Cravenroad7

...mentre criticare gli altri utenti ha il suo spessore culturale...

Nello stesso periodo di Vietato ai minori, questo mese ho letto i numeri 34, 35 e 36 di Dylan Dog, perché tempo fa ho comprato tutti gli albi e li sto leggendo.
Porca puttana, Il buio di Claudio Chiaverotti. Che inizio col botto! E Incubo di una notte di mezza estate, dio santissimo.

Eh, ma la qualità di sceneggiatura!
Eh, ma che finali demmerda!

Ma se il buio ancora dura possiam solo aver paura,
chè soltanto può la luce ammazzar Mana Cerace !
ATROCE. ATROCE.

Beh, i ribaltamenti finali di Chiaverotti sono proverbiali. Forse sono stati l'unica cosa totalmente horror di Dylan Dog, spolverata di soprannaturale a parte. Anche a me non piacevano, poi col tempo ho imparato ad apprezzarli.

Però dai, su La scogliera degli spettri non c'è niente da dire!

Bellissima!!!!!
Quando è uscito Il Buio, avevo poco più di vent'anni. Oggi ne sono passati altri venti e ancora me lo ricordo come se lo avessi letto ieri.
Una curiosità: a Chiaverotti è piaciuta così tanto la sua filastrocca da citarla anche nelle sue opere future. un esempio, Speciale Brendon numero 2, pag 100.
@Don Cristo la scogliera non è del Chiave ma del trio di Nathan Never

Il Buio me lo ricordo come un gran bell'albo anche non mi era piaciuto il modo in cui Dylan usciva dalla situazione contro Mana Cerace (Dylan campione di lancio della ciabatta). Incubo di una notte di mezza estate invece l'avevo trovato piuttosto piatto.

Tornando all'albo. Ho riletto le tue opinioni Drake. Rispettabilissime ma sono solo opinioni. Cito i tuoi pezzi con delle mie considerazioni.

""Un'introduzione fin troppo addentro alla storia, colpisce per la violenza sulle donne ma davvero poco altro.""
E alla fine quello voleva fare, quindi obiettivo raggiunto.

""Si stacca sul caso del mese, che parte da una forzatura temporale mica male, quella della lettera, e termina con una scopata in tempo record.""

Si tratta di flashback. L'unico punto su cui possa darti ragione è sulla lettera. E' pretestuoso il fatto che lei si ricordi di quella lettera. Dato che per lei Dylan al tempo era un signor nessuno. Può essere che dopo che è diventato famoso lei si sia ricordata di Dylan. Per la scopata beato Dylan

""Il viaggio, decisione e volo, è veloce, senza un attimo di respiro, senza un attimo per pensare, e passa via come se fosse una formalità fastidiosa da liquidare subito per passare al piatto forte.""

A me è sembrata invece ben ritmata. In 8 pagine si decide a prendere l'aereo. Io questo più che formalità fastidiosa lo definirei ritmo. Però anche qui son gusti.


""L'incontro con l'alberghiera avviene di corsa, senza musicalità, senza ritmo, senza le giuste pause che, a sto punto, pure Recchioni sa dare.""

Avrebbe potuto avvenire diversamente certo però non mi pare un particolare importante. Alla fine è semplicemente l'alberghiera che aiuta Dylan per il noleggio della macchina. Questa scena è la precedente le ho trovate molto veloci ma non in accezione negativa.

""Un primo incontro col tizio veloce, che si conclude con un nulla di fatto, e che non ha utilità se non l'introduzione dell'immagine del tizio, ma non della sua personalità.""

Eppure c'è la quinta vignetta di pagina 41 che parla più di qualunque altro ballon. Implica la risposta affermativa alla domanda di Dylan e fa capire che non sarà un personaggio capitato lì solo per caso.

""Indagini velocissime e piuttosto inutili, perché ribadiscono una cosa che è già insita nella presentazione dello stereotipo dell'attrice 40enne stronza e tradita dal business.""

Piuttosto inutili le prime ma l'ultima gli dà la dritta su dove andare.

""La parte coi fantasmi è velocissima e totalmente inutile, messa lì per non so cosa.""

Su questo posso concordare con te.

""Cinque pagine di spiegone che passano via insolitamente veloci, spiegando per sommi capi cosa noi sappiamo e dylan non sa, ma cosa già avrebbe visto di suo poche pagine dopo.
Introduzione del villain che non crea aspettative o idee su di lui, non c'è odio, schifo, antipatia, indifferenza, simpatia, ammirazione, divertimento. Nulla.""

