Bruttarello forte ma non tremendo
Storia sicuramente riciclata da chissàdove (v. stili di Roi alternati), senza particolari pretese o complicazioni inenarrabili. Di sicuro non c'entra nulla col
Cajelli di
Napoleone, arrivato qui giusto per assestarsi nella piena mediocrità dylaniata.
Voto 5S_P_O_I_L_E_RComincio dalla
copertina, perché dai redazionali proprio non voglio parlare: saltati a piè pari con capriola carpiata.
Solito lavoretto da
cartone animato "piccoli brividi" dei
Cestaros. Qualsiasi idea originale viene appiattita dal citazionismo e dalla mancanza di uno sfondo, che è caratteristica del loro risparmio iconografico. Non la boccio perché preferisco vada in un'altra classe, non la mia.
Roi di lega mediobassa, ma qualcosa di più ispirato l'ho visto nell'alternanza di stili che contraddistingue le varie epoche di lavorazione di questo albo: bene il capo indiano, Desmond che si perde nell'ombra in onore alla old school rojana (p.30.ii), le urla multiple delle anime (p.31), le blobbate di schiuma isolante, la stregaccia à la #33
Jeckyll (p.81.i) e il demone sullo sfondo à la
UT (p.91.ii).
Male tutte le scene d'azione/colluttazione, che ormai risulta un trend dichiarato; ancora peggio quelle con esplosioni e fasci di luce elettrizzati che rasentano il ridicolo. Non era il disegnatore indicato per queste cose. Resa davvero scarsa per il museo del crimine, tra esterni spogli ed interni carenti. Non ho capito perché nell'ultima vignetta di p.79 Dylan sembri più vecchiardo di quello del PdM made in Bilotta.
Sulla storia in sé poco da dire... ed è tutto dire
Abbastanza innocua con qualche interesse per le prime 70p ad andar larghi - fino al bisonte diciamo, prima di svaccare nel telefilm di quarta fascia per dodicenni
- con la questione caruccia del nativo, il time loop provvidenziale, il corto circuito ecto-elettrico, la depressione oscura di Steve, etc. Non di certo per la retorica sull'ingiustizia della sedia elettrica, dai padri fondatori in avanti, spiegata come Giacobbo farebbe. Gestito abbastanza male il personaggio di Desmond, che risulta poco più di un idiota a corredo, e poco apprezzabile il sarcasmo a tutti i costi negli interventi di Miranda, specie quando va in giro in bikini per Londra durante quella 30ina di pagine di puro fanservice. Devo ancora capire cosa possano intuire gli eventuali clienti della (p.58) "
potenza di questa tecnologia" da un culo in vetrina
Il modo in cui si arriva allo scontro finale sembra scritto per una sceneggiatura da
Scooby Doo e non oltre, mentre il modo in cui questo scontro viene rappresentato/risolto mi risulta una chiara offesa nei confronti del lettore/consumatore, con una media di 30anni suonati ed oltre 200 albi letti
.
Per i dettagli di squasso logico, aggiungo solo che la prostituta dovrebbe esser stata SCIOLTA nell'acido da Desmond, ossettutto, per liquefazione (p.48) secondo il metodo J.Haigh, mentre quando "il demone" prende possesso del suo corpo per lanciar saette chemmancoPikachu, il cadavere sembra quasi intatto, a parte qualche screpolatura da abbronzatura senza crema
.
Torno in poltrona poco elettrizzato da rrobe similmente atomizzate...