Ma fottesega dei redazionali, habemus Paulum!
SPOILER
Parto a commentare la storia principale, che mi è piaciuta, mi ha divertito, inquietato, lasciato col fiato sospeso e fatto tirare un sospiro di sollievo con la sarcastica pagina finale.
Finalmente si dà un senso a Wickedford, finalmente (al terzo tentativo, eccheccazzo) si respira la preannunciata aria di Twin Peaks, dove i gufi non sono quello che sembrano e lo special agent Dylan Cooper si trova catapultato in un mondo che pensa di conoscere come il palmo della sua mano e che invece lo stupisce, lo lascia interdetto, lo fa ricredere. Molto bravo Ostini a dosare la sceneggiatura e a far interagire i molti personaggi del microcosmo wickedfordiano (anzi, stringendo ancora di più, del matrimonio) in maniera sapiente frizzante (tra cui un buon Groucho).
Bello (come sempre) Bacilieri, soprattutto nei primi piani ricchi di espressività e nei campi lunghi dettagliatissimi: la finta pagina doppia è una gioia per gli occhi. Qualche sbavatura, forse dettata dalla fretta (l'ultima tavola è firmata 2016, ipotizzo sia arrivato un po' tirato con le consegne) non inficiano l'arte di un grande disegnatore. Storia promossa a pieni voti.
Un po' più border line la breve, interessante, filosoficamente condivisibile, in linea con quello che è e si immagina sia stato Dylan Dog. Disegni un po' caricaturali e tricromia fastidiosa: due storie in tricromia di Dylan Dog e ancora zero splatter per mettere una bella chiazza di rosso sulla tavola... Non ci siamo!
Sempre carina la vignetta iniziale, ancora una volta ad opera di Bacilieri.
Come avrete capito dal mio incipit, non ho degnato di uno sguardo gli articoli.
Voto complessivo: 8