Cravenroad7

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#438 - La città senza nome
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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 8:09 pm 
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Io non capisco perché vi dovete fare il sangue amaro ancora sul discorso di questo nuovo inizio. Che vi aspettavate seriamente?! Come ha detto Triss e come dico io da una vita se non cambiano gli autori e chi gestisce questa testata che novità o idee volete trovare. Numero uno del nuovo inizio di che?! Continua comunque con la numerazione. Non si è azzerato nulla e si continua così in modo apatico per il quieto vivere. Vi hanno tolto due personaggi che sono sempre stati inutili ai fini delle trame scialbe...e quindi?!
Per me anche questo è un altra cosa che non farà avvicinare mai un ragazzino a questo fumetto. Se vede 400 e passa numeri non ci pensa neanche a leggerlo. Dragonero l'hanno gestita meglio su questo lato. Sì è un'unica trama che continua ma almeno le vicende sono divise in saghe ed azzerando la numerazione un nuovo lettore è più propenso ad avere curiosità vedendo il numero uno sulla costina.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 8:15 pm 
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Sul discorso dell'Old boy. All'epoca si chiamava Maxi ed era nato come contenitore per chi volesse leggere più storie su Dylan. Punto. Negli ultimi anni specie con il Dylan barbuto, si differenziava dal mensile perché manteneva le caratteristiche originarie del fumetto. Non capisco dove sta la tragedia. Che non vi sono più differenze?! Manco quando è nato il Maxi vi erano.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 8:32 pm 
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Continuando l'OT: una serie Old Boy davvero ambientata in una sorta di universo parallelo (o più universi paralleli, volendo) degli anni '80 potrebbe essere interessante, se davvero venisse affrontata così, soprattutto considerando il fascino che attualmente gli anni '80 esercitano (Stranger Things, ad esempio). Permetterebbe anche di fare storie precisamente azzeccate in un determinato contesto storico (a memoria ne ricordo solo una, e ancora la collana si chiamava Maxi), magari anche ficcandoci riferimenti politici eccetera che sono di fatto scomparsi da secoli (non mi riferisco allo schierarsi politicamente, ma proprio a nominare eventi, personaggi, eccetera).
Insomma, non semplicemente un "Dylan senza smartphone".

Tornando in tema: un ritorno alla normalità può benissimo coincidere con un albo del tutto normale, soprattutto considerando che molti albi "eccezionali" sanno di cartapesta proprio perché ti sbattono in faccia il "Ehi, ti stiamo mostrando questo cambiamento qui, vedi?", che poi personalmente non sopporto già quando ti mettono in grassetto il nome di qualcuno che poi ti devi ricordare perché alla fine sarà l'elemento chiave delle ultime pagine.


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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 8:38 pm 
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Ma "Tiziano" non ha detto di volere un solo Dylan? Quindi anche quello dell'Old Boy non avrebbe più dovuto essere ambientato negli anni 80.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 8:42 pm 
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Tiziano è la scusa ufficiale di tutto ciò che hanno combinato (e poi rattoppato) negli ultimi mesi.
Compresa la candidatura della Schlein, probabilmente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 9:16 pm 
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Vediamo di capire perché questa storia fa acqua da tutte le parti, inziando da qualche

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Intanto, sicuramente è un brutto segno quando la sottotrama del COME MAI Dylan si trova da quelle parti è più complessa della trama stessa.
A pagina 16 apprendiamo infatti che il casus belli è che Dylan, che si trova fuori Londra (MOLTO fuori Londra), è stato piantato dalla sua FIDANZATA che si era appena SEPARATA dal marito e approfitta di Dylan per farsi portare dall'AMANTE.
A questo aggiungiamo poi il clichè della NEBBIA e dell'essersi PERSO.
Tutto questo concentrato e compresso in UNA SOLA tavola! Un'orgia di informazioni!

Nella pagina dopo, come se non bastasse, arriva pure il cervo che attraversa la strada, che però se non fate attenzione sembra che Dylan si stia andando a schiantare contro un graffito paleolitico!

