Quella del promettente
Casali - infatti sparito - è una delle ultime storie "classiche" degne di questo nome sull'inedito. Nonostante il rispolveramento del passato posticcio e la questione del bruco.
Avercene albi così, come media...
Dear Boy ha scritto:
... almeno Gabbani la butta in farsa, mentre Uzzeo è pretenzioso. Ma la tuffa è la stessa. Le nuove generazioni di sceneggiatori non sanno più raccontare avventure. È da studio sociologico.
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Volevi dire "fuffa"?
Puffando qua e là coloro che sono blu dall'incapacità di capacitarsi che ci possa esser qualcosa di disallineato rispetto ai (presunti) gusti attuali - in realtà trattasi di lacune culturali, perché tutto ciò è stato detto e meglio da tempi immemori, anche nei fumetti - in parte sono d'accordo con quello che dici.
E le scimmie nude (?) continuano a ballarci sopra.
Non ho letto ancora l'albo, ma l'occidentalissimo karma comune di certi attuali autori di grido (da traino) è la pretenziosità di atteggiarsi a
maître à penser da fiera del fumetto, in senso lato, tra compari di merende di altissimi intendimenti. Non vogliono scrivere storie, ma cosa pensano loro attraverso le storie. E cosa ben più degenere, cosa pensano loro del fumetto stesso - di questo fumetto nella fattispecie, essendo Dylan un loro totem da sezionare e crocifiggere alla bisogna, come punto d'arrivo della carriera tronfia del proprio pensiero da applicare ora qua ora là, indiscriminatamente al medium sotto mano... magari con 30 anni di storia editoriale sulle spallucce, poeraccio.
Narrare è passato di moda, se si dovesse giudicare da questi fenomeni da baracconi standistici.
Sia mai scrivere una storia dylaniata!
Pipponi su pipponi su cosa voglia dire esser Dylan in questo mondo. E nella loro stanzetta, ricolma di gingilli retorici. L'attualità confusa con auto-referenzialità. Il culto discorsivo del meta- che diviene metastasi di una cancrena diffusa che porterà solo ad ulteriori amputazioni... ma con gocce di Chanel sui corpi asettici.
AlohaAlohaAloha cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)