Nicolas ha scritto:
SPOILER VARI
Visto che siamo in tema religioso... Beati coloro che in questo albo ci vedono un capolavoro.
Una santa femminista che uccide gli uomini per rabbia. Questo sì, che meriterebbe un monumento: alla banalità.
Una storia che dovrebbe essere dolorosa e invece fa ridere. Ma Ambrosini, prima di scriverla, non poteva leggere qualche vita dei santi cattolici? Ci sono delle vite interessantissime, affascinanti, complesse, avventurose. Invece, il nostro scrive di una Beata Maria Goretti che, al posto di perdonare, si incazza. E fa incazzare anche altre donne perché il maschio, si sa, è sempre un porco egoista mentre le donne... oh, sì... loro salveranno il mondo... come no? Il mondo, infatti, ha preso una strada, quella del femminismo a tutti i costi, e Dyd segue, al posto di andare per conto suo. Poi, la mafia. "La mafia", come tema, ha veramente rotto i maroni e, visto che non è assolutamente utile all'economia della storia, perché mettercelo?
A coloro che credono di essere davanti ad un capolavoro, dico ancora: beati voi. Ma vi invito a rileggere il dialogo della santa con la protagonista a pagina 60: la Boldrini non avrebbe saputo far meglio.
Gli albi di Dyd contunano a essere prevedibili, mediocri e, quando va bene, accettabili. Il numero 350, tondo tondo, è una buona occasione per abbandonare.
il punto è che Ambrosini non mette nessuna morale coatta in questa storia, ma evidentemente il solo fatto di non accarezzare lo stereotipo "o puttana o santa" fa sbroccare e induce a cercare una morale femminista che non c'è
ed evidentemente anche a non capire la storia. perchè c'è di mezzo la mafia? perchè si parla di prostituzione e papponi.