Rimando, rimando, rimando, rimando... ed è finita che non ho più commentato l'albo. È pure un po' tardi quindi vado di sintesi. Copertina brutta e fuorviante, meglio quella di Mattotti anche se per apprezzarla bisogna andare un po' sul metaforico... e cercare di non dircisi che si tratti di un soggetto scelto a casaccio. Ma mi sta bene. L'edizione in sé - la variant - è veramente ottima, impossibile lasciare ditate, extra molto apprezzati. Soldi ben spesi.
La storia.. sulla storia ne avete dette già tante. Si sono trovate pure improbabili chiavi femministe o prettamente religiose. Mi sembra palese che l'elemento religioso è un pretesto, nulla di più, per parlare dell'isolamento, l'ira, e i "poteri", della finta santa cieca. Alcune scene, ancora a distanza di settimane, mi sono rimaste veramente impresse. In particolare il Dylan immaginato dalla protagonista, e quindi la prima scena con questo Dylan biondo, ma anche le altre, veramente belle, - a parte per la stonatura delle urla forsennate della statua vivente - sanno di... innocenza, ironicamente.
E poi, ancor di più, tutto il dialogo fra Dylan e Bloch prima del fattaccio che porta alla chiusura della vicenda, con quel silenzio totale posto dopo quel "già". Lì mi sono proprio fermato ad assaporare il momento, sentire l'amarezza. Ecco: Non è chissà quale storia. Ma è una storia che mi ricorderò. Mi ha fatto riflettere, mi ha dato dei silenzi, del "non-detto", che è un fattore che davvero troppo spesso manca.
Senza quel finale sarebbe stato meglio. Intendo.. la santa infervorata che ribadisce della rabbia della sua amichetta. Ma su, su. Finiamola con questi finali a effetto che l'unico effetto che realmente danno è quello di banalizzare quanto letto prima. Fino all'ultima frase dell'ultima vignetta dell'ultima pagina prima di quella v'era armonia. Poi, ira funesta a caso giusto per chiudere l'albo con uno stereotipo horror. Non andava bene far andare via Dylan lasciando la statua (immaginata?) da sola? Col silenzio. Come Ambrosini ha voluto narrare molte altre scene. Col silenzio. Sarebbe stato molto meglio. Direi 8, ma per una cosa del genere.. fatico a dichiararlo pieno. Ma quello è il voto.
Che poi i voti io odio darli, son numerini, ma al contempo è bello che in questo forum si vada votando ogni albo facendo di volta in volta una stima dello stesso.
Ah, già, dimenticavo la cosa più importante! Nessuno l'ha detto! La novità introdotta da questo albo tra fase due e tre:
P.S= Molto azzeccati i colori. Che poi Ambrosini vada in b/n o meno è un altro discorso. Intanto complimenti alla colorista.