Guriko ha scritto:
Sì ma infatti pure i primi 69 o i primi 100 erano pieni di magagne (ragazzi scrivere una sceneggiatura perfetta è quasi impossibile per chiunque), io ricordo Dal profondo scritto a 4 mani con Castelli che aveva degli evidenti buchi di trama. Detto questo, Keanu fa bene ad analizzare ogni vignetta e a fare le pulci agli albi, io lo leggo sempre con interesse anche quando non sono d'accordo.
Grazie mille Guriko, sei gentilissimo. Chiaro che io non voglio convincere nessuno, ma solo dare degli spunti. Spero si capisca, in ogni caso, che l'idea non è soltanto quella di elencare tutti gli errori, che sarebbe una critica sterile, ma quando è possibile far capire che gli errori sono sempre sintomo di qualcosa, e nel mio piccolo proporre magari una soluzione.
Certamente è difficilissimo scrivere una sceneggiatura perfetta, e anche negli albi di Sclavi spesso ci sono cose che non mi piacciono, e che non tornano. Però, per dirti, l'altro giorno, su stimolo di Goblin, mi sono riletto "L'uomo che visse due volte", e ho provato a rileggerlo con l'ottica del Keanu di oggi. Capace che ho pure pensato "Milza, oggi lo distruggo 'sto albo!", e invece!
L'albo, non uno dei miei preferiti, ha pochissime cose che non vanno. Non me le sono segnate, ma mi ricordo che c'erano alcune (poche) fisionomie che non andavano (ma era anche il primo Dyd di Venturi!), la trama a tutt'oggi mi risulta incomprensibile (temo che sia colpa mia, però), Mehis che spara fulmini magari anche no!, e il plot twist finale, con l'ennesimo scambio di ruoli tra Pascal e Mehis, è tiratissimo per i capelli.
Ma a parte questo, zero idiozie, zero errori, zero magagne. Niente che mi facesse incavolare a morte. Solo splatter, blasfemia, sexo, e Groucho sparato a pallettoni! Chiaro che se Venturi si faceva pigliare da un attacco di Nicolamarite, quell'albo lo devastava!
Al contrario, come dicevo, ho recuperato "L'alleanza", sempre di Bilotta, e c'era da mettersi le mani nei capelli. E quando ho iniziato a leggermi l'albo di cui questo è un sequel, scritto dalla Barbato, ho desiderato di diventare cieco, piuttosto!
Esistono sceneggiature di ferro, inattaccabili, esistono sceneggiature così così, ed esistono sceneggiature offensive per chi legge. Ed esistono anche, ahinoi, disegnatori che non fanno nulla per rispettare quelle inattaccabili, o per migliorare quelle non proprio brillanti (il caso odierno).
Mi è venuto l'esempio perfetto: qualche tempo fa, in un'intervista, Roi si dichiarava contento della svolta di Recchioni perché finalmente aveva modo di realizzare storie non tutte uguali, con soluzioni grafiche nuove, e non la solita paccottiglia che gli affidavano. E su questa cosa io gli ho fatto un applauso, perché è vero che Recchioni è analfabeta, però è anche vero che disegnare una sua sceneggiatura non dev'essere affatto noioso.
Detto questo, questa storia di Bilotta mi ha lasciato la medesima impressione. Mi ha dato l'idea di una storia che se la riceveva Roi diceva "Madonna mia, un'altra palla mostruosa da disegnare!".
E in ogni caso, Guriko, qui si sta anche parlando di altro: abbiamo attraversato un triennio di storie le cui sceneggiature sono state vivisezionate per farle diventare qualcos'altro, una situazione troppo estrema e troppo negativa anche solo per dare un giudizio critico onesto. Per mesi alle storie io ho messo ZERO, perché è impossibile giudicare qualcosa che è stato modificato tre volte, e ridisegnato sei volte.
Comunque, l'esperimento di "L'uomo che visse due volte" mi è piaciuto, se avete qualche altra storia da proporre, fatemi sapere!