am 
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Iniziativa carina che permette di recuperare in ristampa a buon mercato le storie del volumazzo di Lucca, costringendo collezionisti e completisti affetti da varie compulsività all'acquisto per la storia inedita in dotazione.

Ma la cosa rimane in sostanza quello che era nel volumazzo: non un Groucho mattatore in senso dylaniato, ma una serie di autori di grido, stile guest-star, che si sono cimentati nelle loro personali riproposizioni del baffuto, che poco hanno a che vedere con la dimensione dell'Old boy nostrano. In pratica siamo anni luce da quelle perle che furono i primi Grouchini allegati agli Speciali :cry:

Qualche sorriso viene strappato, i disegni sono simpaticosi, ma nel complesso neanche Bilotta riesce a mettere a segno qualcosa che somigli appena lontanamente a cose come La Cosa misteriosa che vive dietro il frigorifero o Horrorpoppin! Lì regnavano il grottesco e surreale fuoriscala, come in una folle pellicola dei Fratelli Marx rivista per Dylan, qui si sguazza più che altro in un umorismo bonario di trovate bonarie che non graffia né incalza, per tenere bbboni tutti. Tra l'altro si esagera troppo (appesantendosi) in meta-riflessioni su cosa sia l'umorisimo e sull'identità stessa di Groucho, a livello di autoesami para-esistenzialisti.

Preso per quello che è comunque non è mi è spiaciuto, ed ho arrotondato (di parecchio) il voto in eccesso perché l'intento del Grouchomicon iniziale si distaccava giocoforza, dati gli autori coinvolti ed il mood da fiera, dai rimpianti capolavori citati sopra. Unico appunto generico sull'iniziativa: 12/13 storie - Castelli non so se verrà incluso - ristampate annualmente 2 x volta + 1 inedito, equivale a sbrodolare l'iniziativa in almeno 6 anni. L'umorismo di certe battute è anche una cosa che "vive del suo tempo". Non so quanto freddure sui followers ed influencers saranno azzeccate tra un lustro, se i social continuano a mutare di questi ritmi, tanto per fare un esempio. Non tutti nascono novelli Plauto, Rabelais, Totò o G.Marx... tanto per parlare di comicità sempreverde :D

Qualche considerazione storia per storia:


    Le regole della comicità


Questa senza dubbio è la storia "più storia", perché Bilotta è un interno ai lavori in senso dylaniato e si vede da come scrive con spigliatezza. Si sviluppa bene, non annoja, ci sono spunti divertenti, ma come detto sopra si assesta su un'ironia troppo bonaria e garbata per incidere realmente. Non è "rock" direbbe Celentano. Al massimo uno swing a fine serata. Non si sbilancia su nulla di scorretto e chiude il cerchio senza scomporre nulla.

Carino il personaggio di Mrs Dawning - nome parlante sul concetto di "alba" - poco gradite le solite meta-riflessioni amareggianti sulla solitudine del guitto, il peso delle maschere, la dipendenza dal giudizio altrui, etc. Certe volte sembra che Bilotta voglia fare troppo la maestrina sui retroscena del personaggio Groucho.

Disegni non eccezionali. Colori troppo spenti e monotoni.
Quando si parlava di un "individuo sinistro che rispondeva con indovinelli e battute a chi espone i suoi problemi"... era un riferimento a Matteo Renzi? :g:
Spoiler!
Forse c'è una piccola incongruenza sul repentino ritorno all'alba di Wells, p.34. Ma forse era già dall'inizio nella magione, e per non esser disturbato durante la copula s'inventa un viaggio di lavoro, come dice a pagina 15. Oppure dispone di una macchina dello spaziotempo che la DeLorean al confronto... :roll:




    Per un pugno di like


Prima o poi qualcuno si doveva cimentare sulle minkiate delle reti social con intento satirico e scanzonato, considerando quanto rompa Irma sull'inedito :?

Qui la buffoneria in sé latita, ed il sottofondo non è così comico, ma la storia nonostante qualche attendibile banalità (v. dualismi e soluzione) non si dimostra scadente, per quanto il personaggio più divertente risulti il lich che funge da pseudovillain - spero Chiaverotti chieda un rimborso per l'usurpazione del titolo del SUO Magus.

Molto azzeccati i disegni cartoonistici ed i colori sparati al netto.
Spoiler!
Forse anche qui c'è un piccolo refuso - o depistaggio tendenzialmente scorretto :roll: - perché il vero Groucho sbatte la testa contro lo specchio sanguinando, ma poi solo il suo web-ego presenterà un cerotto sulla fronte




    Gruocho-con

Questa sicuramente è quella che mi è piaciuta meno :| .