A questo punto, dobbiamo per forza notare che Dylan, che sta procedendo nella nebbia più fitta del mondo, e che quindi immagino che stia andando a due all'ora, altrimenti è scemo, arriva il cervo e la macchina sbanda, sgriscia, linee cinetiche da tutte le parti, e bam, botto enorme, macchina che non parte, e tutto. Ottimo.

La situazione non migliora, vedendo Dylan che, ormai appiedato, invece di mettersi sulla strada, che sicuro da qualche parte arriva, si inoltra nel bosco.

Appena arriva alla città senza nome, lo scenario è:
-strade completamente dissestate, rampicanti in tutte le case, vetri spaccati, macchine devastate, bambole in mezzo alla strada, scarpe in mezzo alla strada. Ecco perché Aaron, il boss dei ciechi, dice che loro "ripagano la città con gesti di cura e totale dedizione". Vivono in una discarica a cielo aperto, ma con cura e totale dedizione.

La sezione cliché ovviamente non è finita, perché alle pagine 25-27 un cliché aberrante: la "mano sulla spalla dell'eroe distratto girato che lo fa spaventare a morte con poi il responsabile dello spavento che dice mi spiace, non era nostra intenzione spaventarti". Forse il peggiore in assoluto, insieme al maledetto "silenzio assordante" di pagina 96. Brrrrrrrr.

Una torre di raffreddamento, scopro oggi, è alta tipo 200 metri. Quindi Dylan, che passeggia da minuti e minuti nella città, la vede solo a pagina 25, con un idiotissimo "ma quella è...", sì Dylan, quella costruzione che forse si vede pure dalla Luna, e che tu incredibilmente non hai notato, è una torre di raffreddamento. Valla subito subito a toccare, che tra l'altro fa tanto bene alla pelle.

Non so se l'avevo già preannunciato, ma in questo albo nulla ha senso.

Dylan cammina per le strade della città: con la coda dell'occhio avverte una presenza alla finestra, ma non fa a tempo a vederla; poi con un "?!" d'ordinanza percepisce una figura dietro un albero, ma anche questa non fa a tempo a vederla. Ecco perché QUANDO GLI SI AVVICINANO ALLE SPALLE CINQUE ENERGUMENTI CIECHI CON IL BASTONE Dylan non si accorge di un bel cavolo. Sente i pispigli dietro un albero, ma non sente Geryon col bastone che si avvicina! Che idiozie cosmiche!!!!!!

-La mia parte preferita! Dylan racconta la sua storia, dice che ha avuto un incidente con l'auto, che si è perso nel bosco, che ha girato a vuoto per ore. E nessuno batte ciglio. Poi dice "Nel bosco non riuscirei a vedere molto" e allora la cieca con le minne enormi (chissà poi perché queste minne enormi!) dice "Tu... Vedi?!". Ma siamo alla follia! Stai a vedere che arriva uno straniero ogni cent'anni, e magari tu pensavi che era pure cieco! Ma c'era una possibilità su cento miliardi! E non è che sta minnona senza cervello NON SA che nel mondo esistono anche i non ciechi, perché in questa città senza sens... cioè, senza nome, ci stanno pure i non ciechi! Che delirio!

-Siccome non mi piace tralasciare niente, aggiungiamo pure che Aaron nel giro di due pagine, dice due volte "come avrai capito". La Contu non sa scrivere, e questo ormai è assodato.

-Intanto apprendiamo che il vecio cieco si chiama Aaron, e che il palestrato cieco si chiama Geryon, opportunamente nerettati, e poi BASTA. Finiti i nomi. Questo dà tantissimo l'idea sulla capacità della Contu di creare un racconto corale.

-Altra follia: pagina 31: in ogni vignetta Dylan vede arrivare da tutti i lati altri ciechi, ma proprio a frotte, ciononostante aspetta solo la pagina dopo per lanciarsi in uno dei suoi idioti "Ma che...?!", quando vede altre persone che si avvicinano. Cioè, Dylan ha i riflessi di un bradipo assoluto!

cavolo, siamo ancora a pagina 30... Questo albo è un incubo...

