Cravenroad7

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#361 - Mater Dolorosa
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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 12:29 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Dear Boy ha scritto:
alemans123 ha scritto:
Boh non so te ma io lo sento quando una storia è scritta con il cuore e quando non lo è e questo fa la differenza.
Però ne il Cuore degli Uomini il cuore sta solo nel titolo.
alemans123 ha scritto:
:-) :-) Non sono d'accordo però de gustibus
C'entrano poco i gusti.
È una storia che vuole razionalizzare il sentimentalismo del protagonista.
A me non è neanche dispiaciuta, pur non condividendo la tesi revisionistica che vuole imporre, ma l'emotività è altrove.

Che poi il teorema "cuore=bella storia" mi sembra molto discutibile.
Per me il capolavoro di Sclavi è Inferni per la lucida e algida costruzione della sceneggiatura al servizio di una visione precisa.
Mentre una roba come Oltre la Morte che trabocca emotività dell'autore da ogni vignetta, mi è sempre sembrata un gran pasticcio.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 1:38 pm 
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Concordo con Dear, anche se ammetto di essere da sempre affezionatissimo ad Oltre la morte :D :D :D

@alemans

Non voglio trasformare questo topic in una disanima sulla figura dell'eroe noir. Sicuramente la teoria secondo cui Dylan è un eroe più dolente e tristemente ironico alla Marlowe che un pistolero del cazzo alla Mike Hammer e l'altra merda è tutta da dimostrare. Ma rapidissimamente: Marlowe beve e fuma in un'epoca in cui tutti bevono e fumano, e lo fa anche meno rispetto ad altri (tipico l'occhio sarcastico con cui Marlowe contempla le crapule altrui, rispetto alle quali lui è quasi sobrio, in tutti i sensi). Ma Merlowe non è quasi mai "macho", e neppure Dylan, che nel suo rapporto con il bere, il fumare e il mangiar carne abbassa il proprio grado di mascolinità diventando molto più simile a (che dio mi perdoni) uno di noi.
Anche il rapporto di Dylan con l'autorità è conflittuale: s'innammora di una terrorista, finisce in galera una volta l'anno e in almeno una occasione ha tentato di far fuori il Sovrintendente. E DEVE essere conflittuale, come dimostra l'introduzione del personaggio di Carpenter: altrimenti non sarebbe un outsider, sarebbe un integrato. L'amicizia con Bloch è una necessaria eccezione, peraltro non rara nel genere noir. Anche il suo rapporto con le donne ricorda molto da vicino quello degli investigatori hard boiled (vedasi la scena di seduzione della signora Grayle in Addio mia amata e il finale dell'hammettiano Il Falcone Maltese). Quanto alle capacità deduttive, Dylan non è nè un genio nè uno sprovveduto. Esattamente come il detective noir per eccellenza, che non è mai un cervellone alla Hercule Poirot: protagonista non è mai "il caso", ma il contesto.
Ecco: il protagonista è il contesto in cui si muovono i personaggi. Come in Dyd e anche come nell'horror anni '70, quello di vaga denuncia sociale, quello che veniva realizzato con i quattro soldi racimolati dall'aver fatto girare qualche pornazzo in certi libertini circuiti privati (cominciarono così Wes Craven e Tobe Hooper, ed è forse fra le ragioni per cui i loro primi film sono così sottilmente percorsi da quel lieve filo di erotismo pruriginoso che Sclavi riesce così egregiamente a replicare nelle sue storie).
Ecco perché è così importante parlare delle citazioni in Dylan Dog. Le citazioni sono uno dei tanti elementi che compongono il contesto, se non altro quello culturale in cui le storie nascono e fermentano, fanno parte di quel quid che l'autore cerca di dire, sono uno dei tanti strumenti della consapevolezza (quindi non solo il "cuore", ammesso che esista, ma anche la tecnica) con cui un autore cerca di far pervenire al lettore la propria VISIONE.