La rimpatriata di sosia era uno spunto abbastanza funny, ma i personaggi di contorno dell'albergo esagerano nei siparietti di humour da spalla Disney - inevitabili, per Faraci - e alla fine stufano non poco. E' come se volessero fare gli spiritosi quando dovrebbero lasciare la ribalta ad altri. Anche l'idea di base del senso dell'umorismo offeso e depresso non porta così bene alla causa. A segno la follia mattacchiona dei sosia, zavorrante il monologo da clown allo specchio (p.74). La barzelletta salvifica del canguro poi, è la peggiore su 96 pagine di CF.

Simpatici o poco più i disegni, ordinaria amministrazione i colori.
Ottimo De Tommaso in copertina, ma il concept poteva essere più farsesco (o inquietante) di una semplice pin up come quella qui proposta.



ALOHA
"Questi sono i miei principi, e se non ti piacciono... beh, ne ho altri."
[cit.]

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: gio ago 15, 2019 7:02 pm 
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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: sab ago 17, 2019 3:45 pm 
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JMZ ha scritto:
Dylan dogofilo ha scritto:
JMZ ha scritto:

e rincaro: rende poco credibile anche chi fra noi, qui sul forum, si spreme ad analizzare, criticare o anche solo discorrere di una passione che dovrebbe unire invece che farci mandaraffanciulo, oltre che dare a Recchioni un ulteriore spunto per sostenere la narrazione del "forum vs rrobe", solo che, attento: lui ci campa su 'sta broda, chi vota pessimo rosica a casa. furbo, eh?


adesso si è messo a pubblicare foto di gatti , si vede che ha bisogno di like.
poveri gatti usati per farsi carino


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: sab ago 17, 2019 3:52 pm 
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Cita:
adesso si è messo a pubblicare foto di gatti , si vede che ha bisogno di like.
poveri gatti usati per farsi carino




Mi a che ti riferisci a Versteiner, vero? Quel Dylan Dogofilo non era questo "Dylan Dogofilo" (un fake di prim'ordine, bannato :wink: )

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Ultima modifica di Nima83 il sab ago 17, 2019 3:59 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: sab ago 17, 2019 3:56 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Nima83 ha scritto:
Cita:
adesso si è messo a pubblicare foto di gatti , si vede che ha bisogno di like.
poveri gatti usati per farsi carino

In riferimento al Dylan Dogofilo


Mi a che ti riferisci a Versteiner, vero? Quel Dylan Dogofilo non era questo "Dylan Dogofilo" (un fake di prim'ordine, bannato :wink: )


no al rrobe che utilizza i gatti


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: sab ago 17, 2019 3:59 pm 
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Località: Ἁρμαγεδών
Goblin ha scritto:
no al rrobe che utilizza i gatti


aaah ahahaha pensavo al Dylan Dogofilo, vero o falso che sia :D ho confuso per via dei quote mancanti :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: dom ago 18, 2019 7:40 pm 
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Goblin ha scritto:
adesso si è messo a pubblicare foto di gatti , si vede che ha bisogno di like.
poveri gatti usati per farsi carino


Tra un po' dirà che è stato il risultato di una meta-profezia socialironica, proprio per immedesimarsi col CF in edicola

Immagine


[...]

Visto che ormai il topic langue ma non fa le fusa, tanto per restare in tema, per un nostro avatar gattesco, arriviamo anche alla concessione di rispondere ad una domanda posta su altro forum per una questione non proprio cagliost(r)ica sulla storia di Torti :o



Della seconda però non ho capito il finale, se qualcuno me lo spiega ...
Spoiler!
Il doppio di Groucho che dovrebbe essere il Diavolo credo (all' inizio sembra anche avere i capelli a forma di corna) viene "chiuso" nel mondo dello specchio (solo da lì può comunicare, cosa strana), da Groucho che incrina il vetro con la testata. Ma allora come si spiega il suo suicidio ? Dovrebbe essere solo metaforico forse, visto che alla fine si cancella da FB, ma Dylan pare assistervi di persona e disperarsi e poi risale vivo, boh.



