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#349 La morta non dimentica
Insufficiente (1-4) 22%  22%  [ 25 ]
Mediocre (5) 17%  17%  [ 20 ]
Accettabile (6) 17%  17%  [ 20 ]
Buono (7-8) 28%  28%  [ 32 ]
Ottimo (9-10) 16%  16%  [ 18 ]
Voti totali : 115
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: ven ott 09, 2015 5:07 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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@Rimatt, sul supervisore-scrittore.

In linea di massima sono d'accordo sulla non-necessità, anche se la neutralità "oggettiva" non è un concetto che dovrebbe coinvolgere un processo creativo, per quanto di squadra o selettivo. Il problema sono proprio le novità che citi, tanto imposte e pubblicizzate dalla stanza dei bottoni, che se gestite in modo approssimativo e sfasato, come si è visto, generano scoordinamenti mica da poco in quella consequenzialità TANTO PREDICATA di svolte/elementi nuovi, da intrecciare tra una rivangata di cameo in recap e l'altra :| .
A me sta benissimo se vengono scritte storie completamente avulse dalla "poetica" di questa continuity leopardata, o a diversi autori vengono date più possibilità d'interpretazione del personaggio/setting. Ma se vuoi davvero imporre a tavolino un filone tutto tuo di svolta da allargare alla base, almeno curati che gli altri autori/artefici stiano seguendo quella pista con un minimo di coerenza, altrimenti tanto vale resettare tutto ogni volta e dire che abbiamo scherzato con i fuochi, fatui :x: .

Infatti...

rimatt ha scritto:
[...] sono stati apportati dei cambiamenti non necessari alla testata e allo status dei personaggi, cambiamenti dai quali temo che non si potrà tornare indietro.


Scisma83 ha scritto:
Basta fare intervenire Cagliostro! :-D



Mica totalmente implausibile, eh :roll:
Un quinquennio, ssior&ssiori: l'intesa del progetto è contrattualizzata sulla base di cinque anni, e poi si vedrà... a seconda dei risultati, degli altri (tanti) impegni, del fattore vendite, etc. Magari un giorno il gattaccio si stiracchia dalla sonnolenza e manda tutti affantopa dicendo che non è stato uno dei suoi incubi migliori, resettando le tante novitucule della regular post#337, e lasciando ai nostalgici del Recchiomood il buon Maxi, ribattezzato con ribaltone Stacce Boy(s), dove continuano le avventure fantasmatiche dell'assente JG, di Irma dal centro assistenza telefonia, di Nora che ritrova il ciclo, etc :P .


ALOHA PREVEDO RISTAMPE CORRETTE, COL GIN

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: ven ott 09, 2015 6:36 pm 
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ahah moh magari!! ;D


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: ven ott 09, 2015 7:45 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
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wolkoff ha scritto:

Mica totalmente implausibile, eh :roll:

ALOHA PREVEDO RISTAMPE CORRETTE, COL GIN




Ma a me piace come idea, eh! Si provano cose nuove, se non funzionano amen. Il (non) progetto di riproporre sclavate ad libitum era ormai asfittico.

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-Did I fall or was I pushed?-


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: ven ott 09, 2015 7:46 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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Cita:
Guardigli non ha mai scritto Nathan Never in vita sua. Queirolo ha curato fior di testate e scritto 3 storie in croce.

Certo, e Maldini giocava nel Milan. :D
A parte gli scherzi, non travisare le mie parole, in termini di continuity, perchè, se un autore, come ha fatto Recchioni su Orfani, Bartoli su John Doe, Berardi per Ken Parker, Bilotta per Walter Buio ma anche Straczynski o Bendis per spiderman o Miller per Batman o Wood per Dago per non parlare anche dei manga e migliaia di altri esempi, se un autore si prende la responsabilità di "curare", personalizzare, stravolgere, vivisezionare, distruggere e poi ricostruire, l'universo di un personaggio (soprattutto se di un altro autore , l'esempio di prima, Bendis o Miller) e lo fa in termini di continuity, allora deve essere un minimo presente.
In termini di storie autoconclusive sicuramente nessuno si sognerebbe mai di pensare che il curatore di Topolino deve anche scriverne le storie. :)
Altrimenti parleremo sempre di bombe quando va bene o di filler quando va male. :tc:
Spero di aver chiarito sennò davvero passo io per baka! :o
Scisma83 ha scritto:
Il (non) progetto di riproporre sclavate ad libitum era ormai asfittico.