La VISIONE che mi arriva da I Vampiri di Sclavi (sempre seguendo l'esempio da cui sono partito) è la seguente: la società fa schifo e ci sono ingiustizie che andrebbero combattute. Ma combattere le ingiustizie, soprattutto in certi modi, trasforma anche noi in mostri. Allora cosa ci resta? Sperare e continuare a credere nella libertà. Piaccia o non piaccia, gusto o non gusto, voglio credere che siamo d'accordo nel considerare tutto ciò più pregnante del semplice limitarsi a citare dei quadri in Mater Dolorosa, o Walking Dead in quella maniera in Mai più Ispettore Bloch, o Nelson Mandela a mò di moralina finale in Anarchia nel Regno Unito, eccetera, eccetera, eccetera.
Chiaramente una citazione può anche essere un "gioco", un momento di comunione fra autore e spettatore. Ma non si può abusarne al punto da rendere una storia una sterile collezione di "cose" prese qui e là dalla tua libreria personale.

Ah, poiché lo stai "citando" ( :D ) il Fantozzi che s'intravede sullo sfondo narrativo della Macchina Umana dimostra che Bilotta, con tutti i suoi alti e bassi, ha capito COME si mettono le citazioni al servizio della narrazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 2:34 pm 
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Dear:

Con cuore intendo che è scritta CON il cuore ovvero scritta per un tema SENTITO dall'autore. Non che debba trattare di sentimenti. Anche Inferni mi sembra scritta con il cuore nel senso che tratta la visione dell'inferno di Sclavi.

Per quanto riguarda il teorema "cuore=bella storia" è chiaramente discutibile ma come tutto. Difatti non è detto che una bella storia scritta con il cuore debba necessariamente piacere così come una storia come Killer! (che non mi sembra scritta con un tema particolarmente a cuore) non possa piacere.

Don Cristo

Neanche io voglio entrare nel confronto su Marlowe e Dylan anche perché non lo conosco benissimo. Già siamo OT così figurati se andiamo anche su questo tema :-)

Cita:
La VISIONE che mi arriva da I Vampiri di Sclavi (sempre seguendo l'esempio da cui sono partito) è la seguente: la società fa schifo e ci sono ingiustizie che andrebbero combattute. Ma combattere le ingiustizie, soprattutto in certi modi, trasforma anche noi in mostri. Allora cosa ci resta? Sperare e continuare a credere nella libertà.


Certamente non posso che essere d'accordo. Questo è quello che dice l'albo. Questa è la visione di Sclavi. Se guardi bene un tema simile è trattato in "Al Servizio del Caos". Anche lì la società ci trasforma in mostri, usando la metafora del cellulare. Cosa ci resta in quell'episodio? Cosa vuole dirci Dylan/Recchioni quando non butta il cellulare ma lo tiene? Vuole dirci di non crederci assolti buttando un cellulare ma di essere consapevoli di essere coinvolti in una società che non rispetta tutti. Trovi molte similitudini di TEMA fra i due albi. Non so se Recchioni abbia volutamente scelto di riprendere quel tema oppure no. Forse è più citazione questo di tanto altro.

Cita:
Ma non si può abusarne al punto da rendere una storia una sterile collezione di "cose" prese qui e là dalla tua libreria personale.


Frase interessante. Ma non è forse quello che ha fatto Sclavi? Credo che quasi ogni suo albo sia una citazione. La differenza tra "citare per esprimere la propria visione" e "prendere delle cose qui e là dalla tua libreria personale" è molto labile. Si fanno le stesse cose ma una è positiva l'altra negativa. Riconosco che è un vicolo cieco quello in cui ci stiamo andando a cacciare... :-) :-)

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 3:04 pm 
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Più che altro penso che Recchioni sia consapevole quanto noi che Dylan dev'essere un outsider e ha scelto una strada narrativa che conduce in parte in quella direzione.

Impossibile negare che Killer! (tanto per fare un esempio nuovo e fresco :D ) è una serie di citazioni con poca sostanza alle spalle, ma è anche vero che Sclavi in quel periodo scriveva come un dannato, sette-otto storie di dyd contemporaneamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 6:28 pm 
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Ancooooooora con questa storia di Killer! :mad:
Quando c'e da affibbiare un paragone sul citazionismo ripieghiamo sempre su quell'albo come pretesto stracotto a trapuntino. Che non c'entra quasi nulla con le citazioni di Vampiri o con quelle nella storia di questo mese.