Non credo sia "propriamente" lo diabolo. Con quelle cornette accennate rappresenta più il doppio negativo tentatore (in ciascuno di noi), al contrario del savio angioletto consigliere, due facce della stessa personalità... una cosa stravista anche in Tom e Jerry tanto per dire. E lo specchio riflette questa doppiezza dell'identità che prende la sempre più la tangente a causa dei social... ritornando sul discorso di un'esistenza parallela tutta digitale che culmina nello straniamento dal reale e nell'alienazione asociale (v. dis-amicizia con Dylan). :(

Ad un certo punto il Groucho originario, quello più "genuino" ed analogico (oltre che illogico :g: ) si ribella ai diktat insinuanti della sua controparte virtuale e per sopprimerlo - almeno simbolicamente - dalla sua vista assesta una bella craniata allo specchio. Tutto questo non basta però a chiudere i conti... perché il suo alter-ego webbaro e posticcio è ancora in circolazione sulla rete. Buon per (il vero) Groucho se costui poi abbia un'alzata d'ingegno letale benpensando di suicidarsi per creare l'evento/rito "definitivo" che attragga likes e clamore gettandosi dal tetto, calando il sipario sulla sua fake-osa esistenza nel modo più scenografico possibile, in diretta smartphone. Agli occhi più emotivi di Dylan sembra che prenda forma, come se fosse un'incarnazione, ad altri no - a parte sui social - perché di fatto non se lo caga nessuno mentre spara battute prima di gettarsi nel vuoto per lo show suicida.

Forse perché aveva capito che non poteva più contare sulla collaborazione del vero Groucho, forse perché era semplicemente un esaltato destinato ad una brutta fine... sta di fatto che in conclusione 'sto tizio si è davvero auto-eliminato e difatti non esiste più la pagina del baffuto cancellata dal faccialibro :dito:

Spoiler!
L'unica cosa che mi lascia un baffo di perplessità, è la scorrettezza del far vedere il cerotto post-craniata SOLO sul Groucho virtuale, come detto qualche post sopra. :roll:


ALOHA GATTINI SUL TETTO :3

Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: lun ago 19, 2019 11:27 am 
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Dylan dogofilo ha scritto:
Ho letto solo la seconda storia è ho votato pessimo. Ennesima storia contro il nutellone felpato. Robe vivi nel tuo nichilismo, continua a pensare che gli italiani sono dei razzisti, odiatoti, analfabeti funzionali ma cambia argomento. Questo concetto lo abbiamo recepito.


Quindi una critica, seppur banale, alla dipendenza da like dei social, è per forza un attacco a Salvini???? Perché non a Renzi, o a Di Maio, o a Justin Bieber o a CR7 o ai gestori della pagina "Soluzioni Punk per sopravvivere"??? Dove si parla di razzisti e analfabeti funzionali. Mi sa che hai letto un'altra storia.

Analizzo seriamente, ci provo, il Color Fest.
Da nostalgico dei vecchi Grouchini allegati agli speciali, ho gradito questo ritorno in 3 storie, a partire dall'ottima copertina di Fabrizio De Tommaso

"Le regole della comicità" forse è la migliore. Buoni i disegni di Sergio Ponchione, ma è il buon Bilotta a fare la differenza, con l'interessante personaggio della prof di filosofia e storia (Io avrei fatto cambio ai tempi del liceo), così come il maggiordomo vecchia checca. E alla fine anche la prof dà i voti all'assistente baffuto. Maestra di vita (e di morte). Diciamo sul 7.


"Per un pugno di like" è un'opera interamente realizzata da Riccardo Torti, probabilmente meglio come disegnatore che come sceneggiatore. E' l'unica storia con Dylan Dog e Bloch protagonisti. Plot banale che ruota alla dipendenza da social. Da qui a vederci un pistolotto tra le righe contro Salvini ce ne vuole! Mah... La cosa più bella è l'omaggio a "Duck Soup - La Guerra lampo dei Fratelli Marx" con la mitica scena dello specchio in pigiama. Ci starebbe un ritorno di Chico e Harpo, magari nel prossimo Color Fest con Groucho.


Da Tito Faraci mi aspettavo di più. Anche perché è uno degli autori che ha dato il meglio con Groucho. La storia "Groucho-con" ha un ottimo soggetto e ottime battute, ma alla fine lascia l'amaro in bocca. Forse era questo il senso della storia. Faraci ha voluto sfidare il nostro senso dell'umorismo, capire fin dove il lettore preferisce l'assurdità alla storia concreta. Divertenti i disegni di Silvia Ziche, molto "cartooneschi" (anche grazie alla colorazione). La barzelletta finale invece era pietosa. Diciamo non alla Groucho e più alla "La sai l'ultima?".