Non è un villain che rimarrà nella storia ma io un pò di odio per questo che celebra gli snuff movies per questo tutto incravattato l'ho provato.

""Scene snuff d'impatto alternate a rapidissimi applausi e minidiscorsi prima di altre scene che perdono, via via, sempre di più il loro smalto.
Mini pausa inutile, se non per un pippone che tenta di elevare il perché di questi filmini (esiste un film, credo si chiami proprio snuff, che ha degli inframezzi, tra scena torture porn ed altra, in cui uno studioso dice la sua, e lì si che è pieno di significato simbolico, quasi al punto da far entrare nella mentalità di chi produce o guarda questo genere di video).""

Normale che succeda dato che è il terzo snuff che viene proiettato.

""Di fretta vengono riportati dentro gli ospiti per l'ultimo film, e qui c'è l'unica sequenza di tutto l'albo che ha il giusto respiro, non veloce, non leggera, non quasi invisibile.""

Non esistono sequenze che hanno il GIUSTO respiro Drake. Che cosa sarebbe il giusto respiro?


""La sequenza che spiega l'incoerenza degli ospiti, con dyd che mena il tizio, è anche quella priva del caricamento e del pathos necessario e viene troncata dal botto e dalla scena successiva.
Incendio, gente che muore, cattivo liquidato in maniera affrettatissima, idem lo scagnozzo. Troppo veloce.""

Più che veloce la defineri convulsa. Ha circa gli stessi tempi della scena finale de "La casa infestata." C'è un incendio in atto, mi sembra giusto dare poco respiro a scene del genere.

""Morte dell'incendiario veloce, priva di costruzione, dylan per nulla shockato nella tavola di destra, fine del personaggio.""

A pagina 93 non è schockato ma dispiaciuto.

""Spiegazione finale del perché e del per come, dylan liquida in due secondi la tizia, che ha la battuta finale totalmente a caso. Fine.""

Totalmente a caso? A me sembra un chiaro rimando al fatto che lei vive per il cinema e ne è totalmente succube da vivere la realtà proprio come fosse un film.

Tutto questo per dire che, rispettando le tue idee, le trovo per l'appunto soggettive. Non mi sembrano vi siano problemi di tempistiche per il semplice fatto che come abbiamo discusso per me non esistono tempistiche corrette e ritmi corretti in una narrazione. Esistono semmai modi migliori di altri per esprimere le stesse cose. Poi, va bene tutto, però stai sempre parlando di Ruiu, che non è il primo novellino che passa per la strada, neh. Anzi ci ha regalati albi di gran pregio.

@ Dipintendo Sì, lo ben so! Granger ha detto di aver letto recentemente Il buio, La scogliera e Incubo di una notte... ma poi ha parlato solo dei due del Chiave (immagino perché della Scogliera degli spettri non si possa dir nulla)

Della scogliera, a parte la bellezza dei disegni, mi è rimasto poco o niente...
Chissà se tra vent'anni non saremo qui a scrivere: "ma vi ricordate, Vietato ai minori? Quelle si, che erano belle storie"

Tra vent'anni, sgranocchiando soylent verde, ormai ridotti a cyborg per sopravvivere all'aumento della temperatura della crosta terrestre, i raggi gamma ci avranno fritto a tal punto il cervello che effettivamente potremmo arrivare a rivalutare l'albo di questo mese

