SPOILER VARI ED EVENTUALI
Mettendo un minuto da parte la questione copertina teribbile, devo dire che a dispetto di qualunque pronostico questo è stato il primo albo della Baraldi ad essere comunque leggibile. Fatta salva in ogni caso la totale (e momentanea, almeno fino all'uscita del prossimo numero) mancanza di legame di quest'albo con quello precedente, e fatto salvo il totale scollamento che in quest'albo c'è tra la prima e la seconda parte (sembrano a tutti gli effetti due pezzi di due albi distinti!), devo dire che non è stato male. Niente di trascendentale, ma non è stato male. Mancano del tutto le componenti baraldiane che mi rendono illeggibili i suoi albi. Persino la parentesi
potenzialmente a rischio colossale di melassa zuccherosa, pruriginosa & peruginosa (in una parola: baraldosa) per me funziona. Il delirio con il sottofondo della poesia di Eliot (pur apparentemente slegato da tutto) è molto bello.
Non ci sono ragazze "sbagliate", non ci sono paturnie tardo adolescenziali, e anzi c'è una bella dose di sangue, in una scena totalmente implausibile, ma comunque bella cruenta.
E in più, ci sono anche i disegni di un Gerasi per me fantastico, super espressivo, alla faccia di quei disegnatori ultra blasonati (Roi, sei tu?) che ormai le espressioni facciali non sanno nemmeno più cosa sono.
Detto questo, la più grossa pecca rimane la scotchosità con cui è stata gestita l'operazione, che difficilmente si risolverà con il terzo albo, la stranezza di avere un albo diviso in due metà quasi incompatibili, e le consuete discrasie tra il "primo" e il secondo albo di questa "trilogia".
Tanto per dirne due:
-il tizio incappucciato nell'albo di Pontrelli (435) ha dei normali pantaloni senza tasconi laterali, e le mani nude (e infatti così lo vediamo nel flashback "ridisegnato" da Gerasi a pag. 78), dopodichè nello scontro con la polizia lo troviamo con dei bellissimi pantaloni cargo (pagg. 64-65), cioè con i tasconi laterali, e soprattutto munito di guanti (ovunque); tutto questo, senza citare il fatto che il tizio incappucciato sembra essere due personaggi totalmente differenti da un numero all'altro, dal punto di vista di quello che fanno;
-Dylan nel numero scorso dopo avere perquisito Kaplan dice: "Niente portafogli o documenti", mentre nell'albo di questo mese dice: "Non ho avuto tempo di cercare i documenti", cosa che è palesemente in contraddizione con la frase precedente.
Su Rania che cita la sincronicità totalmente a sproposito, ovviamente si stenda il sipario della carità.