-"Geryon ti metterà a disposizione del cibo e un giaciglio". Troppo lusso: Dylan viene chiuso in una stanza con le sbarre alle finestre, anzi, con le sbarre e basta, senza finestre, e messo a dormire su una brandina che nemmeno a Guantanamo! Hanno a disposizione un'intera città tutta vuota, e Dylan dorme lì!

-Dopodiché, la mia frase preferita in assoluto: Aaron (prima di ripetere per la seconda volta che non ricevono spesso ospiti) dice a Dylan: "prima di partire, ti prego, lascia che ti guidi alla scoperta della mia comunità". E allora uno dice, adesso la Contu ci rivela tutta la sua maestria facendoci vedere questa comunità in tutto il suo splendore, nella sua efficienza e complessità. Abbiamo allora, in DUE PAGINE, dico DUE, nell'ordine:

un tizio che zappa;
una tizia che semina;
un tizio che rastrella;
una donna che sciacqua i panni;
una donna che stende i panni;
due tizi che pescano.

E BASTA. Questo è Aaron che "guida Dylan alla scoperta della sua comunità". E questa è la dimostrazione di come la Contu sia brava a creare un mondo nel quale il nostro eroe si sta muovendo, cioè, mi sembra proprio di essere immerso in questa comunità che lei mi ha guidato a scoprire. Che tour emozionante, che visita esaltante, che itinerario emozionante! E il biglietto è costato solo 4 euro e 40!

Ma ditemi voi, siamo solo a metà, le scimunitaggini da qui in poi raddoppiano di numero e di gravità, culminando in un finale totalmente folle... Ma su QUANTE di queste cose dovrei soprassedere per dire "va bè, dai, è solo un fumetto?".

-Il culmine di idiozia del nostro protagonista: dice ad Aaron "la strada per andarsene è da quella parte, giusto?". E glielo dice INDICANDO COL POLLICE LA DIREZIONE. A un CIECO!!!!!! Siamo alle barzellette sui carabinieri! Indicare col pollice a un CIECO!

-lo so che non lo dovrei dire, perché nOn nE hO lE pRoVe, ma alle pagine 57 e 58 ci sono solo balloon in cui Dylan dice idiozie appiccicate lì da Recchioni, e infatti i disegni di Santucci (?) diventano completamente diversi, chiaramente sostituiti dopo.

L'apoteosi la raggiunge la pagina 58, in cui Dylan fa la sua malafiura del mese. Io lo ADORO quando fa il gradasso, e poi lo catafottono di legnate. Quando spara la sua frase a effetto perepèm, e poi non riesce a dare manco una carezza, e lo saccagnano di legnate! "Non avrei mai pensato di picchiare un cieco, ma...", e liscio totale, SWIIIIISSS, e pugnazzo in faccia morto! Mi fa sempre sdraiare questo suo lato bulletto, e poi la cafiàta subito dopo. Non dà neanche un pugno, e si becca tre badilate bestiali.
Badilate che ovviamente avrebbero ucciso un bufalo, ma non Dylan, che ha la tempra di un damerino di città, e quindi è un grande incassatore di -letterali- bastonate in faccia da parte del cugino muscoloso di Schwarzenegger.

-la parte da 61 a 71 consiste solo in gente che grida cose insensate, l'apoteosi del neretto, quindi le salto.

-ritroviamo Dylan legato solo per le mani in una stanza NON chiusa a chiave, non si capisce quindi perché non provi a scappare, salvato ovviamente da una donna incinta all'ultimo mese, no, all'ultimo MINUTO di gravidanza, perché ovvio, nel regno della Contu le cose funzionano così.