Ale, il giusto respiro è quello che troverai nel fumetto scritto da un barbuto di northampton che, se non ricordo male, stai leggendo in questi giorni o hai già letto. Tutto ha il giusto spazio all'interno della storia, non si dà più spazio a scene che non aggiungono nulla alla narrazione o poco spazio alle scene chiave, quelle che spiegano l'anima della storia o che spiegano la meta raggiunta a fine episodio (o l'evoluzione dei personaggi, sempre che la bonelli sappia ancora far evolvere i propri personaggi seriali e non li abbia cristallizzati per sempre).
Per il giusto respiro potrei consigliarti due ottimi manuali di scrittura (anche se per libri e racconti) che ho letto proprio in questi giorni. Ci sono capitoli interessanti sull'uso della frammentazione, della digressione di primo e secondo grado, dei flashback, dei flashforward, degli stacchi e altro circa la temporalità degli eventi e il timing delle sequenze. Non sto parlando difficile per fare il figo di turno o metterti in difficoltà (ammesso che sia possibile), ma proprio si tratta dei nomi dei capitoli letti, per dirti che sono cose che imparo strada facendo e mi fanno sempre più capire la narrazione in generale dal "di dentro". Se uno legge per staccare sono robe inutili, ma per me no, e sono argomenti non propriamente soggettivi.
Ps. Dylan nella storia è il protagonista? Muove gli eventi o ne è testimone? Gli eventi credo si sarebbero mossi anche senza di lui, mentre sull'esserne testimone si, ma per definizione essendo il titolare della testata, sennò sarebbe bastato il tristissimo innamorato della diva.
Il perché si rompe un equilibrio che dura da anni (i bloody awards) proprio in quel momento è inesistente, nel senso che sarebbe potuto avvenire in qualunque momento, niente rompe l'equilibrio o porta la diva improvvisamente a decidere questo. Non mi pare ci sia una molla.
I personaggi chiudono il loro ciclo diventando "completi"? Il tristissimo si, per questo lo considero più importanti di dylan, il quale non ha un ciclo di crescita o di "obiettivo e raggiungimento", lui non serve a nulla. La tizia si vendica e compie il ciclo, cattelan invece non ha proprio un ciclo, non ha obiettivi e non tende a nulla, è solo lì a parlare sul palco. Non ha motivazioni di esistere se non sciorinare due o tre concetti ben più infantili delle storie anni 80 di Chiaverotti con gli schizzi di sangue che prendevano forme demoniache senza motivo.
Ci sono personaggi che non offrono neanche supporto alla vicenda o alla crescita/chiusura cerchio dei personaggi, come la locandiera, come tipo tutti gli invitati, la coppia di fratelli snuffosi.
Una storia in cui i personaggi non hanno obiettivi, non muoiono nel tentativo di raggiungerli, non li raggiungono, non desistono e non resistono, ha qualche problema. Una storia in cui il tempo è così anomalo (e lì quei libri potranno spiegarti molto meglio di me). Una storia in cui il titolare della testata è poco più che una comparsa. Una storia con dei concetti di settima arte così retorici. Una storia così ha problemi di tanti tipi, e anche come puro intrattenimento dyd offre, ha offerto e offrirà di meglio, anche solo per il fatto che alcune storie partiranno con l'idea di intrattenere con dell'azione o dell'horror alla nightmare (il buio), mentre qui Ruju voleva inserire temi forti, ma senza poter usare la forza.
Anche se tornassi a leggere questo fumetto come divertissement, senza "studiarlo", lo ricorderei solo per le scene snuff, rimanendo turbato dalle decapitazioni e dalla violenza sulle donne. Non rifletterei che sono argomenti facili e che è stata la bonelli a renderli tabù. pecca mica da poco della casa editrice. Non potrei fare a paragone con fumetti che affrontano più efficacemente gli stessi argomenti o addirittura film, che sicuramente sono più d'impatto in casi simili (d'impatto per me è a serbian film, mentre il dyd in questione lo è solo all'interno del giardinetto bonelli, manco quello italiano che ha comunque cannibal family)

Immagino dipenda dall'utente...

ORendi...o no?

Mi sa sono stato un pò frainteso, ma vengo dal concerto dei Black Sabbath all'Arena di Verona e sto particolarmente sfasato.

Mi è piaciuto tanto il numero 35 dei tre sardi, così come il precedente, anche se devo dire che a quanto pare preferisco Medda che fa per tre quando è da sé.

Per Chiaverotti non riesco ad andare oltre il divertente pastrocchio. Una di quelle cose brutte, ma talmente brutte, che a volte fanno il giro e in qualche modo divertono. Ma restano brutte. Sono come quei film di serie B che in determinate condizioni, tre amici, tre birre, tre canne, ti fanno passare la serata ridendo. Poi se li rivedi da solo, da lucido... mamma mia.

Ecco, infatti: invece che da solo, prova a passare una serata d'amicizia con lui dopo qualche birra ed una canna in un locale di serie D, e vedrai come tornerai a casa ridendo, dopo certe sparate. E mammina a casa ti ritira a lucido onde non pastrocchiare oltre.

ALOHA

Ci sarebbero persino i requisiti minimi per chiedere ai moderatori di farti un richiamo per il tuo ultimo post, semplicemente offensivo e null'altro, e solo per aver espresso una opinione.

Mi limiterò a notare come l'atmosfera su questo forum sia tale che parlare di un autore in maniera non condivisa genera ad alcuni reazioni tipo che tratto le loro mamme come se fossimo nella fortezza del duca di Blangis. E tutto questo è molto divertente, se si pensa che sono gli stessi che poi perseverano con assoluta innocenza nell'affermare la loro totale tranquillità, imparzialità e mancanza di pregiudizi di base nel giudicare albi vecchi, di mezzo e contemporanei, sempre nel rispetto dell'opinione di tutti.