Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Non riesco a non apprezzare questo sberleffo di Enna, che ci propina una storia volutamente mediocre, per poi dirci nel finale che questo albo, così come tanti altri di questi ultimi tempi, in cui Dylan subisce la storia invece di esserne protagonista, sono mediocri.
Mah, io sinceramente non ci vedo affatto una
aurea mediocritas ostentata in chi si rifà un po' pretenziosamente a Fr.Bacon, Escher, Jung, iperuranismi, prodigi metafisici, etc. invece di proporre la parodia del classico episodio da cliente-indagine-mostro-twist. Anzi, mi sembra un voler sparare alto senza averne i mezzi - o le idee, come ammette espressamente lo stesso albo
.
Il discorso sul Dylan che sia protagonista (passivo) o meno, rientra solo nel mantra di meta-criticare il lettore critico e le riserve che questo pone alla testata da oltre un decennio. Alcune forme di disappunto espresse in questo albo (sia tramite le voci della scuola di scrittura creativa, che negli interventi del narratore auto-riscrivente) sembrano proprio prese dai nostri discorsi sul forum, ma vale un po' su tutti i canali di comunicazione.
Quindi sberleffo sì, ma solo per dileggiare le perplessità del suddetto lettore mettendo le mani avanti onde pararsi le terga, per cui viene preso. Una forma di dileggio che ha finalità poco amichevolmente ironiche a mio vedere, ma puzza tanto di rancoroso rosicamento da malservito rancido in chiusura di un'epoca, al tramonto della gestione RR, in cui il Sommo Incompreso doveva togliersi gli ultimi (meta)sassolini contro gli stessi lettori critici su cui incespica da anni, e che secondo lui non lo hanno "capito", da incompetenti premuniti... poeraccio
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Più che Antonio Cassano, mi sembra Allegri che riprende Adani, dicendo che non è mestiere suo criticare...