-da qui in poi non funziona davvero più niente, nè a livello drammaturgico, nè a livello logico.
Dylan e la donna prena devono aspettare comunque che sorga il sole prima di muoversi. Ovviamente Dylan, che è un pericolo enorme per la comunità, viene imprigionato, ma non c'è nessuno nelle vicinanze che lo controlli. Ricordiamo: è solo legato per le mani in una stanza non chiusa a chiave.

Detto questo: hanno tempo fino all'alba per organizzare un piano di fuga, e invece, non parlano di niente! L'unica idea che viene all'indagatore dell'incubo è cercare di FARE QUANTO PIÙ RUMORE POSSIBILE cercando di spaccare un lucchetto con una pietra, dice proprio così, "non abbiamo altra scelta", e giù pietrate rumorosissime sul lucchetto, ovviamente inutili. Non sarebbe nemmeno così grave, se due pagine dopo lei non dicesse che c'è UNA LEGGENDA SECONDO LA QUALE POTREBBE ESSERCI UN BUCO NEL MURO DI CINTA, e Dylan è l'unico che potrebbe trovarlo. E questo invece di dirglielo durante la notte, glielo dice dopo che Dylan ha suonato Battery sul lucchetto fino ad allertare tutti.

Ma soprattutto, questi ciechi hanno dimostrato di vederci meglio di Daredevil per tutto l'albo, e questa NON RIESCE A TROVARE UN BUCO NEL MURO DI CINTA SENZA USARE GLI OCCHI?????????????????????????? Nulla ha senso in questo albo! Nulla!!!!!! Cioè, tanto per dire, Dylan e la cieca scappano e lei SA che sono finiti nella zona proibita (perché chiaro, c'è una zona proibita, di cui non si parlava prima, non si parla dopo, e non serve mai a nulla!), quindi questi vedono meglio di me!!!!!

Dopodiché, siccome la storia deve finire (perché in Dylan le storie non finiscono quando viene un'idea su come farle finire, ma finiscono quando finiscono le pagine), il gigante pelato muscolosissimo, che ha più superpoteri di Colosso, in un nanosecondo decide che deve prendere fuoco per colpa dell'avversario più fesso di tutti, ossia Dylan Dog.
Si scatena una colluttazione, un paio di case prendono fuoco a pagina 90,e a pagina 92 ci sono già i pompieri!!!! E non è passato nessun tempo particolare, perché a pagina 94 Dylan e Bloch si abbracciano per la prima volta.
Quindi le case prendono fuoco, e i pompieri riescono ad arrivare in massa PRIMA CHE AARON POSSA ALZARE LA FALCE PER AMMAZZARE DYLAN! Ma che razza di roba è questa?!?!?!?!!?!?!?!!?!?!?

Per non parlare del fatto che questi sono ciechi, ma percepiscono pure il respiro di quante persone ci sono nella stanza - letteralmente, lo dice Geryon - e non si accorgono che stanno arrivando dei camion dei pompieri, e quello si accorge che sono arrivati solo perché - momento buffissimo regalatoci dalla Contu - gli finisce l'acqua in testa! E la storia finisce!

L'arrivo di Bloch e compagnia è più randomico di quello dell'albo "Una pessima annata, ed è quanto dire. Ed è IDENTICO, per forma e nonsense, a quello della Bestia della brughiera, cosa che è UN PESSIMO SEGNO. In quell'albo, lo ricorderete, nessuno si accorge che stanno arrivando DUE ELICOTTERI sopra le loro teste!

Alla luce di tutto questo, che è INCONTROVERTIBILE, e scusate la modestia, ma ad un albo così, ma che voto vuoi dare mai????

I disegni di Santucci alternano momenti di caratura straordinaria a disegni buttati via in maniera anche dozzinale, per cui è stata una mezza delusione anche da questo punto di vista.

ZERO dal punto di vista editoriale, per via della consueta truffa dei furbetti del quartierino.
Tre, e sono gentile, dal punto di vista della sceneggiatura, ma solo per il prologo similbiblico che a me prende sempre.
Un sette, forse, dal punto di vista dei disegni.