Forse non è chiara una cosa:Killer! non presenta una congestione sparpagliesca di citazioni sterilmente autcompiaciute nel loro onanismo come in questo episodio. E' esso stesso una evidentissima rivisitazione integrale ed integrata - se non parodia, per certi versi - di un film cult. Riplasmato in salsa Dylan. Qualcuno potrà parlare di plagio da parte di Tiziano, ma lo smaccato spunto di base - e FUNZIONALE - viene poi rimodulato con altri spunti d'inventiva sclaviana per acclimatarlo all'ambiente dylaniato... aggiungendo tra le altre cose un personaggio come il Rabbi, e tutti i motivi d'ispirazione cabalistica. Magari anche quelli scopiazzati, ma il metterli insieme crea un mix a sé stante che in alcuni casi è più spassoso delle schwarzeneggerate a suon di piombo, e di gran lunga più dylaniato di molti cameos ficcati di straforo in storie più recenti.

Il prossimo che lo cita gli mando a casa un energumeno così dal futuro e saranno alohas amarognoli :)

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: gio ott 20, 2016 7:39 pm 
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C'è anche da dire che, chessò, accostare la storia del golem a quella dei cyborg è mooooolto coerente e sensato.
Uno dei padri fondatori della robotica, dei cyborg e di tutti gli automi è proprio asimov, che era figlio di bottegai ebrei, e il golem è il difensore del popolo ebreo, nato con l'impossibilità di causare loro danni (tipo i robot di asimov).
Tra l'altro se rabbi è creato, fisicamente, sulla base di Woody Allen è divertente il fatto che Allen, nato da famiglia di origini ebraiche, abbia pure frequentato per otto anni la scuola ebraica e poi la Isaac Asimov school.
Roba che si trova su wiki, eh, niente di troppo trascendentale.
Saranno coincidenze, ma forse no, e non ricordo altre citazioni nel tanto odiato killer.

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 9:36 am 
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Ma io non odio Killer! L'ho spesso usata come esempio di una storia tra le prime 100 che non era questa grande storia. A mio parere Killer! è inferiore come storia a molte storie pubblicate in questo periodo. Per dire, la considero allo stesso livello di Remington House (e qui Wolkoff farà partire l'energumeno verso casa mia :-) ).

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 10:18 am 
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Siccome si parlava di citazioni slegate in Killer, come fosse un mater dolorosa qualunque, ho cercato due cosine nell'internette ed è uscito fuori che le citazioni che io ricordavo (non lo leggo da tanto) sono tutte collegate, non so se casualmente o meno.
La storia è leggera, ma è scritta con una qualità che la barbato si sogna la notte, sopratutto quella di oggi.
E sopratutto spaventa, cosa che non guasta in un horror lol

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 10:49 am 
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E' l'annoso discorso della citazione creativa di Sclavi. Poteva prendere la trama di un'intera storia già delineata e conosciutissima per poi stravolgerla in qualcosa di nuovo. Killer! non è un capolavoro, non si avvicina nemmeno ai migliori Sclavi, ma a mio parere è una storia riuscita con una citazione (o spunto, ricalco iniziale, quel che volete) artisticamente rivista e risolta in qualcosa di funzionale a ciò che aveva in mente l'autore. Succede in Killer!, in Verso un mondo lontano e in altri albi. Succede anche in Cattivi pensieri, dove si vede però che il materiale dell'ispirazione soverchia l'ispirazione di uno Sclavi svogliato e ne esce qualcosa di piatto.
Tuttavia albi come Killer! costituiscono un paragone sbagliato per le citazioni di Mater Dolorosa perché lì la citazione è la base stessa (la traccia o almeno il primo gradino) della storia, qui delle semplici strizzate d'occhio. Un paragone più calzante è ad es. (come detto in post precedenti) con Cagliostro dove però le citazioni hanno un perché, non danno l'impressione di essere messe lì come semplici lustrini. Es. in un viaggio americano, in uno zibaldone di ingredienti horror made in USA, ecco che Dylan incontra tre ceffi da galera che hanno le sembianze di tre famosi attori entrati nell'immaginario collettivo come vilains: Kinski, Lorre e Karloff.