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: lun ago 19, 2019 11:46 am 
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recensione piena di errrori nei soli primi 2 minuti rkc

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: lun ago 19, 2019 5:16 pm 
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Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Vedo che mi pensi sempre (e mi leggi anche altrove !) per cui anche se non andiamo d' accordo (eufemismo) di fumetti mi fa sempre piacere parlare ...
Anche perchè poi in questo caso mi stupisco che nessuno abbia avuto la minima perplessità su una storia che non mi pare per niente lineare, e anche i disegni e la colorazione non aiutano effettivamente.

SPOILER

wolkoff ha scritto:

Non credo sia "propriamente" lo diabolo. Con quelle cornette accennate rappresenta più il doppio negativo tentatore (in ciascuno di noi), al contrario del savio angioletto consigliere, due facce della stessa personalità... una cosa stravista anche in Tom e Jerry tanto per dire. E lo specchio riflette questa doppiezza dell'identità che prende la sempre più la tangente a causa dei social... ritornando sul discorso di un'esistenza parallela tutta digitale che culmina nello straniamento dal reale e nell'alienazione asociale (v. dis-amicizia con Dylan). :(

Ad un certo punto il Groucho originario, quello più "genuino" ed analogico (oltre che illogico :g: ) si ribella ai diktat insinuanti della sua controparte virtuale e per sopprimerlo - almeno simbolicamente - dalla sua vista assesta una bella craniata allo specchio. Tutto questo non basta però a chiudere i conti... perché il suo alter-ego webbaro e posticcio è ancora in circolazione sulla rete. Buon per (il vero) Groucho se costui poi abbia un'alzata d'ingegno letale benpensando di suicidarsi per creare l'evento/rito "definitivo" che attragga likes e clamore gettandosi dal tetto, calando il sipario sulla sua fake-osa esistenza nel modo più scenografico possibile, in diretta smartphone. Agli occhi più emotivi di Dylan sembra che prenda forma, come se fosse un'incarnazione, ad altri no - a parte sui social - perché di fatto non se lo caga nessuno mentre spara battute prima di gettarsi nel vuoto per lo show suicida.

Forse perché aveva capito che non poteva più contare sulla collaborazione del vero Groucho, forse perché era semplicemente un esaltato destinato ad una brutta fine... sta di fatto che in conclusione 'sto tizio si è davvero auto-eliminato e difatti non esiste più la pagina del baffuto cancellata dal faccialibro :dito:

Spoiler!
L'unica cosa che mi lascia un baffo di perplessità, è la scorrettezza del far vedere il cerotto post-craniata SOLO sul Groucho virtuale, come detto qualche post sopra. :roll:



Io però credo, tenendo conto che sulla colorazione non possiamo fare affidamento (vedi ultime due vignette di pag. 57) che sia il vero Groucho ad armeggiare sullo smartphone, e dopo aver dato la testata no ? (e non penso che l' altro possa farlo, anche se certamente stiamo su piani di realtà poco definiti) dopo che l' altro gli ha detto "io sono te". Per cui è una strategia del vero Groucho quella del "suicidio", nel senso che lo suicida, perchè ha capito che vuole uscire da questa social-dipendenza, anche perchè l' alter-ego secondo me non arriverebbe a tanto, non gli conviene ... Inoltre i balloon dell' altro in quella scena sono quelli scritti in viola (anche se come per i colori dei personaggi non vale sempre questa regola, c'è veramente sciatteria su questo).
Certo che sarebbe molto più semplice cancellarsi da FB, ma poco prima non ce l' ha fatta, per cui magari solo così ci riesce ?
Però anche se le cose stanno così, non capisco la scena sul tetto perchè sembra reale ma non può esserlo, forse è tutta un' allucinazione di Dylan grazie al suo quinto senso e mezzo ... ?
Anche se, in questi tipi di storie di "doppi" mentali, non mi piace quando un' altra persona riesce a vederli, secondo me dovrebbe essere una cosa psicologica personale.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: lun ago 19, 2019 7:42 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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@Dark Star
Posto che non bisogna necessariamente andare d'accordo con tutti o ispirare simpatia in ogni dove... l'importante è non tirare avanti di solo rancore per delle semplici beghe virtuali. Alla fine parliamo di un forum di puro chiacchiericcio, dove chiunque può essere il contrario di quello che discetta tramite un'identità parziale. E sdoppiarsi non è così difficile come succede qui a Groucho via social.