Voto VENTI al logo che torna quello originale, che Recchioni è un mese che rosica e critica sui social chi gli dà il pane su questo cambiamento di logo, e io godo come un gladiatore!

Voto CENTO alla nuova formula dell'editoriale in cui Mister Roberto Recchioni, il mogul del fumetto italiano, viene ridotto al rango di un qualsiasi Gianmaria Contro che deve riempire una pagina del peggior magazine mai uscito. E io volo proprio altissimo. Solo solo la scomparsa della rubrica della musica mi fa esilarare.
Solo solo su questo editoriale ci sarebbe da svarionare per un mese, ma sinceramente mi secca.

Che qualcuno abbia pensato che questo albo potesse essere l'inizio di qualsiasi cosa, è la cosa più assurda di tutte.
Che amarezza...

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Ultima modifica di Keanu Coen il ven mar 03, 2023 11:51 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #438 - La città senza nome
MessaggioInviato: ven mar 03, 2023 9:34 pm 
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Giuda ballerino95 ha scritto:
Non capisco dove sta la tragedia. Che non vi sono più differenze?! Manco quando è nato il Maxi vi erano.


La tragedia, per così dire, Giuda, è che prima nessuno ti diceva che c'erano delle differenze, dato che non ne erano previste. Adesso TI DICONO e ti STRADICONO, e ti RIPETONO, e si VANTANO che ci sono delle differenze e le differenze NON SOLO NON CI SONO, ma sono proprio ESATTAMENTE gli stessi albi.

C'è un nome, per cose così: si chiama pubblicità ingannevole. Non gliene frega niente a nessuno, men che meno a me, ma è una TRUFFA, che a volte sconfina, spiace dirlo, nella circonvenzione di (lettore) incapace.

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Keanu Coen ha scritto:

Voto VENTI al logo che torna quello originale, che Recchioni è un mese che rosica sui social su questo cambiamento di logo, e io godo come un gladiatore!


Brutta cosa quando sei la Cassandra nemesi-ogena di te stesso... come quando il Geggno veniva qui a cazziarmi indispettito perché sostenevo che l'aver tolto il logo bicromatico random gli si sarebbe ritorta contro, e lui si vantava cocciutamente che quello in trasparenza o sovrapposto era il nuovo arrembante marchio di fabbrica della revolutio de noartri perché avevadecisocosìgnè. :3

Coda (back into) tra le gambe e
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Per favore, e lo ripeto, PER FAVORE, evitate di infarcire i post di spernacchiamenti e perculate rivolte a Recchioni.

Ne abbiamo letti a centinaia, in passato, ma ora anche basta. Scrivete tutto quello che volete sulla scarsa curatela, sui problemi delle storie, sulle incongruenze eccetera, ma basta sbertucciamenti e attacchi personali, altrimenti li cancelleremo assieme a tutto il messaggio.

Da qui in avanti, senza ulteriori avvisi.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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La vignetta più bella di tutto l'albo.

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Forse voleva controllare se fossero ciechi per davvero :D

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Altair ha scritto:
Forse voleva controllare se fossero ciechi per davvero :D


L'espressione pietrificata di Aaron è meglio di qualunque commento!

A questo proposito, dimenticavo uno dei difetti peggiori dell'albo: una tragicissima mancanza di ironia.

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Keanu Coen ha scritto:
una tragicissima mancanza di ironia.


la vignetta a pag 92 in cui il "caporione super gasato" viene annaffiato prepotentemente mi sembra sufficientemente ironica per dargli "una calmata" ... eppoi tutta la storia che ruota su sti "illuminati" che credono di "aver visto la luce della verità", ed ironicamente sono ciechi, mi sembra andar contro quanto scrivi. Sia chiaro il riferimento alla pag.92 lo fa Contu in una intervista s

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Ulteriore prova che l'autrice possiede a malapena gli strumenti di quello che fa/dice:
in quella scena semmai si può parlare di comicità, volontariamente goffa e fuori luogo, rendendo ridicolo il contesto e il pre-testo (cioè quello che lo precede, impoverendolo e degradandolo indirettamente).