Questo è successo nella fase tre? :)

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Ultima modifica di dipintendo il ven ott 09, 2015 11:35 pm, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: ven ott 09, 2015 7:57 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
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Dipende da dove inizi a contare: lo zero è un concetto relativo :-D

(no, mi riferisco all'ultimo periodo Gualdoni, in cui ormai compravo solamente tre-quattro numeri l'anno).

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 10, 2015 3:04 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
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Storiella leggera(troppo?)e poco ispirata di una Barbato minore,con due personaggi che gia' alla prima apparizione non avevano per cosi' dire...lasciato il segno.In questo caso vengono piazzati come antagonisti,o reali protagonisti della vicenda in un momento storico contestualizzato al fumetto...se penso alla situazione Dylan\Groucho,che vede questo albo un fillerone poco riuscito,dal ritmo altalenante e con trovate e tempistica abbastanza criticabili.La fidanzata di Dylan,il galeone...tutti elementi che non aiutano la credibilita' della narrazione e del personaggio,e che rendono l'albo veramente poca cosa.
Nello stesso mese in cui esce il potenziale albo dell'anno,e' un peccato di non poco conto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: dom ott 11, 2015 8:22 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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Una domanda. Ma questa storia, a un anno esatto da spazio profondo, è il finale di stagione della fase due ? :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: dom ott 11, 2015 11:09 pm 
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Iscritto il: mar giu 21, 2011 11:26 am
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dipintendo ha scritto:
Una domanda. Ma questa storia, a un anno esatto da spazio profondo, è il finale di stagione della fase due ? :roll:


Nein nein nein nein

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 11:58 am 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
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Salve a tutti, ragazzi!
Premetto di non aver letto tuti i vostri interventi (sono arrivato a circa pag 8) e vi ricordo che, nonostante legga il forum tutti i mesi, non sono solito intervenire.
In questo caso, però, mi pare d'obbligo spendere due righe, cominciando con la mia impressione:
- Copertina: ne ho viste di migliori. Queste ultime non mi piacciono, rimpiango il Dyd di "Accadde domani", "Storia di nessuno", "Horror paradise" che come Dylan da copertina mi piaceva di più.
- Bloch che mantiene un rapporto "distaccato da Dylan" è un altro Bloch. Dov'è finito l'ispettore che beveva nel pub assieme a Dylan o che si incazzava da morire con lui, quando entrava nel suo ufficio e gli parlava dei suoi casi soprannaturali? Cioè, due persone che si conoscono da così tanto, legati da un sentimento che va ben oltre l'amicizia, adesso si danno del "voi"? Ma, tutto sommato, ci passo sopra.
- Continuity: forzata. Inutile il rimando alla ragazza di 4 numeri fa
inutili Gus e Nora (del resto tutto il numero "addio, ispettore Bloch" a me non è piaciuto per nulla. Stupidissima la trama e stupidissima la falce).
Trama: da bambini, proprio da bambini. Hanno voluto inserire Gus e Nora per forza, in una storiella senza né macchia né lode.
- Gus e Nora che sopravvivono (spero, ma proprio prego Roberto Recchioni, di non farceli mai più rivedere perché, tra tutti i nemici di Dylan, sono proprio stupidi e vederli due volte, direi, che è già troppo).
- Irma che salta in aria io ce lo vedo come un "sì" a tutti i fedeli lettori che si lamentavano del cellulare, quindi lo hanno voluto togliere dalla testata.
IMPRESSIONI POSITIVE: i disegni, con uno dei più longevi disegnatori di Dylan Dog e belle scene splatter.
DUBBI: non ho capito, magari lo avete anche già detto (nel qual caso chiedo scusa ma rinfrescatemi la memoria), che cavolo se lo porta a fare dietro il galeone? Posso capire il clarinetto, per l'escamotage della custodia, ma il galeone? Io penso che il galeone sia stato dettato dal curatore, per distruggere un altro pezzo del vecchio Dyd. Non ci vedo altra soluzione.
IMPRESSIONI NEGATIVE: è ovvio, ormai non solo a me, che questo che stiamo leggendo non è Dylan Dog come lo abbiamo conosciuto in molti (del resto non lo è già da moltissimi anni).
Bloch in pensione (spesso ritorna lo stesso come comprimario "Gli abbandonati", "La morta non dimentica") è una brutta cosa. Ma solo a me piacevano moltissimo i dialoghi tra Dyaln (che credeva nel soprannaturale) e Bloch (Che si opponeva alle spiegazioni soprannaturali)?
Le bevute insieme, discutendo del caso, il fatto che Bloch aiutasse Dylan, coprendolo, nelle indagini. Ricordo che avevano annunciato un nuovo ispettore che avrebbe messo i bastoni tra le ruote di Dylan... cosa che fa solo in un paio di numeri... E' vero che non si può tenere in eterno un fumetto con gli stessi punti di riferimento ma questo nuovo Bloch è davvero inserito A FORZA. Limitatevi a inserirlo solo in alcune occasioni e lasciatelo in pace fino al nuovo numero sulla sua città che, se non ricordo male, è riservato all'almanacco.
PS: gradirei moltissimo che qualcuno mi aiutasse a capire la storia del galeone, perché proprio non la capisco...
Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 1:54 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
Cita:
Irma che salta in aria io ce lo vedo come un "sì" a tutti i fedeli lettori che si lamentavano del cellulare, quindi lo hanno voluto togliere dalla testata.