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 10:58 am 
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Località: Corbetta
Totalmente in disaccordo!! Medusa, Lo specchio dell'anima, Memorie dal Sottosuolo, Il prezzo della morte, Sciarada, Nebbia, Necropolis, Il cimitero dei Freaks, e cenere tornerai e L'uomo dei tuoi sogni sono una spanna sopra. E sono anche composte da una trama ben più complessa.

Se fosse scritta oggi sarebbe una sceneggiatura improponibile o una ignobile paraculata.

La stessa sceneggiatura è poco credibile. Passi la predestinazione di Dylan, ma l'angelo sterminatore che non sa l'inglese e che però per ben due volte crede ciecamente alle parole di Dylan (il bambino, il cane-hund) che improvvisa sull'onda di non meglio precisate intuizioni, Groucho miglior investigatore sia del suo capo che di Scotland Yard (è l'unico che guarda all'anagrafe!!) fanno parte di una sceneggiatura non proprio scritta con qualità.

La storia per me si innalza per la qualità del personaggio Allen e per l'idea originale di accostare Terminator al Golem ma non certo per la sceneggiatura.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 10:59 am 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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Beh, intanto bisogna distinguere tra spunto (più o meno marcato - da arrivare a volte al plagio) e citazione.
Killer, Ti ho visto morire, Lama di rasoio,Killex, Zed ecc ecc prendono spunto da un film/libro/cosa e vanno oltre (in maniera intelligente a volte, meno in altre).
Citare una battuta da un film/libro/cosa è altro: Blade Runner in Alfa e Omega, Walking Dead qua e là, De Andrè qui lì e costaggiù. Credo che su MD (o nella gestione Rrobe in generale) alcuni detestino le citazioni ammiccanti, non tanto il fatto che a volte si tragga spunto da opere "meno intellettualoidi" di quelle da cui partiva Tiz. A me personalmente non crea gran danno, per ammessa ignoranza spesso e volentieri non conosco gli spunti originali (e sta cosa mi ha fatto abbassare un pochino il voto anche a certi albi storici, una volta rivelata la fonte) e quindi leggo senza troppe paturnie quel che mi si offre.

Il che significa che questo mio post risulta totalmente inutile ai fini della discussione. ahahahah!!


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 11:06 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Dear Boy ha scritto:
Mentre una roba come Oltre la Morte che trabocca emotività dell'autore da ogni vignetta, mi è sempre sembrata un gran pasticcio.


Sei senza cuore. :cry:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 11:20 am 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
Messaggi: 258
Medusa? LOL
Se leggi killer da semplice lettore e solo per passarti 15 minuti in allegria ti soffermi su disegni e trama, in quel caso ci sta che sia sotto Necropolis.
Ma la conoscenza delle strutture e la tecnica di uno Sclavi anche minore è comunque superiore ai lavori della Barbato.
Ed è pure offensivo anche solo pensare che la prima barbato, completamente sgrammaticata fumettisticamente parlando (arrivava dai libri che sono tutto un altro modo di pensare e scrivere) possa superare anche solo lo sclavi più alimentare.
E' come se un campione di ping pong (e la barbato non è un fenomeno di scrittrice di libri, eh) si cimentasse nel tennis e venisse considerato migliore di un campione di tennis in pieno scazzo o fuori forma.

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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 11:27 am 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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rimatt ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Mentre una roba come Oltre la Morte che trabocca emotività dell'autore da ogni vignetta, mi è sempre sembrata un gran pasticcio.

Sei senza cuore. :cry:

L'ho perso dopo che ho letto Medusa... :cry:

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Quindi, sgarbato Dear?
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 Oggetto del messaggio: Re: #361 - Mater Dolorosa
MessaggioInviato: ven ott 21, 2016 11:40 am 
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Località: Corbetta
Mi sa che idolatrate un po' troppo Sclavi o meglio la sua produzione e guardate con occhi troppo severi qualsiasi cosa sia stata fatta dopo, se pure Killer! con tutte le problematiche di sceneggiatura segnalate diventa un albo migliore di quelli che ho citato (tirateci fuori pure Medusa - dato che vi soffermate sul singolo e non sul ragionamento intero).

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Bergonzoni Alessandro


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