L'ironia è un'altra cosa, fidati. :roll:

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Concordo con Wolkoff, ma pierrebi ha ragione, sono stato precipitoso. Non intendevo precisamente fare un distinguo tra ironia, umorismo, comicità, alleggerimento comico, e così via. Intendevo semplicemente dire che è un albo molto, ma molto serioso, laddove invece qualche momento più easy avrebbe molto giovato. Uno su tutti, per esempio la presenza di un Groucho ispirato, che avrebbe smorzato, ad esempio, l'asfissiante scena tutta urlata del rituale.

La scena finale del gavettone è sicuramente un alleggerimento comico, ma come dice Wolkoff è una pezza peggiore del buco, perché è completamente ingiustificato, non adeguatamente preparato, rovinando quello che era stato costruito prima, e soprattutto arriva troppo tardi, secondo me. Non saprei come dire, ma è un alleggerimento comico SCORRETTO.
Nel migliore dei casi, si tratta comunque di una pagina in tutto l'albo.
Il fatto che la Contu citi questa scena come elemento a FAVORE dell'albo è semplicemente, per me, la conferma della sua inadeguatezza a Dylan Dog.

Dylan che cerca di sdrammatizzare con le sue battutelle, peggio mi sento, visto che invece di risultare simpatico risulta ridicolo (specialmente nelle pagine che ho evidenziato, e sempre secondo me, attenzione).

Per quanto riguarda la storia dei personaggi che credono di avere visto la luce ma sono ciechi, anche qui si potrebbe parlare di ironia, ma non me la sento di dire che è una cosa che salva l'albo, o che in qualche modo lo ha reso meno pesante, anzi, sarebbe un'ironia talmente tragica da appesantirlo ulteriormente. Cioè, è l'UNICA caratterizzazione di questi personaggi, di Aaron in particolare, dato che Geryon aveva provato ad avvertirlo di non coinvolgere Dylan, ma Aaron si è dimostrato ancora più cieco del normale. Troppo insistito, come tema.

Infine, per quanto mi riguarda, che la Contu ritenga la pagina 92 un twist di spirito, ci sta, ma non significa che per me abbia colto nel segno, anzi, tutto il contrario! Mi ricorda il capitano Holt di Brooklyn 99 quando dice "Why is no one having a good time? I specifically requested it!"

Ma, ci sto pensando ora, basta citare lo scambio di battute tra Geryon e Dylan: "Ai bambini piace giocare a mosca cieca. Divertente, non trovi?". "No, non tanto".

Comunque, Pierrebi, a che intervista fai riferimento? La puoi postare?

Per maggior chiarezza, modifico la mia frase in "Questo albo manca tragicamente di ironia, e laddove c'è, non va a segno".

E aggiungo: non è che manchino alcuni tocchi interessanti, anche nelle dinamiche tra i personaggi (a pagina 26, Aaron, un vecchietto, che con un solo tocco sul braccio del gigantesco Geryon fa capire che lì è lui che comanda), ma è tutto annegato in questa sceneggiatura nulla, dove tutto procede per i soliti accumuli di cliché, banalità, automatismi e voragini di logica, che in Dylan non sono purtroppo una novità.

E su tutto pesa questo macigno di questi ciechi che si muovono con totale disinvoltura, che sanno sempre dove si trova un personaggio anche quando sta zitto e non si muove, che riconoscono dal respiro quante persone ci sono in una stanza affollata, che con precisione svizzera pensano di poter ammazzare a colpi di falce una persona in mezzo a dieci altre, bambini ciechi che CORRONO A PERDIFIATO, eccetera. Cosa che si mangia tutta la sospensione dell'incredulità che c'era, e mi spiace, ma non ce n'è più a disposizione per soprassedere su nient'altro.

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Ultima modifica di Keanu Coen il sab mar 04, 2023 6:07 pm, modificato 4 volte in totale.

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