Magari serviva un espediente narrativo per farglielo cambiare.
Da quando lo ha preso c'è stato un altro aggiornamento di android.
Alzi la mano chi non fa esplodere il cellulare quando bisogna cambiarlo! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 2:36 pm 
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Iscritto il: gio ott 08, 2015 4:12 pm
Messaggi: 6
Località: Arese (Mi)
La storia in sè mi è piaciuta, dal mio punto di vista Paola Barbato è una sceneggiatrice molto in gamba. Magari non brilla per originalità, ma un paio di situazioni originali e imprevedibili (mi riferisco in particolare ai "clienti" che si presentano all'inizio a casa di Dylan e a ciò che accade nel finale...) ci sono e la storia è coinvolgente, si legge con trasporto.
Per quanto riguarda la "continuity" con i numeri del cosiddetto "nuovo corso" ammetto che è un po' un pastrocchio, ma la mia personale opinione è che con il tempo si definirà una linea guida - che verrà mantenuta in maniera più o meno coerente - nella quale le novità verranno assorbite e ogni albo avrà una storia a sè. Come è sempre stato, del resto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 3:01 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Ciao Ittosan. Il galeone viene portato da Dylan poiché Nora amava ricreare le sue vittime con anche i loro oggetti più rappresentativi. Questo è il motivo per cui viene portato da un punto di vista di trama vera e propria.
Il fatto che non venga recuperato ma comprato di nuovo mi porta a due ipotesi:
La prima è che in realtà il galeone sia stato ricomprato più volte all’interno di altre storie (anche senza che venisse mai detto). Mi viene in mente Johnny Freak in cui Dylan spacca il galeone e poi il numero dopo esso ricompare come nuovo. Non so quindi se il valore del galeone sia dato dal galeone in sé o dal semplice atto di costruzione del galeone che va a simboleggiare il fatto che la vita di DD è in evoluzione proprio come la costruzione del galeone. Non a caso è solo quando lo finisce che DD trova la “pace”. Il galeone può quindi essere ricomprato senza che perda la sua magia perché non è tanto il galeone ad essere magico quanto la sua costruzione.
La seconda è che vogliano disfarsi del galeone per chissà quale motivo o che non abbiano pensato opportunatamente alla scelta di far ricomprare il galeone a DD.
Vedendo la risposta di Paola probabilmente la prima.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 3:14 pm 
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Iscritto il: mer giu 03, 2015 12:14 pm
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Lord Blendings ha scritto:
Raga... facciamo pace col cervello... o si difende un operato gestionale che gioca sul reset mensile (alias il Dylan Dog del passato) o si difende un operato gestionale che gioca sulla continuity (fidanzata cornuta, coppia di non-morti incacchiata, cellulare iperattivo amico/amante di Groucho liquidato senza troppi complimenti, ecc ...).
Non possiamo (e non dobbiamo) difendere ora l'una, ora l'altra scelta solo perché dobbiamo difendere per partito preso e quindi mettere due piedi in una scarpa.