Ecco... tornando alla storiella e alle sue ambiguità...
... in effetti, per quanto l'italico idioma possa raccapricciarsi alla flessione transitiva, è il vero Groucho a suicidare quello social pubblicando in rete l'idea dello show letale - infatti i balloons sono in nero, e non in viola, come quando parla il doppelgangher virtuale. E quello ci casca in pieno perché è nelle sue corde cercare il boato di attenzione a reti unificate. Non è un fatto di convenienza o sopravvivenza. Per un (falso) soggetto così, vuoi mettere la tentazione di finire su tutte le news virtuali per lo snuff-suicidio in diretta. Sai che colpo di risonanza, anche postuma :!:
Spoiler!
... e purtroppo non esistono pochi casi di cronaca di gente tristemente in cerca di attenzioni che cerca l'apoteosi di notorietà preannunciando il proprio suicidio in rete :(

Meglio morire così, con un'ultima baracconata sotto i riflettori, che spegnersi lentamente, passando di moda dopo qualche mese sulla cresta dell'onda, come tutte le mode in rete destinate ad accasciarsi quando non alimentate da un rincaro di minkiate. E questa rappresenterebbe la minkiata top, parlando del suicidio in streaming :o .

Per la scena sul tetto, lo ripeto, è in gran parte una percezione "solo" tra Groucho - che vede crepare il suo doppio fasullo con tanto di scena madre - & Dylan, che percepisce questa perdita... inizialmente dalla metà sbagliata. Non per niente a conti (lucidamente) fatti non rimane una goccia di vero sangue sul marciapiede (p.65). Certo, Torti gioca un po' sporco, perché al Groucho suicida non associa il lettering viola e gli appioppa un cerotto in testa come se fosse quello che fracassò lo specchio, ma ci può stare tra i depistaggi di una storia non poi così seriosa né meritevole di approfondite spiegazioni... :D

I'M NOT BAD FOR ALOHA,
I'M JUST DRAWN THAT WAY.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: mar ago 20, 2019 6:26 pm 
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Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: mar ago 20, 2019 10:13 pm 
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Iscritto il: mar dic 04, 2018 10:03 am
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Soldi buttati. L'ho potuto leggere solo stasera. Un declino di storie inutili. Mi aspettavo qualcosa di fenomenale su Groucho dato che è (era?) un personaggio misterioso e profondo, e invece, a parte forse qualche spunto, ho trovato solo il vuoto.
La prima storia si regge bene in piedi, anche se la lettura è lenta, ma almeno è coerente e ben scritta.
la seconda passa inosservata, senza infamia e senza lode, forse la peggiore di tutte (salverei solo "il curioso", un personaggio riuscito al suo scopo secondo me).
La terza, nonostante lo spunto sia ottimo, si perde subito con le battute ridicole (e forse è quello l'intento, visto il finale), ma una volta chiusa non lascia nemmeno una riflessione, o un ricordo. Eppure l'idea e l'epilogo mi sono piaciuti molto. L'avrei salvata come migliore delle tre, ma non sono riuscito a passare oltre sull' "HAI POTUTO ANDARE" dell'ultima vignetta (forse era uno spoiler?)... sarà che già la lettura mi aveva annoiato, ma quell'ultima frase mi ha fatto buttare l'albo. Magari non è un errore grammaticale, magari, ma leggerlo mi ha fatto veramente ribrezzo.
Nei voti uno dei mediocre è il mio.
Per la metà del prezzo non avrei detto nulla, ma a saperlo non avrei speso 5,50€ per 3 storie così.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color fest N°30 - Groucho primo
MessaggioInviato: mar ago 20, 2019 11:16 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
Lascerei perdere giudizi fin troppo edulcorati, raramente mi è capitato di leggere qualcosa di così brutto ed insignificante. Davvero incredibile il talento dei 3 autori nel riuscire a far risultare qualsiasi battuta forzata, nonché fuori contesto; addirittura nell'ultima parte viene buttata nel calderone una sorta di personificazione stessa del senso dell'umorismo, intristita e perduta, che ritrova sé stessa in un improbabile confronto metafumettistico con la caricatura di Groucho.
Ora; non dico di tirare in ballo i soliti sleali paragoni con le storie e gli spin-off del passato, ma basterebbe anche solo andare a rileggersi le 10 righe di prefazione del mini albetto dell'enciclopedia della paura allegato allo speciale numero 5 per farsi due risate e ritrovare il buonumore.

L'unica curiosità degna di nota, se tale può essere chiamata, è la presenza nella prima storia di una versione transgender smontabile del fu / dimenticato Dottor Hicks. Magari, visto l'approccio attuale poco incline all'ironia e molto attento alla cura del marketing, potrebbero farne una action figure in edizione limitata


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