Dear Boy ha scritto:
I "vertici" volevano un venditore al timone e hanno scelto il più famoso.
Non conta la qualità delle storie ma la percezione che si crea di esse.
Un momento: dall'attico di Via Buonarroti hanno scelto la rockstar del fumetto (di allora, sono passati 5 o 6 anni intanto) perché aveva eco/visibilità qualsiasi alito esalasse, specialmente sulla rete.
Adesso a furia di alitare fumo, anche quel fumo vale poco; o si cambia spacciatore passando alla cocaina o ci si disintossica da vegeteriani in assenza d'arrosto. Per quanto puoi metterci la faccia in primo piano su tutto, e gestire ogni cosa in prima persona sulle ideazioni di marketing/visibilità del prodotto, alla fine
sono gli altri a scrivere il 90% degli albi, e la gente vede i nomi della Baraldi o di Simeoni nel tamburino... e non la dai più tanto a bere con tarocchi, lustrini, crossovazioni, guest star, scagnozzi da fiera, etc.
Stai facendo la guerra coi cannoni mosci, e dentro metti fiori di plastica
La percezione cambia.
Si può incolpare la crisi delle edicole a ripetizione, ma la maggior parte delle persone non è scontenta del proprio edicolante o della rockstar in sé. Altrimenti un po' di fiducia in più sarebbe disposta a concederla a certe pubblicazioni in crisi o (peggio) in agonia.
Jones ha scritto:
C'è da dire che sia il nostro forum, dove i giudizi degli albi della meteora sono per lo più negativi, sia altri luoghi social, dove si stracciano le vesti ad ogni nuova uscita e dove i post di solito terminano con una sfilza di cuoricini, sono entità statisticamente ininfluenti. Bisognerebbe capire se la maggioranza silenziosa apprezza o soffre di meteorismo.
La maggioranza silenziosa soffre di costipazione e si tiene il gas dentro.
Nel senso che non è detto che non si esprima perché gli aggrada quanto legge. E se la vivono in uno stato di narcolessia indolente, senza farsi "troppe domande", o senza offrire un responso, prima o poi i loro acquisti meccanici (od occasionali) verranno meno per carenza di stimoli.
A parte gli hater/leccapiedi su FB et similia, penso che un forum di cultori decennali della materia, per quanto modestamente sparuto a livello di elementi non-significativi... qualche spunto sulla situazione potrebbe concederlo. Vedi quello che diceva
Castelli una pagina fa - uno del mestiere, non l'ultimo dei Ferragnez improvvisati a livello d'influencing - a proposito del gruppo storico di appassionati di MM.
Non terrà il polso della situazione, ma almeno non ne recide le arterie per smanie masochiste
Zarathustra ha scritto:
Wolkoff: magari un trio Ambrosini-Chiaverotti-Medda... Il problema è che sono già impegnati in altri progetti... preferiscono la libertà di dedicarsi a nuova miniserie od un proprio personaggio, piuttosto che impelagarsi con un personaggio altrui, per di più con il fardello di oltre trent'anni di vita editoriale.
Ma io non ho detto mica che bisogna trascinarli con la forza contro il loro volere
.
Visto che altri citavano sia il Conte che il Chiave, ho espresso giusto il mio parere su chi sarebbero IDEALMENTE (tipo letterina a Babbo Natale) quelli deputati al compito di risollevare la testata, come curatori/direttori artistici. A maggior ragione per quello che dici tu: sono autori di tale caratura da poter gestire una testata in autonomia ed inventarsi un personaggio/serie dal proprio sacco, oltre a farselo pubblicare di sana pianta dalla Bonelli.
Detto questo, Ambrosini non mi sembra così oberato da impegni paralleli; Medda è a mezzo servizio su
Nathan; e Chiaverotti non sceneggia oltre 600 pagine all'anno ormai su
Morgan. Un piccolo sforzo per il bene dell'azienda potrebbero anche farlo per un personaggio che di sicuro hanno amato, senza esser considerati dei riservisti da arruolare solo alla bisogna prima di batter in ritirata.
Se poi anche loro pensano di non aver più nulla da dire/a che spartire con questo DD allora semo messi proprio male
CARA BEFANA,
SE BABBO NATALE FA LO GNORRI, ALOHA ALMENO TU...