Oggi c'è la continuity serrata? Bene!!! Non mi deve rispuntare il galeone originale in bella mostra nello studio. Quindi devono dare una spiegazione per tale sciagurata scelta.
Se poi si vuole minimizzare la "figura" del galeone all'interno della serie (e della vita) di Dylan Dog, allora dispiace dirlo, gli sfugge completamente la simbologia sclaviana con la, mia, conseguente domanda su cosa si è capito della serie. Il famigerato Galeone (non modellino) Sclavi l'ha inserito (così a memoria) in "La zona del Crepuscolo", "Storia di Nessuno", "Il lungo addio", "La storia di Dylan Dog", "Finché morte non vi separi". Non proprio storiucce all'acqua di rose. Probabilmente era uno dei pochi punti fermi nella blanda continuity del passato. Era spesso distrutto anche in minuscoli pezzi? Bene!! Dylan comprava i ricambi, ma il grosso, l'anima, la simbologia del galeone, rimaneva in Craven Road 7... e mo' ne ha ordinato una scatola nuova (come se fosse un semplice passatempo).
Viceversa, se è l'ennesima scusante per creare continuity, si ritorna all'origine della mia idea: non hanno uno straccio di idea.
A questo punto viva la Baraldi, se fa storie a sé stanti. Tutta questa buffonata messa su dal trio Recchioni/Barbato/Simeoni mi ha decisamente stufato.
Due anni fa, nel momento degli "annunci", pensavo che tale batteria d'autori si sarebbe prodigata a scrivere storie di Dylan singole, originali, disturbanti, ironiche e nuovamente horror. E ora con che cosa mi ritrovo? Storie con la morte disoccupata (toh!!!), squallidi (e improbabili) gialletti, comprimari dallo spessore di un capello d'infante, autocompiacimento sbandierato, sceneggiature metafumettistiche per giustificare il proprio operato o cazzìare noi lettori rompipalle, ironia rasente lo 0 (e quella si, disturbante! Ma non per i motivi che si erano prefissati), continuity fatta a cazzo (parafrasandomi), distruzione dei canoni dylaniati dietro una presunta facciata di rinnovamento, un protagonista che per antipatia se la gioca con Larry de "Il signore del silenzio", e una spalla (il buon Groucho) messo alla berlina e cospiratore contro l'unico amico che ha sempre creduto in lui, copertine che imbrigliano la fantasia e la creatività di Stano, titoli che vorrebbero essere accattivanti e risultano a dir poco ridicoli. E potrei continuare, ma mi fermo qui.
Insomma, mi lamentavo del Gualdoni (e ne avevo ben donde) ma almeno il povero Giovanni aveva uno sconfinato amore e rispetto per il personaggio (e il suo creatore) e comunque rispondeva a determinate direttive di Sergio Bonelli (ancora in vita).
Ripeto, per l'ennesima volta, che forse era meglio una combinazione Gualdoni-Recchioni (o qualche altro bravo sceneggiatore) per far risalire la qualità delle storie. Basta vedere le uscite della fase 1, dal livello medio alto e di fatto tutte storie Gualdoniane.
Se poi i lettori vogliono cose nuove, diverse dopo 30 anni, ecc... ecc... ma porca pupazza: che cambino serie. Di Dylan Dog non è rimasto più una beneamata minchia!!!!!!


Scusate ma ben di rado ho visto riassunto così bene quello che provo alla lettura del famigerato rilancio di Dylan. Grande Lord Blendings.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: lun ott 12, 2015 4:00 pm 
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rimatt ha scritto:
Giuste osservazioni, quelle di Daryl: secondo me, addirittura, sarebbe preferibile che un curatore di testata non scrivesse proprio, in modo da essere il più oggettivo possibile in sede di valutazione delle sceneggiature da pubblicare, o che comunque, qualora lo facesse, venisse "curato" da qualcun altro (cosa che magari avviene già). Quindi, non è certo un problema se il nome di Recchioni non compare troppo spesso; il problema, semmai, è che la continuity, così com'è, è un po' abborracciata, ma anche su questo si potrebbe soprassedere, se le storie fossero tutte valide.

E qui siamo al nocciolo della questione: il problema del Dylan attuale è che, a prescindere dalla continuity, le storie non sono poi così indimenticabili. A conti fatti, la mia impressione è che la media qualitativa sia probabilmente superiore agli ultimi tempi della gestione Gualdoni, ma non di molto; in più, sono stati apportati dei cambiamenti non necessari alla testata e allo status dei personaggi, cambiamenti dai quali temo che non si potrà tornare indietro.


che dire, condivido ogni singola parola... a mio avviso, belle storie porterebbero ad accettare anche una continuity sgangherata come quella di DD

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: mar ott 13, 2015 10:54 am 
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skull ha scritto:
Lord Blendings ha scritto:
Raga... facciamo pace col cervello... o si difende un operato gestionale che gioca sul reset mensile (alias il Dylan Dog del passato) o si difende un operato gestionale che gioca sulla continuity (fidanzata cornuta, coppia di non-morti incacchiata, cellulare iperattivo amico/amante di Groucho liquidato senza troppi complimenti, ecc ...).
Non possiamo (e non dobbiamo) difendere ora l'una, ora l'altra scelta solo perché dobbiamo difendere per partito preso e quindi mettere due piedi in una scarpa.
Oggi c'è la continuity serrata? Bene!!! Non mi deve rispuntare il galeone originale in bella mostra nello studio. Quindi devono dare una spiegazione per tale sciagurata scelta.
Se poi si vuole minimizzare la "figura" del galeone all'interno della serie (e della vita) di Dylan Dog, allora dispiace dirlo, gli sfugge completamente la simbologia sclaviana con la, mia, conseguente domanda su cosa si è capito della serie. Il famigerato Galeone (non modellino) Sclavi l'ha inserito (così a memoria) in "La zona del Crepuscolo", "Storia di Nessuno", "Il lungo addio", "La storia di Dylan Dog", "Finché morte non vi separi". Non proprio storiucce all'acqua di rose. Probabilmente era uno dei pochi punti fermi nella blanda continuity del passato. Era spesso distrutto anche in minuscoli pezzi? Bene!! Dylan comprava i ricambi, ma il grosso, l'anima, la simbologia del galeone, rimaneva in Craven Road 7... e mo' ne ha ordinato una scatola nuova (come se fosse un semplice passatempo).
Viceversa, se è l'ennesima scusante per creare continuity, si ritorna all'origine della mia idea: non hanno uno straccio di idea.
A questo punto viva la Baraldi, se fa storie a sé stanti. Tutta questa buffonata messa su dal trio Recchioni/Barbato/Simeoni mi ha decisamente stufato.
Due anni fa, nel momento degli "annunci", pensavo che tale batteria d'autori si sarebbe prodigata a scrivere storie di Dylan singole, originali, disturbanti, ironiche e nuovamente horror. E ora con che cosa mi ritrovo? Storie con la morte disoccupata (toh!!!), squallidi (e improbabili) gialletti, comprimari dallo spessore di un capello d'infante, autocompiacimento sbandierato, sceneggiature metafumettistiche per giustificare il proprio operato o cazzìare noi lettori rompipalle, ironia rasente lo 0 (e quella si, disturbante! Ma non per i motivi che si erano prefissati), continuity fatta a cazzo (parafrasandomi), distruzione dei canoni dylaniati dietro una presunta facciata di rinnovamento, un protagonista che per antipatia se la gioca con Larry de "Il signore del silenzio", e una spalla (il buon Groucho) messo alla berlina e cospiratore contro l'unico amico che ha sempre creduto in lui, copertine che imbrigliano la fantasia e la creatività di Stano, titoli che vorrebbero essere accattivanti e risultano a dir poco ridicoli. E potrei continuare, ma mi fermo qui.
Insomma, mi lamentavo del Gualdoni (e ne avevo ben donde) ma almeno il povero Giovanni aveva uno sconfinato amore e rispetto per il personaggio (e il suo creatore) e comunque rispondeva a determinate direttive di Sergio Bonelli (ancora in vita).
Ripeto, per l'ennesima volta, che forse era meglio una combinazione Gualdoni-Recchioni (o qualche altro bravo sceneggiatore) per far risalire la qualità delle storie. Basta vedere le uscite della fase 1, dal livello medio alto e di fatto tutte storie Gualdoniane.
Se poi i lettori vogliono cose nuove, diverse dopo 30 anni, ecc... ecc... ma porca pupazza: che cambino serie. Di Dylan Dog non è rimasto più una beneamata minchia!!!!!!


Scusate ma ben di rado ho visto riassunto così bene quello che provo alla lettura del famigerato rilancio di Dylan. Grande Lord Blendings.

Post del mese, Lord 8-)

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